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Roma: perchè Rutelli?


Non me lo so spiegare, diceva una straziante canzone di qualche tempo fa. Quello che non mi spiego è non tanto la sconfitta di Rutelli, quanto la sua candidatura. Com'è possibile pensare di proporre di nuovo uno che è stato sindaco per molti (alcuni dicono troppi) anni, ha lo stile e probabilmente anche le abitudini di vita di un pariolino, e non è manco appassionato di jazz, di basket o di America come il suo collega....cosa può dire alla gente Rutelli? soprattutto, cosa può dire di più rispetto ad Alemanno? E che cosa sa di quelli che vivono al Palmiro Togliatti, o all'Anagnina, o in qualche "Tor" oltre il raccordo anulare? Sicuramente, ma proprio di sicuro, non ne sa nulla, se non gli hanno scritto qualcosa i suoi consiglieri. Da uno di destra ti potresti aspettare un certo fighettismo, un certo perbenismo paternalistico verso i meno abbienti, ma non c'è dubbio: in uno che si professa "di sinistra" tutto questo sta sui coglioni. Poi, confesso di essere pochissimo informato sulle iniziative e le proposte politiche di Rutelli, perchè una certa repulsione "d'immagine" mi impedisce di affrontare un'analisi più approfondita. Io però non ne ricordo nemmeno una. Non riesco a superare l'immagine di Rutelli in vespa con la Palombelli dietro di lui (a proposito, ma avete mai avuto occasione di assistere al superamento del luogo comune da parte della Palombelli ? io, mai....l'ho sempre considerata il termometro del "luogo comune di sinistra"; poi, magari, proprio perchè di sinistra, per un vizio mio, avrei preteso qualche scatto di intelligenza e di fantasia in più, ma mi rendo conto che ormai è un vizio e basta). Come si può pretendere che la gente comune voti per Rutelli? bisogna davvero essere degli illusi per pensare che candidati del genere possano conquistare la fiducia della ggggèèèèntè. E questo è un altro problema: l'assoluto scollamento fra la classe dirigente del partito (e della sinistra) e i loro elettori, anche potenziali.