Golden Velvet

Destino


Gelida notte di fine Maggio, sussurra lieve il vento un nome che sfiora le labbra come un bacio lontano, mentre nel cielo un nuovo temporale s'appresta; lampi illuminano una coscienza offuscata ed un brivido corre lungo la schiena.Bramosi desideri soffocati dall'assenza di un solo tocco, scivolano via dal ventre quando distrattamente respiro la solita aria di un sentimento che forse non è più. Dov'è andato mi chiedo, e pure le promesse d'un futuro atteso e mai iniziato. Percorro il sentiero del cuore con passi incerti, s'avvicina un bivio a cui non è concessa segnaletica; dunque, quale direzione intraprendere? Nulla è certo mai, tranne, si dice, la morte. E allora io voglio morire ma in te, per rinascere Noi, nuova entità terrena di due corpi fusi in unica essenza. Se di sole parole fosse fatto Amore, ne saremmo già sovrani ma il destino giocò a dadi con noi, volendoci estranei vicini ed amanti lontani.Eppur v'era scritto in qualche luogo il nostro nome, eco sublime d'un canto dantesco, che non basta la volontà per trovarsi senza sapersi.