Golden Velvet

4 Gennaio 2004


"Secondo me ti chiami Lucilla" pensai, mentre zoppicando arrancavi a fianco di quattro pazzi scout, persi in un oscuro bosco in una gelida sera di Gennaio. Eri persa anche tu, scheletrica e sofferente ma decisa a non mollarci. E io ancora non lo sapevo, ma avevo appena trovato una compagna di vita. Nove anni sono passati, sempre insieme, tre case e migliaia di chilometri percorsi, tu ed io. Tante persone sono entrate ed uscite dalla nostra vita, e noi siamo ancora insieme. Ma stasera, piangendo prego che gli angeli ti portino via, perchè hai compiuto la tua missione, riportare in me la luce. Le tue zampettone non ti sostengono più, e la pappa è rimasta nella ciotola. Che cane strano sei stato, con la tua andatura saltellante a piè pari; mai una festa, giusto un accennato scodinzolio, mai un bel latrato o un ringhio, solo i tuoi famosi sospiri. E le tue bevute con tutta la faccia immersa nell'acqua. Sei stata la mia ancora quando nulla di questa vita più mi interessava, e per colpa tua sono quasi impazzita dalla disperazione, credendoti persa e poi miracolosamente ritrovata. Se esiste un Paradiso dei cani, là ti stanno aspettando. Te lo sei meritato, mia luce.Mia dolce Lucy.