revolucion

Post N° 496


NI OLVIDO ,NI PERDON,PAREDON!!!!NI OLVIDO ,NI PERDON,PAREDON!!!!DESAPARECIDOS, ARGENTINA VUOLE GIUSTIZIA
BUENOS AIRES - L'Argentina continua a misurarsi con il suo più recente tragico passato. La Corte Suprema di giustizia, con una risoluzione approvata da quattro dei suoi sette membri, ha dichiarato inconstituzionale l'indulto che l'ex presidente Carlos Menem aveva concesso nel 1989 all'ex generale Santiago Omar Riveros, accusato di crimini contro l'umanità commessi durante la dittatura (1976-1986). In quegli anni sono scomparse (desaparecidas) oltre 30 mila persone. In pratica la decisione della Corte Suprema di giustizia apre la strada alla revoca degli indulti che lo stesso ex capo di stato ha concesso a diversi altri ex capi militari, molti già condannati e altri addirittura mai processati, ma tutti accusati appunto di crimini contro l'umanità che, specifica la sentenza, "per la loro gravità vanno contro non solo alla Costituzione nazionale, ma anche all'intera comunità internazionale".    In questo modo, tra gli altri, dovranno riprendere a scontare le loro pene gli ex comandanti Jorge Videla ed Emilio Massera, già condannati all'ergastolo come membri della prima giunta militare che prese il potere dopo il golpe del 1976. E perderanno il beneficio dell'indulto, oltre a Riveros, numerosi altri ex militari, tra i quali l'altro ex presidente de facto ancora vivo Leopoldo Galtieri e l'ex capo dell'esercito Cristino Nicolaides.    Con l'odierna misura della Corte Suprema si chiude un ciclo iniziato nel 2004 quando il tribunale - rinnovato in gran parte dopo un deciso intervento pubblico del presidente Nestor Kirchner - dichiarò che i reati contro l'umanità non possono cadere in prescrizione. A ciò fece seguito, nel giugno del 2005, una risoluzione che dichiarò incostituzionali le leggi, cosiddette di Punto Finale e Obbedienza Dovuta, approvate durante il governo del presidente Raul Alfonsin (1983-1989).    Appunto in seguito a questa misura sono stati riaperti almeno 950 processi contro ex militari che hanno violato i diritti umani tra il 1976 ed il 1983, sono stati effettuati oltre 200 arresti, e sono in corso indagini su casi di torture, sequestri ed omicidi avvenuti in 498 centri clandestini di detenzione. In pratica la sentenza costituisce per Kirchner il coronamento di una linea politica impostata con determinazione fin da quando entrò nella Casa Rosada nel 2003 con l'obiettivo di evitare l'impunità a quanti avevano commesso gravissimi reati durante la dittatura.