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A ROMA AUTO BARBARICHE E SILVIO-NERONE

Post n°53 pubblicato il 22 Novembre 2008 da videoGreenpeace
 


Di colpo nell'Antica Roma. I "nuovi barbari del clima" alla guida di tre automobili tedesche hanno invaso il Circo Massimo. A fargli strada un Berlusconi nei panni di "un nuovo Nerone". Ma i cittadini del popolo romano sbarrano la strada agli invasori con due grandi striscioni: "Quo vadis, Berlusconi?" e "Vade retro CO2! Inquinatores non prevalebunt". 40 gli attivisti di Greenpeace coinvolti nell'azione. E il caso ha voluto che la Prestigiacomo si trovasse a passare sul posto a bordo di una Mercedes, uno dei marchi automobilistici con le più alte emissioni di CO2!


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Diario dalla Rainbow Warrior in Olanda 

Post n°52 pubblicato il 17 Novembre 2008 da videoGreenpeace
 
Foto di videoGreenpeace

Nazareth, volontario a bordo della RW, ci racconta l'ultima azione a Rotterdam del tour contro il carbone. Gli attivisti hanno corso dei rischi, la Rainbow Warrior è stata confiscata e il capitano arrestato:

"Siamo entrati in scena ieri pomeriggio nel porto di Rotterdam con tre navi - Rainbow Warrior, Beluga II e Argus - e due gommoni dopo l'azione a terra di venerdì e sabato che si è svolta nell'ennesima centrale di E-ON...

L'intenzione era quella di bloccare il traffico in porto delle navi cariche di carbone mettendoci all'ancora non molto lontano delle banchine predisposte per lo scarico...

Prima di entrare nel porto la polizia è riuscita a intercettare i due gommoni - che avrebbero dovuto pitturare alcuni messaggi sulla fiancata delle carboniere - e ha cominciato a "spingerci" fuori dalla nostra rotta entrando in collisione con noi…In queste ore alcuni media locali stanno passando la notizia che siamo stati noi a entrare in collisione con loro e a danneggiare la loro imbarcazione...non è assolutamente vero, anzi, le reazioni che hanno avuto in seguito sono state addirittura più pericolose per la nostra incolumità...

Con la Rainbow Warrior e il Beluga II siamo riusciti a posizionarci in mezzo al canale e abbiamo gettato l'ancora bloccando il passaggio...a questo punto polizia e rimorchiatori hanno cominciato a spingerci contro una delle sponde del canale: hanno fatto arenare la Rainbow  Warrior che si è inclinata di diversi gradi su un fianco! Per prima cosa abbiamo controllato i locali della nave che si trovano più in basso (come la sala macchine) perché preoccupati di avere qualche falla e di imbarcare acqua...fortunatamente il fondale era sabbioso e non ci sono stati danni, ma non potevamo  manovrare con il timone e l'elica che toccavano il fondo...

Poi il ‘buon vento’ è venuto in nostro soccorso, stava soffiando dalla nostra posizione verso il canale quindi, settando le vele, la nave si è liberata e abbiamo raggiunto nuovamente la posizione, gettando nuovamente l'ancora...

Dopo un po' di tempo la polizia ci ha abbordati e ha preso il controllo della nave, consentendo solo al capitano di rimanere in plancia (il resto di noi doveva restare fuori sul ponte "sotto scorta")...Ci sono stati parecchi problemi di comunicazione con la polizia che non parlava bene l'inglese. Ho visto un poliziotto gettare a terra il capitano e un altro tentare di chiudere l'ultima porta rimasta aperta della plancia...La nostra reazione è stata immediata! Ci siamo subito seduti all'entrata impedendo alla polizia di rimanere isolata con il capitano ancora a terra...Qualche momento di tensione ma poi la situazione si è tranquillizzata e abbiamo ottenuto che un'altra persona che parlava inglese e olandese rimanesse in plancia.

Dopo circa un'ora di navigazione la nave è stata ormeggiata in un altro punto del porto di Rotterdam...Nave confiscata e capitano arrestato…Noi dell’equipaggio abbiamo dovuto fare i bagagli e lasciare la nave eccetto il nostromo, il primo ufficiale di coperta e di macchina che sono rimasti a bordo per la sicurezza della nave ovviamente "sotto scorta"...Stessa sorte per l'equipaggio della Beluga II...Ci sentiamo un po' separati, ma abbiamo trovato accoglienza nella Warehouse di Greenpeace Olanda dove abbiamo passato la notte e probabilmente dove passeremo i prossimi giorni...Si spera che i nostri due capitani vengano rilasciati nelle prossime ore, ma per quanto riguardo la Rainbow Warrior non si possono fare ancora previsioni...stanno tentando di accusarci per la collisione e il danneggiamento dell'imbarcazione della polizia…A ogni modo l'azione sta continuando...La Rainbow Warrior confiscata e ferma in porto fa più rumore di quando naviga!"

 
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Diario della Rainbow in UK

Post n°51 pubblicato il 03 Novembre 2008 da videoGreenpeace
 
Foto di videoGreenpeace

Ciao a tutti, il Quit Coal Tour non è ancora finito.. in questo momento a bordo della Rainbow Warrior si è impegnati nel Regno Unito a "give coal the boot" come è il motto della campagna di Greenpeace UK.. mercoledì abbiamo fatto un'azione combinata con la Rainbow Warrior, il boat team inglese e il dutch canoes team alla centrale a carbone di E-on a Kingsnorth (già conosciuta per l'azione dell'anno scorso per la quale alcuni climbers erano finiti sotto processo e poi assolti di recente..) dove vogliono costruire una nuova centrale a fianco di quella già esistente.. si è arrivati in formazione con la Rainbow e ben 8 gommoni (4 della nave e 4 inglesi) e nelle vicinanze della centrale si sono messi in acqua anche 6 canoe olandesi.

Una volta che la situazione si è calmata con le autorità e i dirigenti di E-on, li abbiamo presi alla sprovvista facendo scendere in fretta e furia 30 attivisti e il direttore esecutivo inglese con 30 bandiere rappresentanti i 30 paesi meno produttori di co2 ma che subiscono ugualmente le conseguenze dei cambiamenti climatici..bloccati dopo alcune decine di metri da un muro umano composto da poliziotti e operai di E-on hanno fatto una breve "cerimonia" e dopo un po' sono tornati a bordo. le ore successive sono passate in attesa (la Rainbow intanto continuava a bloccare il molo..) della notte per la parte successiva dell'azione.. proiettare alcuni messaggi sulla ciminiera della centrale.. ma la reazione di E-on è stata molto "efficiente" purtroppo.. con le pale di due ruspe hanno intercettato la proiezione in pochissimi secondi rendendo vano tutto lo sforzo fatto..

Intorno a mezzanotte passata si è disormeggiato e lasciato il luogo dell'azione con al seguito un ingiunzione dell'alta corte inglese (prassi comune).. sono rimasto particolarmente impressionato dall'organizzazione dell'action team inglese ma soprattutto dalle canoe olandesi, così versatili e dall'aspetto così poco "aggressivo" rispetto i gommoni.. appena posso cercherò di caricare sul web alcune foto delle attività in corso.. per ulteriori info: http://www.greenpeace.org.uk/tags/coal-ship-tour i prossimi impegni nel week-end saranno due giorni di open-ship a Londra in cui solamente on-line hanno prenotato 3000 persone.. seguiranno altri racconti nelle prossime settimane.

Guarda le foto su
http://picasaweb.google.com/nazarethsanzini

a presto Nazareth.

 
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GREENPEACE, LE AZIONI E GLI OPERAI

Post n°50 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da videoGreenpeace
 


Il racconto di Marco, volontario del gruppo locale di Genova, che ha partecipato in prima persona all’open-ship sull’Arctic Sunrise:


Mi trovavo con Rossano venerdì pomeriggio scorso quando, sotto la scaletta dell'Arctic, si sono avvicinati 3 lavoratori della centrale Enel del porto di Genova. Avevano visto da lontano la nave e ci chiedevano perchè Greenpeace non fosse andata a occupare anche la loro centrale. Erano preoccupati per la loro salute: le polveri di carbone appestano l'aria nelle giornate di vento e gli enormi depositi di coke a cielo aperto rilasciano sostanze nocive nelle giornate di pioggia, sul terreno, in mare, addosso a loro.


Ce l'avevano così tanto con l'Enel che Rossano chiama Pippo Onufrio, direttore delle Campagne di Greenpeace, che li rassicura e comunica loro l’intenzione di protestare anche contro quella vecchia centrale. Domenica un altro operaio dell'Enel si avvicina a me e insieme assistiamo allo svolgersi dello striscione sulla lanterna. Non ho resistito e da passante quale sembravo gli ho domandato cosa ne pensasse. Mi fa capire che non poteva parlare, c'era altra gente più in là e si limita a sussurrarmi "e cosa credi che ne penso...". Episodi simili li ho sentiti dagli attivisti che si sono introdotti nelle centrali a Genova, in Sardegna e a Civitavecchia...


A noi "Andate a lavorare!" scrivono sui contro-striscioni già preparati da settimane e srotolati dall'Enel su ordine del Direttore, ma paradossalmente l'azione si è svolta domenica e anziché andare a passeggio con la fidanzata gli attivisti erano lì a beccarsi una denuncia penale, come prevede la legge...


Tra gli attivisti c'è chi è insegnante, ma fa anche il formatore di GP e quasi tutti i weekend istruisce, prepara, allena, ma per andare da casa al lavoro deve fare 3 quarti d'ora di bus e lo stesso per tornare a casa, c'è il muratore sempre abbronzato perchè lavora sulle impalcature o sui tetti, e c'è un climber specialista venuto dall'estero gratis, è un operaio pure lui e fa il climber di professione sulle gru o sui tralicci.


E' un peccato che la CO2 sia invisibile, il rialzo della temperatura impercettibile e le proiezioni scientifiche sulla atmosfera invisibili anche loro, almeno sui media, e gli effetti irreparabili si vedranno solo tra 30, 40 anni al massimo, quando la barriera corallina australiana morirà, per esempio... Se almeno costasse un’ammonizione al centravanti del Genoa ci si penserebbe tutti 2 volte...Eppoi chissenefrega...tanto il bagno lo faccio a Pietra Ligure!


Tanta gente che ha visitato l'Arctic in questi 2 giorni aveva gli occhi stupiti e innocenti dei bambini... Una signora emozionata mi ha detto di avere la pelle d'oca, un'altra mi confida che ha l’impressione di trovarsi in una chiesa e si riferisce alla circostanza - purtroppo rara - di trovarsi in un luogo dove la gente lavora per quello in cui crede.
Penso sia proprio così e condividerlo con tanti della squadra è stato per me impagabile.



Marco (Gruppo locale di Genova)

 
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LA VITA A BORDO DELL'ARCTIC SUNRISE

Post n°49 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da videoGreenpeace
 


Questa volta è Maria Carla a raccontare attraverso il videoblog di Greenpeace l'avventura dell'essere sull'Arctic Sunrise. La vita di bordo, gli attivisti, i preparativi alle azioni ma anche il relax, la buona cucina. Qualche inedita immagine da spiare...

 
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GREENPEACE BLOCCA CENTRALE IN SARDEGNA. LA REGIONE CAMBIA ROTTA

Post n°48 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da videoGreenpeace
 


Ieri gli attivisti di Greenpeace hanno bloccato il nastro trasportatore della centrale a carbone di Fiume Santo in Sardegna, proprietà di E.ON, per protestare contro i piani di espansione del carbone della Regione Sardegna. Perché la vera alternativa è rilanciare l’eolico nell’isola, che potrebbe creare oltre 7.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020.

Gli attivisti erano pronti a bloccare la centrale per giorni. Ma dopo 14 ore di prtesta, Greenpeace ha ottenuto un incontro con l'assessore all'Ambiente della Regione Sardegna, Cicitto Morittu, che ha dichiarato l'intenzione del governo regionale di allineare il piano energetico locale al rispetto dei parametri europei degli obiettivi del 20-20-20. Non solo. L'assessore ha anche espresso la volontà di andare oltre la percentuale per le fonti rinnovabili.

E' un grande risultato verso l'Europa proprio mentre il governo rema contro!


Segui il tour contro il carbone dell'Arctic Sunrise. Visita il sito

 
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UN VIDEO BLOG DALL'ARCTIC SUNRISE

Post n°47 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da videoGreenpeace
 

L'Arctic Sunrise, il famoso rompighiaccio di Greenpeace, è in Italia per un tour contro il carbone, la fonte fossile con le più alte emissioni di gas serra. Pochi giorni fà gli attivisti hanno fatto visita alla centrale a carbone di Civitavecchia con una doppia azione, via terra e via mare. Francesco Tedesco, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace, vi racconta come è andata nel nostro video blog!

Per sostenere la moratoria sulla costruzione di nuove centrali a carbone firma anche tu la petizione sul sito di Greenpeace!


 
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LAVORA CON GREENPEACE

Post n°46 pubblicato il 26 Giugno 2008 da videoGreenpeace
 


Greenpeace sta cercando dialogatrici e dialogatori per il programma di Dialogo Diretto. Il Dialogo Diretto ha l'obiettivo di raccogliere fondi per le campagne di Greenpeace sensibilizzando e motivando le persone a sostenere con continuità l’associazione.

Greenpeace è un'organizzazione indipendente: non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. L'unico sostegno economico dell'organizzazione è rappresentato dalle persone e il Dialogo Diretto è uno strumento fondamentale per raggiungerle.

Se ti appassionano le tematiche ambientali, hai buone capacità relazionali e vuoi lavorare in un team giovane e attivo, invia subito la tua candidatura. Il Programma di Diaologo Diretto offre formazione e affiancamento continui in aula e in campo, contratto di collaborazione e una buona possibilità di guadagno.

 
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"CARTOLINE" DA ROMA CONTRO IL NUCLEARE

Post n°45 pubblicato il 19 Giugno 2008 da videoGreenpeace
 

Nella notte gli attivisti di Greenpeace hanno realizzato una serie di "cartoline" dai più prestigiosi monumenti di Roma. Hanno usato un potente videoproiettore capace di riprodurre immagini anche a più di cento metri di distanza. Obiettivo: ricordare al governo che investire nel nucleare oggi è pura follia.

Foto: Alessandro Vasari




Puntare sul nucleare è una follia perché:
- dopo sessant'anni di ricerca la gestione delle scorie nel lungo periodo rimane un problema irrisolto;
- le riserve di uranio nel mondo si esauriranno prima di gas e petrolio, tra circa cinquant'anni;
- è tra le fonti più costose;
- non ci renderà energeticamente indipendenti dall'estero: l'Italia dipenderà da quei Paesi che hanno l'uranio e detengono i brevetti delle centrali di terza generazione;
- le centrali nucleari sono un obiettivo sensibile per attentati terroristici.

La vera rivoluzione energetica si basa su efficienza – per contenere i consumi – e fonti rinnovabili.

 
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GREENPEACE CONSEGNA UN "REGALO" A ENEL

Post n°44 pubblicato il 11 Giugno 2008 da videoGreenpeace
 



Questa mattina attivisti di Greenpeace “in giacca e cravatta” hanno consegnato un "regalo" all’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, in occasione dell'assemblea degli azionisti del Gruppo. Enel ha deciso di investire 1,9 miliardi di euro nel completamento di due pericolosi reattori nucleari sovietici a Mochovce, in Slovacchia.

Si tratta di reattori di seconda generazione anni ’70 che non hanno alcun guscio di contenimento in grado di proteggerli da un incidente grave, come in caso di attentati terroristici. Per questo gli attivisti di Greenpeace hanno consegnato a Conti un plastico dei reattori di Mochovce distrutti dall’impatto di un aereo.

All'interno dell'assemblea degli azionisti è intervenuta Fondazione Culturale Responsabilità Etica che - con il sostegno di Greenpeace e CRBM (Campagna per la riforma della Banca Mondiale) – ha portato all'attenzione degli investitori un documento di forte critica alla politica energetica di Enel pro carbone e pro nucleare. È la prima attività di “azionariato critico” in Italia.

 
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