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POESIA
Amiche virtuali della grande rete di Libero, mi piacerebbe essere vicino a voi in questo momento , esservi vicino come un soffio di vento per poter entrare nella vostra mente.
Vagare nei vostri pensieri, sfiorare le vostre anime, posarmi nel vostro cuore e rimanerci per sempre.
Vi immagino come angeli caduti dal cielo che la notte di Natale ruzzolando da una nuvola mi scivolano nel cuore riempiendolo d'amore.
Sono curioso dei vostri pensieri e anche se non mi risponderete capirò il bisogno d'affetto.
Tra le cose importanti della vita vedo tasselli fondamentali di voi.
Prepariamoci ad un viaggio molto lungo che ci porterà verso il posto più bello del paradiso.
Le persone grandi nascono di sera e brillano come stelle tra un sorriso e una parola. Cercheremo il sole e cammineremo verso il sole per non restare soli.
In questo Natale stiamo più vicini ed impareremo ad amare il nostro passaggio nel mondo.
Questa notte, oltre ai miei Auguri di Buon Natale, vi porterò serenità negli occhi per una vita nuova.
Tutto ci sorriderà così la più bella notte di Natale apparterrà solo a noi. Auguri e grazie d'esistere.
GrilloParlante
BUON 2009
BEFANA 2009
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Post N° 197
Post n°197 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da lucyllastreghetta
La festa della Befana La Befana è una tipica figura del folklore di alcune parti d'Italia centrale appenninica, diffusasi in tutta Italia. Il suo nome deriva dalla parola epifania, alla quale festività religiosa la figura della Befana è collegata. Appartiene quindi alle figure folkloristiche, dispensatrici di doni, legate alle festività natalizie. Secondo la tradizione la Befana fa visita ai bambini la notte precedente l'epifania (6 gennaio) per riempire le calze, appositamente lasciate appese dai bambini in quella notte, se sono stati buoni con caramelle e cioccolatini, altrimenti se sono stati cattivi le riempie di carbone. Spesso la befana viene descritta come una vecchia, che vola su una scopa. A differenza di una strega è spesso sorridente e ha una borsa o un sacco pieno di dolcetti, regali per i bambini meritevoli, ma anche di carbone per i bambini che non sono stati buoni durante l'anno. La distribuzione di regali ai bambini a nome della Befana fu fortemente incoraggiata dal Fascismo, nell'ambito dell'opera di "romanizzazione" della penisola. Secondo il racconto popolare, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare. Origine La festa della Befana deriverebbe da antichi elementi folclorici pre-cristiani, recepiti ed adattati dalla tradizione cristiana. L'origine di questa figura è probabilmente da connettere a tradizioni agrarie pagane relative all'inizio dell'anno. In tal senso l'aspetto da vecchia sarebbe da mettere in relazione con l'anno trascorso, ormai pronto per essere bruciato per "rinascere" come anno nuovo. In molti paesi europei infatti esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all'inizio dell'anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia). In quest'ottica l'uso dei doni assumerebbe un valore propiziatorio per l'anno nuovo. Un'ipotesi suggestiva è quella che collega la Befana con una festa romana, che si svolgeva all'inizio dell'anno in onore di Giano e di Strenia (da cui deriva il termine "strenna") e durante la quale si scambiavano regali. Filastrocca La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito alla romana: Viva viva la Befana! |