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Qualche tempo fa, in una delle mie tante corse dal treno a casa, mi è capitato di incontrare Francesco D.R. Avendo qualche minuto di anticipo sulla tabella di marcia, mi sono potuta fermare a scambiare qualche chiacchiera ed abbiamo parlato un po' del gruppo. Io gli raccontavo di quanto mi mancasse l'appuntamento del mercoledì, l'incontro sulla Parola, il pregare tutti insieme, il condividere dubbi e soprattutto l'avere un punto di riferimento, qualcuno che ti aspetta e che anche nella stanchezza e nella pigrizia, ti dà la motivazione per non lasciare perdere l'occasione per un incontro importante con Cristo. Lui mi raccontava di quanto fosse stato significativo ed importante l'aver partecipato, se pure sporadicamente alle riunioni; quei pochi incontri fatti erano stati tanto importanti per lui da non riuscire a digerire (lasciate passare la licenza poco poetica) il fatto che gli incontri di gruppo si fossero fermati.
Quella chiacchierata mi ha molto colpito. Da allora continuo a pensare all'incredibile maestria con cui il Signore fa uso delle piccole cose di ogni giorno, a come riesce a trasfigurarle in grandi opportunità. Penso ad esempio a come l'impegno che Giò aveva di essere presente in orario per aprire la sede mi aiutasse a sentirmi responsabilizzata a non mancare; penso ancora al canto di Daniela durante le adorazioni che mi emozionava ed aiutava a vivere con più calore la preghiera; alle dispute con Pg sulla presunta resurrezione di Lazzaro che mi constrigevano a riflettere su ciò che la sera prima era stato detto per cercare di confutarne la teoria; alle preghiere di Mg per il papa che mi aiutavano a vivere l'aspetto più universale della Chiesa; alle massime di Sonia dalla semplicità disarmante e illuminante; ai libri proposti da Rosaria, all'impegno di Francesco nei confronti dei ritiri che ha sempre piazziato nei periodi in cui avevo più bisogno di fare silenzio, a Michela che con la sua presenza discreta e calda mi aiuta a sentirmi a casa, accettata così come sono, fin da quando avevo tre anni. Se poi quello che abbiamo fatto per tanti anni è significato qualcosa anche per chi ci ha sfiorato e non solo per noi che ce la siamo cantata e suonata, la cosa sa veramente di incredibile. Che immensità ragazzi!
Tutto questo mi ricorda un po' quello che diceva santa Teresina sull'importanza delle piccole cose. Una bella lezione da non dimenticare
Un abbraccio a tutti e grazie. Fausta
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Inviato da: grupposalerno1
il 28/02/2012 alle 08:28
Inviato da: mg
il 20/04/2011 alle 12:19
Inviato da: grupposalerno1
il 04/04/2011 alle 21:42
Inviato da: mg
il 21/07/2010 alle 16:49
Inviato da: mg
il 08/06/2010 alle 13:06