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VULCANO SOLFATARA


 Grande cantore della bellezza dei Campi Flegrei, Goethe ne colse anche il lato inquietante e pericoloso: «La regione più meravigliosa del mondo; sotto il cielo più puro, il terreno più infido».Dopo la tragedia del 12 settembre scorso – quando un bambino e i suoi genitori sono morti, si suppone, a causa delle esalazioni venefiche respirate dopo essere scivolati in una buca – il sito del vulcano Solfatara, gestito da una società privata, è stato posto sotto sequestro in attesa di accertare le responsabilità e di verificare l’adeguatezza delle misure di sicurezza.Nato in seguito a un’eruzione avvenuta circa 4mila anni fa, il vulcano Solfatara - un grande cratere di forma ellittica con un perimetro di 2,3 chilometri e un diametro di 600-700 metri - si trova oggi in stato “quiescente”. La sua attività si presenta con manifestazioni vulcaniche secondarie come le fumarole di anidride solforosa e le pozze di fango bollente. Nella Solfatara si accede seguendo un tracciato in direzione antioraria lungo il perimetro del cratere. È possibile percorrerlo con l’ausilio di guide, a pagamento, oppure da soli. L’attività del vulcano è monitorata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia