L’anelata pace dell’animo
è un lago di passato vissuto
nel voler cercare il perduto,
avendo contezza nell'intimo
di essersi cibati d’assurdo
lungo lo scorrere della vita.
Questa tersa consapevolezza
finalmente appaga lo spirito.
T’accorgi d’avere convissuto
con apatica durevolezza
nell’egoistico e infantile:
“lo voglio perché è tutto mio!”
E le parole, sempre le stesse,
non servono più per descrivere
i sentimenti, sempre gli stessi,
né i pensieri, sempre gli stessi.
Ormai neppure le vuoi cercare,
sei stanco di ancora spolpare
inutilmente la mente stanca,
sei stanco di ancora interrogare
inutilmente il cuore esausto.
Sopraggiunta l'ora della sera,
resta la calma di questo lago
a riconciliarti con te stesso,
saziato dall’insoddisfazione,
pago del superfluo esistere,
indifferente al divenire
e nei raggi del sole morente,
adesso perdutamente pronto.
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Inviato da: guidopardo1
il 07/02/2024 alle 07:03
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il 06/02/2024 alle 07:19
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il 06/02/2024 alle 07:17
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il 12/12/2023 alle 06:01
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il 11/12/2023 alle 07:14