Gunnel

Rispondo alla tua domanda: pentirsi o rimpiangere?nessuna delle due, forse solo un senso di amerezza per il mio comportamento non troppo positivo su certi fatti, o certi amori vissuti con leggerezza. E siccome tutto, prima poi si paga, e questa è la legge del karma,c'è poco da pentirsi, il danno è stato fatto, e ora si pagano le conseguenze.Per cui attendo la tegola si stacchi dal cornicione quando meno me lo aspetto. E non c'è niente che io possa o voglia fare, è così e basta. Un Saluto

Secondo me quanto accade nella vita, fa parte di un disegno stabilito,con l'eccezzione che noi possiamo cambiarlo solo di poco.Ad esmpio inziamo un lavoro, ma il titolare si comporta malamente con noi, la situazione si fa insostenibile, che fare? Ecco il nostro destino ci ha portati fino a lì, ora noi dobbiamo se è possibile, modificare questo cammino a seconda delle nostre esigenze. Se questo fa parte del nostro karma, noi modificheremo questo destino; se no in un altro lavoro, troveremo una situazione simile anche se non uguale,ma che ci darà comunque del dispiacere. Se proviene appunto, dal karma bisogna che subiamo il castigo a testa alta, per superare quella fase se no, non andiamo avanti. La cosa continuerà fino a che quella parte di karma non si sarà scaricata, e questo vale per tutto, matrimoni in crisi, separazioni, tradimenti ecc.....Cara Amica la maggior parte delle persone si interroga sui dispiaceri, i lutti, le disgrazie che gli capitano, ma nessuno sa che se lo è meritato. Noi paghiamo gli errori di esistenze passate che oggi non ricordiamo più. Esse sono racchiuse nella nostra anima, che ha impresso un meccanismo che si apre a tempo.Cioè quando è arrivato un certo tempo, questo si abilità, perchè il karma ormai saturo delle nostre ignobili azioni compiute nei secoli,ha bisogno di scaricare. Un Saluto