Pareva che i raggi della luna cercassero l'imo fondo dell'immenso abisso; e, tuttavia, nulla io poteva scernere di distinto a motivo della fitta nebbia ond'erano avvolte tutte le cose, sulla quale libravasi uno stupendo arcobaleno, simile allo stretto e minaccevol ponte che i Musulmani tengono essere l'unico passaggio tra il Tempo e l'Eternità. La quale nebbia o schiuma era naturale effetto del conflitto delle sterminate muraglie dello imbuto strano,colaggiù nell'imo baratro, dov'esse, urtando, cozzavano sbrizzandosi vorticosamente. Nè io mi sento capace di descrivervi l'urlo incessante che da que' baratri levavasi tra quella nebbia al cielo. Il nostro primo sdrucciolar nell'abisso ci avea tratti – a partir dalla schiumosa zona – ad un'immane distanza su la china: ma l'ulterior nostra discesa avvenne su per giu in modo piuttosto uguale, cioè non tanto rapido. Scorrevamo sempre, sempre, circolarmente, non più con moto uniforme, ma a slanci e scosse assordanti che ora ci balzavano a un centinaio di iarde ed ora ci facevano persin compiere un'intiera rivoluzione sulla bocca del vortice. E ad ogni nuovo giro ci accostavamo alla voragine, lentamente, è vero, ma in modo sensibilmente graduato. E con l'occhio discorsi la superficie dell'ampio deserto di ebano da noi solcato, e mi accorsi come la nostra barca non fosse il solo oggetto attratto nelle spire del vortice. Di sopra e sotto di noi scorgevansi avanzi di navigli, e grossi pezzi d'armature di navi, e buon numero d'oggetti vari, frammenti di mobilie, di bauli, di barili, di doghe, ecc. Vi ho diggià detto la curiosità soprannaturale in me sottentrata ai terrori primitivi; ma qui mi pareva ch'essa si fosse accresciuta in proporzione che mi avvicinava all'orribile mio destino quindi mi diedi ad osservare con istranissimo interesse i numerosi e molteplici oggetti che galleggiavano in nostra compagnia. Bisognava ch'io fossi preda del delirio, poichè devo confessare che provava una specie di piacere in calcolare len relative velocità della loro discesa verso il turbine di schiuma.
Una discesa nel Maelstrom
Pareva che i raggi della luna cercassero l'imo fondo dell'immenso abisso; e, tuttavia, nulla io poteva scernere di distinto a motivo della fitta nebbia ond'erano avvolte tutte le cose, sulla quale libravasi uno stupendo arcobaleno, simile allo stretto e minaccevol ponte che i Musulmani tengono essere l'unico passaggio tra il Tempo e l'Eternità. La quale nebbia o schiuma era naturale effetto del conflitto delle sterminate muraglie dello imbuto strano,colaggiù nell'imo baratro, dov'esse, urtando, cozzavano sbrizzandosi vorticosamente. Nè io mi sento capace di descrivervi l'urlo incessante che da que' baratri levavasi tra quella nebbia al cielo. Il nostro primo sdrucciolar nell'abisso ci avea tratti – a partir dalla schiumosa zona – ad un'immane distanza su la china: ma l'ulterior nostra discesa avvenne su per giu in modo piuttosto uguale, cioè non tanto rapido. Scorrevamo sempre, sempre, circolarmente, non più con moto uniforme, ma a slanci e scosse assordanti che ora ci balzavano a un centinaio di iarde ed ora ci facevano persin compiere un'intiera rivoluzione sulla bocca del vortice. E ad ogni nuovo giro ci accostavamo alla voragine, lentamente, è vero, ma in modo sensibilmente graduato. E con l'occhio discorsi la superficie dell'ampio deserto di ebano da noi solcato, e mi accorsi come la nostra barca non fosse il solo oggetto attratto nelle spire del vortice. Di sopra e sotto di noi scorgevansi avanzi di navigli, e grossi pezzi d'armature di navi, e buon numero d'oggetti vari, frammenti di mobilie, di bauli, di barili, di doghe, ecc. Vi ho diggià detto la curiosità soprannaturale in me sottentrata ai terrori primitivi; ma qui mi pareva ch'essa si fosse accresciuta in proporzione che mi avvicinava all'orribile mio destino quindi mi diedi ad osservare con istranissimo interesse i numerosi e molteplici oggetti che galleggiavano in nostra compagnia. Bisognava ch'io fossi preda del delirio, poichè devo confessare che provava una specie di piacere in calcolare len relative velocità della loro discesa verso il turbine di schiuma.