e se domani..

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.. tempo.. come lo scandire di quello che già avevi intuito..
A volte il sentire falsa.. le emozioni sono apparenza.. ed il contendere illude..
Il contenuto, invece, è sempre stato visibile.. chiaro.. immediato..
Spesso..
E' il momento di un fiore tra i capelli.. un vestito lungo ed una cavigliera da gitana..

.. lasciamo la salsedine esclusiva dell'acqua di mare..
Ma quanti bracciali occorrono per ricominciare?..

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Disattendere è il significato più doloroso.
La prospettiva non lascia spazio alla fantasia.. perché ripropone un déjà vu di consapevolezze.
Il pensiero in bilico lacera.. mentre l'apparenza si trucca di ricordi.
E' difficile anche restare immobili.. in questo irrisolto tormento.

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Del perché non ne ho ancora individuato i contorni..
Un ideogramma giapponese potrebbe risolvere il punto interrogativo?
O forse quel miscuglio di lettere lanciate come schiangai?
Non ho né frasi né teorie da proporre
Sono razionalmente una disillusa.. che ha occhi trasparenti ed adora il mare.. d'inverno.
Non mi incastro con le facilità.. sono indisciplinata e disubbidiente..

.. e mia.

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E così trascorse il tempo a respirare..
D'impulsi ed impeti.. come di una tempesta..
Fosse stata la luna avrebbe nascosto gli occhi.. ma, nonostante i notturni, fu sole di risvegli e penombra di sorrisi.
A volte l'osservava.. nel silenzio di un'inquietudine colorata..
Dissetava ansie nutrendo disordinate fragilità..
Apparenze..
Deboli ed ipotetiche percezioni sarebbero state utili..
Necessarie, invece, furono complesse proiezioni di molteplicità..
L'univocità di un puro sentire fu obbligata allo specchio.
Il riflesso cedette all'evidenza..
L'evidenza all'ulteriore possibilità..
Intemperanze ed eccessi?

Ondeggiarono
attendendo
di nuovo..
un ulteriore..
rigenerante..
squilibrio.

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.. imposizioni come sussurri.. non più certezze..
A volte ci si abbandona per abbandono..
Navigazione libera.. pensieri confinati.
Allo specchio non c'è più magia.. e ci si racconta di parole sbiadite.. indebolite.. affievolite.
Un pouff che sprofonda.. la terra che non trema.
Ho indisciplinate azioni e meste riflessioni.

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Il mio sguardo è rivolto a nord..

A nord di un tempo incostante..

Se il nord magnetico è una direzione geografica variabile come si può domandare di non essergli dipendente?

Elisa - Fresh air -

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.. sono trascorsi tre anni da quando ho iniziato a scrivere qui.
Quindi, amando i numeri dispari, e non essendo abbastanza pronta nel primo anniversario, ora quasi è d'obbligo un bilancio.
Non credo a chi scinde il cosiddetto virtuale dal reale.
Per me è tutto esistente nel momento in cui si parla di persone.
Non ci sono gli occhi ma, a sopperire, l'ascolto.. l'intuito.. i piccoli gesti ed il tempo.
Io sono così.. ed anche ognuno di voi.
Non ci si può celare a lungo..
E' un gioco che non regge.
Perciò, la pazienza, evidenzia senza la necessità di anticipare..
Ringrazio tutti..
Chi c'è da sempre.. chi da qualche tempo.. chi se n'è andato..
Chi mi ha ferita.. chi non c'è più..
Chi c'è e mi fa divertire.. chi non mi ha mai domandato nulla.. chi, anche se in silenzio, è qui.
Non ho mai incontrato nessuno di voi ma, leggendovi, scambiandoci commenti e pensieri, siete diventati un luogo da frequentare quasi come un piccolo rifugio.
Sono riservata.. ed anche non proprio semplice..
Commento poco ed a volte anche con un po' di ironia..
Mi piace leggere/vi.. e mi affeziono..

.. è una dedica con sorriso..

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.. le movenze di una riflessione sono pretesti di un immaginifico caleidoscopio.

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Un silenzio irreale l'estate..
Placa l'apparenza.. ridimensionando il tempo..
Le lunghe ore non paiono d'attesa.. bensì di ricerca.
Riposo.. quiete.. luce.. ristoro..
Elementari bisogni..

Io amo la tempesta.. il turbinio dei vortici.. ed i capelli ingestibili.. come indomabili pensieri..

Placebo - Loud like love -