Blog
Un blog creato da handy72 il 24/01/2007

Il diverso fa paura

Allegria della vita

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 12
 

 

CUBA: Cayo Coco

Post n°14 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da handy72
Foto di handy72

 
 
 

Rieccomi dopo la vacanza a Cuba

Post n°13 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da handy72

Prima parte:

Ciao Amici,

ho trascorso una vacanza avventurosa a Cuba dove ho conosciuto un sacco di persone meravigliose. Di seguito potete leggere il diario di viaggio stilato da una mia amica, buona lettura....

ORFANI DELLA MAGIA DI CUBA (ovvero della fatica di tornare normali)

Confesso che non sentivo una nostalgia così da quando ero studentessa. A quei tempi si viveva sempre in gruppo: andare a lezione, preparare i lavori, studiare, uscire a mangiare qualcosa e poi forse anche ubriacarsi un po’…

E quei tempi per me sono lontani, il periodo universitario è stato sicuramente il più bello della mia vita. Avevamo il senso di appartenenza a qualcosa di bello e la capacità di guardare avanti, pensando che tutto ci era aperto.

Ebbene, questa vacanza cubana mi ha fatto rivivere i momenti di quella gioventù.

Ci siamo subito piaciuti, scontrati e riappacificati. Abbiamo amato immediatamente il nostro Capogruppo, anche se il secondo pullman non lo vedeva di buon occhio … forse le gelosie di chi sente di possedere la moglie e non vuole il marito?

25 -Avana- La partenza

Il primo giorno due baldi giovani hanno annusato l’aria e si sono trasferiti sul nostro autobus, di età media più bassa e di belle ragazze fornito… eravamo tutti single, e questo faceva la differenza.

Ci fermiamo a Playa Giròn, nella famosa Bahia dei Porci della debacle kennediana. Primo bagno: affamati di mare ci buttiamo in un acqua non troppo pulita e con una barriera di cemento che ci chiude la vista … optiamo per la piscina e la frittura di platanos e patatine.Arrivo a Trinidad, cena con aragoste e serata danzante sulle scalinate, poi reggaetton cubano. Primi approcci dei cubani verso i turisti…. Alcuni, forse molti, ci stanno.

26- Trinidad- Il meglio di CubaSistemati nelle meravigliose Casas Particulares di Trinidad, iniziamo ad assaggiare i primi mojitos… che non molleremo mai più.

Giornata libera in città, acquistiamo tutte le collanine che ci vengono proposte; visitiamo il Museo Romantico; inizia una sollevazione nel bus n. 2 che Patrizio gestisce con garbo e determinazione; si comprano cappelli e borse in paglia.

Si balla sin dal mattino… e si bevono tutti i mojitos e i cubalibre che il corpo riesce a reggere.Pomeriggio al mare, playa Ancòn: il primo, vero, meraviglioso e caldo bagno della vacanza! Tutti a rosolarsi e alcuni a fare snorkeling. Io sto all’ombra e scrivo, ho paura di scottarmi.La nostra padrona di casa ci prepara la prima cena e ci tratta da regine, come dice Patrizio: a Cuba il turista è sacro!Alle 18 manicure a casa di Rosa “La Peluquera”. E’ la capofila delle proprietarie di Casas particulares, insieme al figlio gestisce i gruppi di Avventure.Vorrei andare a ballare ma mi addormento già vestita in lungo e mi sveglio a mezzanotte senza capire dove sono… Jet-lag.

27- Trinidad- terzo giorno – Il pesce con inseguimento

Di nuovo a Playa Ancòn, l’albergone sovietico ci accoglie insieme al sole e ai pescatori che ci propongono il pesce in spiaggia… non permesso, ma questo noi non lo avevamo capito.

Snorkeling di difficile avvio, senza pinne né maschere. Alla fine si riesce a partire e la barriera ci piace senza grossi entusiasmi.

Rientro e picnic sotto le palme: un bel pargo-cernia grigliato ci aspetta accompagnato da riso e insalata, ma il nostro cuoco-pescatore viene inseguito dalle guardie sotto i nostri occhi increduli. E’ stato denunciato da un collega invidioso e veniamo a sapere che è stato multato e forse anche incarcerato. Non ci godiamo il pesce e torniamo sotto l’ombra dispiaciuti.

Durante il pomeriggio Patrizio dà il meglio di sé con la prima domanda spiazzante: ma dov’è Lina Wertmuller? A questo punto capiamo pienamente chi è il nostro capogruppo… e ce ne rallegriamo.

La cena in casa è ottima come al solito e poi si balla ancora in piazza. Il rientro è travagliato, non so l’indirizzo di casa e con Salvatore ci perdiamo, camminiamo in cerchio finché non troviamo il deposito dei nostri pullman e il custode ci accompagna a casa… ROSA LA PELUQUERA è il riferimento magico.

28- Ingenio Manaca-Iznaga e Camaguey – Il trasferimento

Lunga e faticosa giornata di trasferimento. Ma prima ci fermiamo alla tenuta Iznaga, dove si coltiva la canna da zucchero. La casa padronale è come ai tempi della colonia e ci dimostrano l’estrazione del succo di canna. Il sapore piace a pochi: per me sono ricordi di gioventù venezuelana. Compriamo di tutto; collanine, banane, tovaglie e ancora cappelli. Non si può salire in alto alla torre perché c’è un nido di api.

Durante il trasferimento cantiamo, ascoltiamo le interessanti cazzate di Patrizio, che ci intrattiene con piacere, e stiliamo l’elenco dei sopranomi che ci porteremo dietro durante tutto il viaggio:

Misery, Gatta morta, Lina Wertmuller, White, Baffetto, L’incazzata, Frascicone, Valigia, Geronimo, Beautiful gnoc, Il cagacazzo, Topolino, MTC (Madre Teresa di Calcutta), Mafalda, Achille piè veloce, Mietta, Zio Fester, Bastardo inside, U piezzu ‘e pane,’N do cojo cojo, Cavalletta, Cessa, I Gian Gian….

A voi capire a chi si riferiscono!

Arrivo a Camaguey e sistemazione in villette periferiche. Cena in casa e poi si va a piedi in centro accompagnati dal nostro padrone di casa. Si beve il mojito di ordinanza e si balla alla CASA DE LA TROVA locale: finalmente TUTTI balliamo. A fine serata ci sono le confessioni, facilitate dai litri di rum bevuti: da quanto e come ci si è lasciati con i rispettivi ex. Mietta vince la gara, l’ha mollato la sera prima di partire.

Rientro a casa in taxi-bici, ci perdiamo, i nostri conduttori non hanno idea di dove portarci e all’alba facciamo le gare per le strade di Camaguey.

29 - Santiago – Terrorizzati da Patrizio e Topolino

Altra faticosa e litigiosa (per me) giornata di trasferimento. Il nostro capo non ha mai fame e fa fatica a far mangiare noi. Ci fermiamo in un posto che promette meraviglie alimentari ma lui vuole ordinare pollo per tutti. Ci impuntiamo e chiediamo dettagli, io chiedo il solito platano, Patrizio si irrita e lo mando a cagare.

Il cibo comunque è ottimo: carne sminuzzata “trapitos” che forse è l’unico modo di mangiare carne non dura a Cuba, insieme alla solita polpetta. Il platano comunque non c’è….

accio pace col capo e lui inizia a sciorinarci le sue massime:

Il sesso è come la neve, non sai mai quanta ce ne sarà ne quanto durerà.

 

L’amore è come una clessidra, ti riempie il cuore e ti svuota il cervello.

 

Se una donna ti bussa alle spalle non è perché ti è seconda, ma è perché ti ha doppiato.

 

Cogito, ergo rum.

 La vita è come la sabbia, ti scorre fra le dita e non ti accorgi che è finita.

Perché non puoi fermare il vento con le mani.

 La vita è come un tram, quando finalmente puoi scendere, è il capolinea.

E adesso va verso il mare e fa finta di pensare.

 Patrizio inizia a terrorizzarci in pullman: “attenzione a Santiago, non uscite da soli, vi massacrano!!!! andate sempre in giro in gruppo, non lasciate le valigie incustodite….”Quando arriviamo ci incolliamo alle nostre valigie e seguiamo circospetti il nostro padrone di casa. Siamo avvantaggiate perché la casa è centralissima, anche se buia e soffocante. Tutto però è molto pulito e abbiamo come sempre il bagno in camera.Cena al ristorante “Las Gallegas”, la peggiore del viaggio, tutto freddo e poco saporito. Ma siamo insieme e ce la godiamo comunque. Poi si balla alla CASA DE LA TROVA con musica dal vivo come sempre: i cubani si scatenano a conquistare turisti.I padroni di casa ci dicono che la cattiva fama di Santiago è un’invenzione degli Avaneri per non far venire i turisti… invidie campanilistiche.

 

30- Santiago – Casa de la Tradicion

Giornata intensa:

Caserma Moncada e la storia della prima sollevazione, fallita,  di Castro.

Cimitero dove sono sepolti Josè Martì e Compai Segundo, cambio della guardia.

Casa Velazquez, primo governatore di Cuba: casa intatta, mobili d’epoca e cucina al primo piano. Bel patio centrale. ABBIAMO TUTTI FATTO TANTISSIME FOTO.

Pranzo a Plaza Dolores, con platano fritto e musica dal vivo. Tavolo prima di 5, poi di 10, poi di 15 e poi di 10 ancora…. Indisciplinati!!!

Mojito pomeridiano alla Casa de la Tradiciòn, scoperta interessante con rollatore di sigari, gran viaggiatore e chiacchierone. Ci ripromettiamo di tornarci, la sera. Doccia e poi mojito con panino al Bar dell’Hotel in piazza.Casa de la Tradiciòn a ballare (ci è piaciuta!) e rientro a casa travagliato con taxista approfittatore che abbandoniamo alla prima svolta.In piazza incontriamo una ragazza di Roma che è stata scippata e ha perso la guida, le diamo una guida nostra e speriamo che rientrata in Italia ce la rimandi!

31 – Fortezza – Baracoa e il ricco capodanno

Trasferimento lungo: passiamo da Guantanamo. Non c’è campo per la mia telefonata con Radio Popolare. Ricevo un SMS dal mio amico Giorgio in Italia giusto in tempo, mi dice che la Radio non riesce a mettersi in contatto, li chiamo e finalmente racconto il capodanno a Cuba. Mi supportano Salvatore e Antonella, ricordandomi dettagli che mi sfuggono. TUTTI IN DIRETTA!!!Arrivo a Baracoa e distribuzione nelle Casas Particulares. La nostra è stupenda e i proprietari stanno preparando il porcellino alla brace insieme ai vicini. Ci invitano ad un mojito e noi accettiamo senza indugi. Qui siamo in quattro: Elena, Claudia, Mietta ed io.Alle ore 18, che corrispondono alle 12 italiane ci ritroviamo in piazza e festeggiamo con una bottiglia di rum e una di Sidro.Cena al “Colonial”, ritenuto il miglior ristorante di Baracoa:

Pesce Spada

Riso Bianco

Insalata

Lenticchie di Antonia e Gianni

Torrone italiano proveniente dall’autobus n. 2 (Cuba Music)

Alla fortezza fuori Santiago Salvatore ed io avevamo comprato delle bottiglie di Sidro, apriamo la seconda in piazza “La punta” alla mezzanotte insieme ad una di spumante proveniente da Cuba Music.

Ballo a “La terraza”. Siamo praticamente tutti ubriachi, con un maggior impegno da parte mia che sproloquio contro i maschi cubani e rientriamo barcollando verso casa.

2008

1- Maguana Beach – il pesce e il mare (questa volta senza inseguimenti)

 Spiaggia bellissima, pranzo a base di crostacei e pesce in spiaggia, corteggiati dai porcellini con scrofa annessa. Parliamo con i pescatori. Uno che ci vende il cocco è reduce della guerra in Angola ed è rimasto handicappato. I pescatori fanno più lavori per poter sopravvivere. Non potrebbero vendere ai turisti senza permesso, ma rischiano. “Siamo in molti a vivere su questa spiaggia, e allora facciamo un giorno noi e un giorno gli altri, tutti devono poter mangiare”. Noi turisti siamo la loro salvezza.La sera si mangia aragosta nella casa di fronte con Roberta e Antonella, i nostri ospiti non hanno la cucina. Aragosta ottima e poco costosa. Ne avanziamo così tanta che ci prepariamo una bella ciotola (messa a disposizione da Roberta) con il riso rimasto per il giorno dopo a pranzo (Patrizio insegna!).Ballo a “La Terraza”. Prima avevamo provato alla discoteca sopra la scalinata… molto ripida… ma Lina (Wertmuller) aveva avuto una informazione errata dal suo guardaspalle di Baracoa (ne ha uno in ogni paese).

CONTINUA.......

 
 
 

Rieccomi dopo la vacanza a cuba

Post n°12 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da handy72

SECONDA PARTE...

2- Guardalavaca – Villaggio sovietico

 

Partenza all’alba. Viaggio lunghissimo, ci fermiamo appena per fare i nostri bisogni, e nei posti meno probabili. Una fermata memorabile è davanti alla fabbrica di Nickel. Scavalchiamo tubi giganteschi per nasconderci…Al tramonto arriviamo al “Club Amigo Atlantico Guardalavaca” All inclusive… e ne facciamo buon uso. Spazzoliamo il cibo come cavallette, chiaramente dietro incitazione di Patrizio che, arrivando per primo (ore 7!!!!!) riesce a trovare il meglio.Mojitos a perdifiato, visto che non dobbiamo pagarli! E anche rum liscio, e piña colada, e cocktail vari.Commento del barman con piglio incazzato: siete italiani vero?, Si, come lo ha capito? Perché siete indisciplinati. Sto zitta e me ne vado, mi vergogno. E anche stasera si balla con musica dal vivo e poi in discoteca. Cambio stanza: con Salvatore. Scrivo dietro dettatura: Meraviglioso omo siculo, omo sapiens, razza siciliana.

3. Guardalavaca – La tempesta e l’ospedale

Pioggia torrenziale, incazzatura collettiva. Come zombie ci dirigiamo verso il mare e ovunque si possa andare per non perdere la giornata. C’è un mercatino di artigiani proprio fuori il villaggio e tutti compriamo come disperati. In spiaggia incontriamo uno scultore che intaglia animali su tronchi giganteschi portati dal mare. E le sculture rimangono lì.Pomeriggio in infermeria, sia Claudia che Antonella hanno gonfiori vari… ma vengono rassicurate e curate.Salvatore arriva alle ore 6.45 am. NOTTE BRAVA a Guardalavaca paese!

4- Cayo Coco – Resort Krystal Laguna – Troppo bello!

Altro viaggio di trasferimento lunghissimo. Per pranzo, in pullman, mangiamo i panini fatti con tutto ciò che abbiamo razziato a colazione.

Arrivo notturno e molto travagliato in albergo (ci siamo persi più volte) e Patrizio commenta: Non è questo, è troppo bello….

Stanze, anzi, suite, meravigliose. Antibagno e salottino di entrata.

Patrizio arriva per primo a cena e si becca una delle sette aragoste.

Si mangia molto bene, siamo in Europa, non più a Cuba. C’è di tutto e ti cucinano anche sul momento.

I Gian Gian danno in escandescenza perché non riescono a uscire dal resort: “Sepolti vivi, siamo ostaggi.”

Serata ballabile in disco per alcuni e spettacolino per altri. E comunque i mojitos non mancano mai, anche se qui si pagano.

5- Playa Pilar – Il Paradiso

Mattino sveglia presto per fare foto, mare mosso.

La più bella giornata del viaggio. Sarà perché iniziamo a bere sin dalle 10.45 del mattino e andiamo avanti fino alle 16.00?

Siamo in spiaggia e il bar è nostro. I locali ci riforniscono anche di cibo oltre che di alcool… e ci amano molto.

Giornata assolata ma fredda, bagno forzato per me e circonvenzione di ubriaca da parte di Salvatore, l’ho capito dalle innumerevoli foto che mi arrivano via mail!!!! Ricordo molto poco, e preferisco così.

E la giornata di “E adesso va verso il mare, e fa finta di pensare” di Patrizio riferito a un bel maschio del terzo gruppo… invidia!!!!

Non so cosa abbiamo fatto la sera, oltre che cenare e andare in giro per il villaggio, bevendo, naturalmente.

6- Il rientro a La Habana

La più lunga e faticosa giornata di trasferimento. Ceniamo tutti insieme in un locale con musica dal vivo: musicisti novantenni,  strumenti sconosciuti ma ritmo very cuban. Festeggiamo compleanni di Mietta e Lorena.

Stanza buia e senza finestre.

7- La Habana – Giro in carrozzaGiornata libera. Si parte con buone speranze di vedere tutto e si finisce per fare acquisti. Dobbiamo pur finire i CUC che ci rimangono no?

Cattedrale, il centro storico, Hotel Ambos Mundos, mercato artigianato, giro in carrozza, aperitivo al Floridita con Daiquiri. Un bel finale per Cuba.

Il gruppo Music parte. Addii commossi. Io torno a dormire con Mietta e la stanza è più accettabile.

8- La Fortezza – Difficile ritorno in città

 

Giro in pullman organizzato dal mitico Patrizio. Prima tappa la Fortezza, foto di gruppo e Cadillac bianca per i turisti. Non si riesce a rientrare in città, c’è un incidente e il tunnel è bloccato. Ci lasciano passare perché siamo turisti, ma dobbiamo fare una strada più lunga. Salvi.

Seconda tappa il malecòn, patrimonio Unesco.

Terza tappa quartiere Vedado: camminiamo verso la famosa gelateria ma c’è una coda interminabile. Rientro in albergo e pranzo alla Cattedrale. L’ultima aragosta.Si parte, tristi ma soddisfatti. Soprattutto per gli affetti trovati.

E adesso sono qui a scrivere questo diario perché nessuno di noi riesce a staccarsi dagli altri e dal momento magico che abbiamo vissuto. Ci telefoniamo di notte perché non riusciamo a dormire. Di giorno per raccontarci qualunque cosa. Ci mandiamo sms. Abbiamo aperto una chat su Google e un deposito foto. Organizziamo raduni a breve e a lungo termine. Ci sentiamo orfani di un sogno e ci dichiariamo amore eterno. Riusciremo a ritornare normali? Spero proprio di no.

 

 
 
 

e sono 35......

Post n°11 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da handy72

Innanzitutto un saluto grande grande a tutti voi.

Oggi è il mio compleanno!!!! Io mi faccio gli auguri, forse non è bello, ma chi se ne frega!!! Chi me li fa????

Prometto che al più presto ritornerò a scrivere....

CIAOOOOOOOOOOOOO

 
 
 

Vacanzeeeeee......

Post n°10 pubblicato il 30 Luglio 2007 da handy72

Eccoci, finalmente ci siamo, sono arrivate le vacanzeeee......

Da oggi parte il conto alla rovescia, e poi un pò di svago e di riposo.

Voglio salutare tutti voi che mi leggete, ed a volte mi reclamate; vi auguro di ritemprare il corpo e la mente in questi giorni di vacanza per poi trovarci con una nuova e rinvigorita carica a settembre per affrontare e vincere le sfide incontreremo nei prossimi mesi. Vi comunico da subito che, al rientro dalle ferie, sarò spesso via per lavoro, perciò mi collegherò di rado, magari per un saluto al volo, perciò non preoccupatevi, ritornerò a rompervi le scatole......

Un bacio a tutti voi, e BUONE VACANZEEEEEE ...!!!!!!!

 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

tempestadamore_1967shadow972silvia.notarosenso702lorenzoemanueluboponinokenya1piggslunaticodgl8Dundramuscalanz54Schiocco70franannamiotto_paolabirba_976
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963