ORDINARIA FOLLIA
nascita, vita e morte di un blog underground« GLI ASTRI MI ODIANO | LA REALE REALTA' » |
Trilla la sveglia, con una manata la sgrizzo per terra. Mi alzo che è già tardi, al bagno di corsa, la barba di corsa, la tazza di corsa. Via di corsa in macchina, di corsa verso il lavoro. A lavoro in ritardo, c'è da recuperare, di corsa. Correndo è arrivato mezzogiorno. Pausa. Passa un amico e saluta, dice che si sta separando, che vedrà sempre meno suo figlio, che è difficile trovare un posto in affitto che gli costasse non più di mezzo stipendio, perchè l'altro mezzo sarà tra moglie e figlio.
Ehi amico, gli dico, buon Natale. Niente. Andato. Senza salutare. Neanche l'avessi mandato affanculo.
Di nuovo a lavoro, caffè veloce e solita routine, di corsa. Dopo il lavoro di corsa a salutare la nonna all'ospizio, i cani, i gatti, gli animali domestici non possono stare nelle pensioni perchè sentono la mancanza del padrone, allora ci mandiamo i nostri vecchi. Due parole e un saluto veloce che dopo c'è traffico e si fa tardi per prendere il pane e i regali. Regali. A proposito, ho giusto il tempo prima della cena col mio fratello che non mi parla più e della partita a carte tra gli amici che si vedono solo in questa settimana, di augurare un buon fottutissimo Natale, pieno di gioia ed ogni possibile ben di Dio che neanche esiste per quelli che muoiono di fame, a tutti.
Oh, jingle bells, jingle bells
Jingle all the way
Oh, what fun it is to ride
In a one horse open sleigh
Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way
Oh, what fun it is to ride
In a one horse open sleigh
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Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza!
Inviato da: cassetta2
il 23/11/2020 alle 16:51
Inviato da: kiss_and_knife
il 29/04/2011 alle 18:41
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