ORDINARIA FOLLIA

STASERA MI BUTTO

Il tuo compagno di banco, sfigato, di quando andavi alle elementari vince un mucchio di soldi col gratta&vinci e ora te lo ritrovi che nulla è cambiato. Nel senso che prima se ne stava tutto il giorno con quell'espressione indecifrabile sul volto e la voglia di far nulla, ora è come prima, solo che gli riesce meglio il "far nulla".
Tutto può accadere in questo pazzo mondo. Che ci crediate o no è così.
Sei al supermarket che compri un pò di birra, ti giri e noti un "nerd" (nulla in contrario verso di loro, solo per citare lo stile un pò sfigato) che slinguazza una topolona chioma liscia e gambe lunghe, minigonnate.
E' sera, hai voglia di un gelato. Fai un giro per il centro e trovi che la vecchia bottega dell'artigiano ripara-scarpe ora è gestita da un cinese, che opera come se il mestiere se lo fosse tramandato in famiglia da generazioni.
L'amico è giù, al cimitero dei centauri, una vita a pagare le rate della moto e ora non servono più a niente, entrambi.
Ad alcuni è andata bene, più bene che ad altri, purtroppo. Ma una cosa li accomuna tutti...........C'HANNO PROVATO.

Sarebbe ora di mettere un pò di ragione da parte, solo un pò, evitare troppe considerazioni sui rischi e buttarsi. Farlo e farlo adesso.

Bene, ci provo, stasera mi butto.
Per iniziare voglio vedere se riesco a scroccare da bere a qualcuno che non conosco.
Per proseguire, tappa gratta&vinci.........io, nel mio piccolo, ci provo!

Cincin ;)

HANK IL SAGGIO!?!?!?! Seeeeeeeeeeee!

Ultimamente, in giro, sembra ci sia la sagra dei litigi.

Ci si incazza per tutto.
L’auto parcheggiata male, quello che non sgomma col verde, la pioggia che sporca l’auto appena lavata. Se una donna vede che il suo uomo è ammirato da un’altra è guerra aperta. Sono tutti incazzati. Tranne me. Io mi guardo lo spettacolo e rido.
Non che sia contento di vedere la gente litigare, sia chiaro, ma quando il motivo è palesemente futile.

Per esempio una coppietta che cammina per strada, lei calpesta una cacca e lui se la ride......l’inizio della fine!
“Dovevi avvertirmi!”
“Ma che ne sapevo?”
“Stai sempre a pensare alle cose tue”
“Hai la testa fra le nuvole......e la cacca sotto le suole! Ahahaha!”
“Basta, hai sempre ragione tu, con te non c’è dialogo”
“Ma che colpa ho io se tu non guardi dove cammini?”
“Adesso come mi pulisco? Dammi un fazzoletto”
“Non ne ho!”
“Se non li porto io tu non ti preoccupi mai di farlo!”
.......e così via, finchè lo sfinimento arriva agli epiteti più squalificanti.
“Sei un idiota, come ho fatto a mettermi con te?”
“Sarà stato un colpo di fortuna dopo aver pestato una cacca?!”

Penso sempre a chi i problemi li ha davvero e nonostante tutto non si lamenta mai.
Certe gente trasmette una tale forza. Ti fa vedere come si affronta la vita.
Sarà che ho capito che incazzarsi non risolve niente.
Sarà che prima bisogna ragionare e affrontare se stessi.

Affrontare se stessi è affrontare qualcuno che si conosce già come reagirà.
E’ affrontare una testa dura.
La più dura.
Per questo, prima di affrontare me stesso, mi sparo sempre un pò di whisky.
Rende la questione più ragionevole, sotto molti punti di vista........e si conclude sempre con un brindisi.

A proposito
CinCin

DOVE SONO LE CROCCHETTE?

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Sarà che mi è passata sopra una settimana difficile. Sarà che non è stato un fine settimana di riposo. Non lo è quasi mai. Sarà che il freddo e il grigio di questi giorni hanno irrigidito e scolorato un po' la mia anima.Oggi mi sono alzato con un pensiero che frullava per la testa: la visione di qualcuno che camminava per strada, sotto la pioggia e il vento, con l'ombrello rotto.
Quando serve un ombrello, all'ombrello non serviamo noi.E piove, piove, piove come sotto una cascata. Piove come solo Noè potrebbe aver visto piovere.Un passo dopo l'altro, avanzando, vedendo appena qualche metro più in là, passato prossimo e presente, non di più.
Camminando senza sapere cosa c'è sopra, senza vedere cosa c'è sotto, inferno e paradiso.
Buche coperte dall'acqua, pronte ad ingoiarti fino ai ginocchi, se tutto va bene.
E' umido. E' freddo. L'umanità che passa a testa china scontra con te quasi per caso, ogni momento, ogni ora, ogni giorno, ogni mese, ogni anno, tutta la vita.

Non si sa se il senso di marcia preso è quello giusto....... e neanche se porterà da qualche parte o si perderà in un bicchier d'acqua, piovana.
Per quanto ne so, potrebbe anche non importare.

Siamo appesi ad un filo che parrebbe spezzarsi da un momento all'altro con uno starnuto vulcanico, un tremore di gambe della giusta magnitudo.

Forse è meglio non pensarci troppo. Forse è meglio non pensarci affatto.

Il gatto ha fame, dove sono le crocchette?

TRA UN PENSIERO E L'ALTRO

Io la prendevo da dietro mentre con le unghie le graffiavo la schiena e i fianchi. Lei, a gattoni, ansimava affannosamente. Ogni colpo di bacino era un passo lontano dai pensieri quotidiani. E ce n’erano tanti. E talmente vicini. Si dava un bel pò da fare, come se avesse attraversato il Sahara all’asciutto e alla prima pozza d’acqua vi si fosse tuffata. Certo appartarsi in un’auto non è romantico come avere sopra una coperta di stelle nel deserto, ma chi sono io per negare l’acqua ad un’assetata?

Già vedo i titoli: IMMORTALE POETA E BLOGGER DI NICCHIA SCONOSCIUTO, NEGA L’AMPLESSO ALLA SUA GIOVANE CONQUISTA CHE GLI SI SAREBBE CONCESSA IN AUTO, ADDIRITTURA IN UN PARCHEGGIO. Sottotitolo: LEI VEDENDOSI NEGARE “L’ACQUA” SI UBRIACA APPARTANDOSI CON UNO DEL MONTENEGRO (SIA PER IL FAMOSO AMARO POCO AMARO, CHE PER IL FATTO CHE ESSENDO DEL MONTE, MA SOPRATTUTTO NEGRO, AVREBBE GARANTITO UNA CERTA DIMENSIONE).

Per riassumere, tutto era stato perfetto. Sin da quando ci siamo conosciuti. Era non molto tempo fa che bazzicavo per locali, sorridente. Mi si avvicinò da dietro come una ladra, disarmandomi con un sorriso mentre chiedeva di passare. Lasciai spazio cercando di farle lo sgambetto. Non ci cascò. Sapevo che non sarebbe successo.
Pronta di riflessi e poco incline ad incazzarsi. Primo test superato.
Mi voltai a bere verso il bancone, per non incrociare il suo sguardo troppo presto. Ebbe la brillante idea di sfruttare la sua consumazione, si avvicinò per ordinare.
”Non fare la solita che offri da bere ai ragazzi per poi portarli nel parcheggio, non sono il tipo da cascare in queste vecchie trappole!”
“A no? E in quali cadi?” Morale alto e risposta pronta.
Secondo test superato.
“In quelle vecchie no, ma in quelle nuove tutte, spesso e volentieri” “Ahahah! ..........Se non altro non è il solito approccio.”
“Sarebbe un eufemismo anche chiamarlo tale, direi.”
“Un approccio è un approccio, mica ci sono regole da osservare.”
“Quindi avevo ragione, ci stai provando con me.”
“No, volevo dirti che sei uno stronzo per avermi fatto lo sgambetto prima!”
Capacità di rigirare il discorso a proprio vantaggio. Terzo test superato.
“Scusa se non sono mieloso, appiccicoso, gentile e romantico come quelli che piacciono a te”
“Ma piantala.”
“Ad avere un vaso lo farei, però a pensarci non sono tipo da pollice verde, mi si seccano pure le piante grasse.”
“Ahahaha, Ma sei un disastro.”
“Esatto, ci conosciamo?”
“Veramente non so neanche come ti chiami”
“La mia mamma, che è molto avanti, mi ha detto che le caramelle dalle sconosciute le posso accettare che tanto non possono farmi più male dei veleni che circolano oggigiorno. Invece mi ha detto di non dire il mio nome, perchè con facebook, twitter, google e cazzi vari possono farmi un culo così!”
“Una saggia tua madre”
“Già, tutta suo figlio!”
“Ahahaha! Mi chiamo Lara”....per lei l’inizio della fine!
Fine riassunto.

Eravamo li che giocavamo a “saltare la cavallina”, quando ad un certo punto avertii quell’impulso che spinge dal basso ventre fin dentro il cervello, come un allarme. Feci appena in tempo a tirarlo fuori e finii sulla sua schiena. Stavolta l’avevo preceduta. Non è sempre uguale e per fortuna, sennò sai che palle! Rotolai via di lato e dopo un pò tornammo vicino ai nostri pensieri. Ognuno i suoi. Era stato così prima ed è così ora.
Il divertimento è tutto qui tra un pensiero e l’altro.

CERTE NOTTI E' MEGLIO ANDARE A DORMIRE

Certe notti è così.
La tv accesa con la luce spenta, la finestra dell'appartamento al terzo piano aperta, affacciato scorgo le auto correre sulla statale senza sosta (magari qualcuno ci sta pure facendo sesso mentre guida!), un gatto saltella sotto la luce del lampione, la fredda aria dell'inverno lascia il posto alle tenue brezza primaverile, i neon delle insegne che lampeggiano a ritmo di samba.
L'intestino libero dal peso del mondo che ho lasciato nel water.
Comincio a non sopportare più le frasi sempre quelle, i comportamenti standard, i rituali appropriati per ogni situazione...svolti in automatico, col cervello assente.
Se non si sa cosa dire non è meglio limitarsi a salutare e stare zitti, piuttosto che parlare di meteo?
Come si fa?
Come si fa a continuare sempre allo stesso modo?
Ne abbiamo solo una.
Una e potrebbe correre verso l'orizzonte se solo non la mettessimo, ingabbiata, su binari che portano dove non si sa, per qualche spiccio in più.
E' da un pò che ho detto basta ai soliti modi, per poter trovare e adottare la MIA filosofia.
Stupida umanità sempre quella.