a summer place

mille grazie, anche a te ^__^

buon anno cheri ^^

Cara, Ale...
Ho ritrovato il (M)icione e l'ho ritrovato a Natale. Forse aveva voglia di panettone, forse di coccole, forse di poesia, magia...
Certo, ci sentiremo anche domani, ma ci tenevo egualmente a lasciarti questa mia traccia anche qui, al Tuo desco. Costa nulla ed è così bello leggerci indelebili, inaspettati...
Quando arriva il Santo Natale, arriva la gioia. Tuttavia, spesso, arrivano anche i ricordi, e quelli sono miscela commista di gioia e salmastre stille. Ma anche le lacrime, talvolta, sanno come dar vita a qualcosa di bello, sai ?
Proprio oggi, visto il periodo, ho scelto di ripubblicare qualche ricordo della mia infanzia e la leggenda de "L'arcano Cavaliere e La fanciulla".
Ecco, le lacrime della fanciulla erano poderose, prodigiose, fatate...
Mi fa piacere lasciarti come umile dono quella sola scena, in calce. E mi fa piacere pensare, Ti sia gradita.

Ti (A)uguro di cuore di trascorrere un Sereno Santo Natale... Un (A)bbraccio fortissimo e carezze tenere, lenitive, per la (B)ellissima piccola Jenny e la furbetta Sandy... ;-)


"Ricordo che un giorno un Vecchio mi raccontò di una terra, di un lago, e di un guscio che galleggiava ad un palmo da una sponda delle sue.
In quel guscio di legno, in quella terra che neanche le mappe sapevano appuntare, viveva una fanciulla...
Aveva modi gentili, e benché vivesse sola, ella non era triste. Sapeva di non essere una donna come le altre. Ma questo non le creava motivo di disagio. Trascorreva le giornate coltivando con passione i talenti per i quali era venuta al mondo. Leggeva, al giorno, e scriveva, alla notte. Poesie. Storie. Ricordi del suo essere donna. Desideri...
E quando le maglie dei pensieri non la vedevano assorta, era dedita a preparare leccornie, angeliche, e fragranti.
Tutto quanto ella toccasse, diveniva florido, rigoglioso e zuccherino.
Si racconta che in un pomeriggio invernale, assorbita e fragile, avesse appena ammassato della farina allorquando un’emozione, slacciata, s’abbandonò in stille su quell’impasto che poroso crebbe solenne sotto i suoi occhi. Ne fece del pane. Tanto, pane. L’alba s’affacciò, e solo ad allora ella smise di sfornare il frutto dell’amore. Il solo profumo aleggiò su quelle terre per tre giorni e due notti."

una vista meravigliosa da quella finestra....Alessandro

:-) Massi, nn puoi...devi, tanto resta tutto qui tra di noi, nn ti preoccupare;-)Sei sicuro che la Jenny capisca il micione?:-)) Buonissimo anche a te di tutto cuore

EUREKA! EUREKA!! EUREKA !!!
Ho trovato... Ho scoperto dove si era infilato il (M)icione !!! ... Bocca mia taci...
Mi dispiace tanto, cara Ale... Vorrei parlare, ma... Proprio non posso... No, no... Non posso proprio...
E poi, qui al Tuo desco, i commenti sono anche moderati... Non posso proprio... ;-) ;-)

(B)uonissimo inizio di settimana e carezze speciali per la piccola Jenny... Lei si che capisce il (M)icione... !

Hai guardato bene Massi?;-) Nn fare come il micio della foto che è sparito e nn ha fatto mai più ritorno lasciandomi sconsolata e pensierosa. Un fortissimo abbraccio anche a te e un grazie dalla piccola

Non riesco più a trovare il (M)icione che spesso sosta al mio umile desco... Be', diciamo pure che più che sosta, si rifocilla...
Ne sai qualcosa ?
Non vorrei fosse schizzato dentro il Tuo, di desco... Magari avrà veduto l'immagine del gattino associata a questo Tuo "post-riflessione", e... Avrà pensato d'aver trovato il suo habitat naturale... Sai come sono fatti i (M)icioni... ;-) ;-)

Va be', s'è fatto davvero tardi... Ti lascio un fortissimo (A)bbraccio e laddove lo scovassi... Puoi anche tenertelo!
Sogni teneri... Una carezza lieve alla piccola Jenny...

Grazie a te del tuo passaggio:-)

Grazie per avermi dato modo di riascoltare una splendida canzone che non sentivo da quando ero ragazzo.. Un saluto A.