da hermione...

     “E alla fine arrivò la censura”. E’ quanto accaduto al seguito dell’avvincente saga di fantascienza “Harry Potter”, popolarissima tra i più piccoli. Proprio così; considerate alcune scene decisamente sconsigliabili ai più piccoli, la censura ha vietato la visione del film ad un pubblico di età inferiore ai 12 anni. Il piccolo maghetto con gli occhiali, frutto della fervida immaginazione della scrittrice inglese J.K. Rowling, cresce anno dopo anno assieme ai suoi più cari compagni di avventura e, con loro, crescono di pari passo le passioni sentimentali, le emozioni che li avvicinano sempre più alla vita adulta, mentre le avventure divengono sempre più mature ed appassionanti, degradando talvolta nel macabro. Il tutto si riflette nelle cristalline qualità recitative dei tre teen-agers protagonisti della pellicola, capaci di migliorarsi sempre più soprattutto grazie al silenzioso, fondamentale contributo di quegli attori già largamente affermati sulla scena internazionale da molti anni e facenti parte di un cast davvero di prim’ordine, primi su tutti Maggie Smith (Minerva Mc Granitt), Michael Gambon (Albus Silente) ed Alan Rickman (Severus Piton). I maestosi effetti speciali, che hanno affibbiato alla pellicola il titolo di film più costoso di tutti i tempi, contribuiscono in maniera decisiva a catapultare lo spettatore in una sorta di dimensione parallela, magicamente infestata di draghi, folletti, oggetti incantati ed evocazioni malvagie. La scena assume talvolta un tono grave, favorito dai contrasti cromatici appositamente creati, ma non manca il motivo d’ilarità, garantito dalla sfacciataggine mista ad inettitudine di Rupert Grint (Ron Weasley) e dalla costante svagatezza di Daniel Radcliffe (Harry Potter), supportati dalla odioa precisione e dalla bellezza spesso imbarazzante della loro compagna di mille peripezie Emma Watson (Hermione Granger). La narrazione non risente particolarmente dell’avvicendamento tra Cuaròn e Newell in cabina di regia, anche se alle volte i tempi scenici stentano a decollare; ad ogni modo risulta ben coadiuvata da riprese talvolta discrete, talvolta ottime. Non c'è altro da aggiungere; il sogno continua e stiamo certi che, quando finirà, non ne risentiranno solo i più piccoli. 

                                                             Jenko