Riflessi di me

ALBA, CAZZATE, PENSIERI SPARSI

31/Agosto/2009 ore 6.20

E' strano riprendere le vecchie abitudini era da molto che non cominciavo cosi presto il lavoro, è stato strano uscire di casa con le luci ancora spente, i bimbi addormentati dopo l'ennesima notte insonne qualche ora dormicchiata sul divano in perenne agitazione quasi che il mio nik riflettesse la mia vita di questo periodo.. Tornare in ufficio accendere il pc è strano come certi odori ci facciano sentire immediatamente a casa, mi piace il disordine che regna qua dentro, le voci degli autisti che salgono dal magazino, le loro facce più assonate della mia, il loro saluto un po' rude ma sincero, il profumo del caffè della moka preparata dallo "zio Tom" perchè come dice lui le donne che aspettano un bambino non possono bere brodaglia... è tutto cosi famigliare cosi vero che riesco a stare quasi bene, infondo qui ci sono cresciuta giravo con la mia bicicletta sgangherata nel parcheggio dei tir qualche volta mi sembra di risentire la voce inorridita di mia mamma che mi urla di stare lontano da quei bisonti. Certo le cose negli anni sono cambiate io Silvano e Mirco siamo cresciuti eppure per noi questo è ancora il "nostro giardino" abbiamo abbandonato le bici da tempo sostituite prima dai motorini e poi dalle auto ma veniamo tutti qui quando le cose vanno male, quando abbiamo bisogno di stare soli, quando la nonna era ancora in buona salute e non era lunatica si poteva pure sperare nella torta di mele, adesso l'appartmento di sopra è vuoto qualche volta ci mancano i berci dal piano di sopra per il rumore di pneumatici sull'asfato caldo, per i muletti che fanno la spola per caricare in fretta le merci, per l'odore di benzina, per questa vita frenetica che senti pulsare sotto i piedi anche in questo momento, mentre scrivo queste righe. Da bambina sognavo di salire di nascosto su uno di quei bestioni e scappare sognavo Parigi, Londra, New york oggi che sono adulta mi accorgo le dentro di me rimane quella voglia di andare lontano, lontano da tutto, forse solo lontano da Stefano dai suoi malumori, dai suoi capricci dalle sue scenate dal cazzo se solo potessi farlo, ogni tanto ci penso e si lo ammetto ho i documenti per chiedere la separazione nel cassetto dell' altro ufficio ma ormai hanno fatto polvere spesso penso di essere una vigliacca la gente oggi divorzia per molto meno e che cazzo non sono nemmeno religiosa quindi non ho nemmeno i condizionamenti di un cattolicesimo dannoso e sinceramente non credo nemmeno più nell' amore probabilmente non esiste è solo una fregatura della chiesa non si può amare per una vita la medesima persona è una contraddizione nella vita si cresce e si cambia, è come se uno continuasse ad amare il gelato cioccolato e limone come quando aveva 5 anni i gusti le emozioni cambiano e cosi smettiamo di amare quello che fino a ieri ci sembrava il massimo eppure non riesco ancora a mettere fine a un matrimonio farsa che esiste sulla carta e basta è proprio vero che il figlio del calzolaio ha le scarpe rotte io non ho nemmeno la scusa che non posso permettermi un' avvocato continuo semplicemente a pensare a cosa ne sarebbe di lui, alla sua età con i problemi di salute che si ritrova come posso chiedere il divorzio dove lo trovo un coraggio simile? come lo posso spiegare ai bambini?