I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
« ??? | Neve » |
Post n°126 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da Qui_ed_Ora
"Sai cosa mi piace di questa storia? L'idea di raccontare l'uomo partendo dai suoi rifiuti, da ciò che nasconde nei sacchetti dell'immondizia. Forse è proprio la parte più importante di noi stessi, solo conoscendola possiamo migliorare...C'è solo una cosa da fare, oggi come sempre, gli artisti sono gli unici ad averla capita: Non tacere mai, a costo della vita, della reputazione, dello scandalo, del dolore". "Cara Sabina, non sai quanto sono emozionato dopo la nascita di Daniele. Non faccio che guardare la foto che mi hai mandato e alle volte mi commuovo come un cretino. Tante cose vorrei scriverti, ma una mi preme più di tutte: ci sono dolori da cui è impossibile guarire, il nostro è uno di questi. Ma questo non ci impedisce di camminare insieme agli altri con le spalle dritte e i piedi fermi in terra. Ora che sei madre, capirai quanto è importante saperlo fare. Una cicatrice è un segno indelebile, non una malattia. La vita, quello che pensavamo ci avessero tolto, possiamo riprendercelo. Anche se per farlo abbiamo dovuto cancellare per sempre il ricordo dei bambini che eravamo."
Silenzio. Respiro. Lascio andare, ma parlo sempre quando qualcosa non va. Le parole hanno un grande peso. Noi siamo parole, pensieri, atti. Cos'altro? Io non ho cancellato la bambina che ero, non la mollo. Mi aggrappo a lei con i denti e con le unghie e la punisco. La amo, ma la picchio. La vorrei coccolare, ma la strazio. E così incontro uomini che mi trattano come io tratto me stessa. Cos'altro potrebbero fare? Cos'altro potrei cercare? Vedo chiaramente da lontano. Prendo le distanze e vedo. Non mi piace. E mi ributto dentro a capofitto. Prima o poi si cambia. Si cambia, bambina. |
https://blog.libero.it/hicetnunc/trackback.php?msg=8228810
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
"DOVE LE PAROLE FINISCONO, INIZIA LA MUSICA"
Tu sei ciò che ami, non ciò che ama te.
(da "Il ladro di orchidee")
Prima colazione
Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo
Lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S'è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
Sulla testa il cappello
S'è messo
L'impermeabile
Perché pioveva
E se n'è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi,
E io mi son presa
La testa fra le mani
E ho pianto.
J. Prevert
[Giuditta e Oloferne, Caravaggio, 1599]
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: Qui_ed_Ora
|
|
Sesso: F Età: 37 Prov: BO |
Inviato da: cassetta2
il 03/05/2023 alle 09:25
Inviato da: El3nA19
il 30/04/2010 alle 17:20
Inviato da: balklist
il 08/03/2010 alle 22:27
Inviato da: Gaia.dgl1
il 03/03/2010 alle 18:54
Inviato da: Asiah1
il 24/02/2010 alle 23:16