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Il Pap Test


Si tratta di un esame citologico (che indaga, cioè, le alterazioni delle cellule), messo a punto dal ginecologo di origine greca George Papanicolau che, poi, gli diede il nome (Pap Test, appunto), atto a prevenire nella popolazione femminile con un'età compresa tra i 25 e i 65 anni il rischio di sviluppare un cancro al collo dell'utero (secondo, per diffusione, dopo il tumore alla mammella). Inoltre, fornisce indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna evidenziando eventuali infezioni batteriche, virali o micotiche.Si tratta di un test di screening molto semplice che consiste nell'asportazione dal collo dell'utero di una piccola quantità di cellule che vengono, poi, fissate su un vetrino e analizzate in laboratorio. Il prelievo viene effettuato tramite l'inserimento nella vagina di uno speculum e l'esportazione avviene per mezzo di una spatolina chiamata Spatola di Aire. Il materiale prelevato e fissato sul vetrino viene, quindi, inviato al laboratorio che provvede all'analisi. Da qualche anno, è disponibile un sistema di lettura computerizzato (il Pap Net) che permette di ridurre notevolmente i falsi positivi.La diagnosi viene, perciò, comunicata nel giro di qualche giorno e, in caso di dubbi o risultati che possono destare sospetti, la paziente viene avvisata personalmente e sottoposta ad altri accertamenti.Il Pap-Test, consigliato per tutte le donne con un'età compresa tra i 25 e i 65 anni (in casi eccezionali viene eseguito anche in altre fasce di età a discrezione del medico curante), può essere effettuato presso qualsiasi consultorio familiare, reparto di ginecologia e, naturalmente, privatamente presso il proprio ginecologo.L'esame andrebbe ripetuto ogni tre anni (queste le indicazioni generali del Commissione Oncologica Nazionale) salvo, poi, problematiche specifiche e particolari fattori di rischio (rapporti sessuali con sconosciuti, precedenti casi in famiglia, eventuali anomalie riscontrate nel test...).Per effettuare l'esame non esistono indicazioni particolari. Non può, però, essere eseguito nel periodo del ciclo mestruale né nei tre giorni che lo precedono e lo seguono.Per una buona riuscita del test, poi, si consiglia di evitare i rapporti sessuali nei due giorni che precedono l'esame, così come le lavande interne e l'assunzione di farmaci per via vaginale.