Creato da LAVITAINROSA il 20/09/2007
ANCORA DI ROSA O DI AZZURRO IL MIO MONDO!
 
 



 

 

 


 



 

 

 

 

 

« BUONA DOMENICABUON FINE STTIMANA... »

Se non puoi prenderti cura del tuo bambino, qualcuno può farlo per te.

Post n°26 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da LAVITAINROSA
 

In Italia, la legge n° 396 del 2000 dà a tutte le donne, italiane e straniere, il diritto al non riconoscimento.
      Questo significa che puoi partorire in un ospedale pubblico e affidare il neonato, nel segreto della privacy, all'amore di una coppia in attesa di adozione.

Non lasciare che il dolore si porti via la vita di tuo figlio, fai del rifiuto un gesto d'amore.

INFORMATI AL CONSULTORIO PIU' VICINO OPPURE CHIAMA AI VOLONTARI DI AQUILONE BLU AL NUMERO 3406660655

Per la legge italiana l'abbandono di un neonato è un reato penale punibile con la reclusione se da esso derivano lesioni o morte per il neonato stesso.
     Non è più un reato invece se chi abbandona si attiva per garantirne l'incolumità (presso un centro sanitario o avvertendo la polizia o le associazioni che possono soccorrerlo.

In Italia è possibile partorire in ospedale in assoluto anonimato, ricevendo tutte le cure necessarie per sè e per il nascituro, ottenendo di non comparire sui documenti del neonato e di mantenere occulta la propria identità, questo diritto vale anche per le donne extracomunitarie clandestine ed è sancito dall'art. 70 del R.D. n 1238/1939, modificato dalla L. 127/97, art. 2 comma 1 e ulteriormente ribadito nell.art. 30 del D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396.

Purtroppo, a causa della scarsa informazione ancora oggi in Italia circa 20 neonati l'anno vengono gettati nei cassonetti, molti di loro vengono rinvenuti morti.

L'Associazione AQUILONE BLU o.n.l.u.s. Vi chiede di contribuire alla divulgazione di questa legge con la campagna informativa allegata, perchè ogni neonato, oltre al diritto di nascere abbia soprattutto il diritto di sopravvivere.

Se vuoi aiutarci a divulgare la campagna scrivi a info@aquiloneblu.org ti sarà inviato il materiale cartaceo oppure in formato .pdf .

 
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ALCUNE DOMANDE

Che dimensioni ha oggi il problema della sterilità?
La sterilità di coppia ha una prevalenza di circa il 15% in Italia e in Europa, per cui una coppia su sette ha difficoltà a raggiungere una gravidanza. Si parla di sterilità quando la coppia non ottiene la gravidanza dopo 1-2 anni di rapporti liberi.

Dopo quanto tempo è opportuno che la coppia si rivolga ad uno specialista?
Dopo due anni se la coppia è di giovane età e non vi sono fattori di rischio, dopo un anno o meno se l'età della donna è superiore ai 35 anni o in presenza di fattori di rischio (pregressa malattia infiammatoria pelvica, storia di endometriosi o pregressi interventi di chirurgia addominale).

Quali sono le cause più frequenti di sterilità per la coppia?
Circa un 40% della sterilità è legato al fattore maschile, il 50% al fattore femminile e in un 10% si tratta di sterilità inspiegata. All'interno della sterilità femminile un 40% è legato ad alterazioni ormonali o anomalie dell'ovulazione, un 25-35% a fattore tubarico, un 15% ad endometriosi e per il resto a cause inspiegate.

Quali i risultati finora ottenuti in questo che, mi sembra di capire, sia un aspetto preponderante della sterilità femminile?
Una donna su tre di quelle inviate all'unità chirurgica ha ottenuto la gravidanza. Alcune di esse hanno concepito anche più di una volta a riprova dell'effetto duraturo del trattamento chirurgico.

Qual è il tasso di gravidanza su tutta la casistica trattata?
Abbiamo riscontrato finora un tasso di gravidanza pari al 25%, vale a dire una donna su quattro ha ottenuto la gravidanza. È un risultato molto incoraggiante considerando l'approccio esclusivamente naturale al problema.

Vige ancora una vecchia mentalità per cui gli uomini sono più restii delle donne a sottoporsi a eventuali trattamenti quando si tratta d'infertilità?
In realtà no. Inizialmente gli esami riguardano i due componenti della coppia in egual misura: si effettuano preliminarmente tanto il controllo dell'ovulazione femminile che quello del liquido seminale. Se si trova un problema nell'uomo s'interviene e, dalla mia esperienza, posso dire che sotto questo profilo la mentalità è profondamente cambiata negli anni. Oggi si riscontra la massima disponibilità anche da parte maschile.

 
 

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