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ll desiderio di avere un bambino è non solo un bisogno naturale, ma anche la realizzazione di un sogno e la logica conseguenza della vita di coppia. Mettere al mondo un bambino è senza dubbio la prova d'amore più bella che si possa dare al partner.
Putroppo, questo bisogno non è realizzabile per tutti. Ogni anno, circa 60 000 coppie vanno dal medico per problemi di sterilità. Anche se la medicina odierna ha fatto progressi enormi per quanto riguarda la procreazione assistita, le gravidanze che giungono a temine con questo metodo non sono molte. Il non poter procreare resta una prova difficilissima da affrontare.
La consapevolezza di essere infecondi può provocare uno choc. La coppia si sente diversa; prova delusione, rabbia, sofferenza, sensi di colpa, che possono dare adito ad una crisi profonda. Di solito è la donna che si rende conto del problema, e, in questi casi, le risulta difficile convincere il partner di consultare uno specialista (nota che la sterilità non è un problema prettamente femminile; nel 40% dei casi è l'uomo ad esserne la causa).
L'infertilità :"problema di coppia."
L'infertilità completa è rara e molto più frequente è la riduzione di fertilità in uno o entrambi i partner. Per questa ragione, alcuni medici preferiscono utilizzare il termine subfertilità, che descrive un ritardo o una difficoltà nel concepire. L'incapacità di una coppia di avere bambini viene detta sterilita’ primaria.
MA SAPEVATE CHE ESISTE UN ALTRO TIPO DI STERILITA'?
Le coppie che hanno già concepito ed hanno avuto un aborto, o hanno già avuto un bambino, ma non riescono a concepirne un secondo, hanno una sterilita’ secondaria.
Circa il 40% delle coppie sterili sono affette da sterilita’ primaria, mentre il 60% ha una sterilita’ secondaria.
LA STERILITA' SECONDARIA COLPISCE IL MAGGIOR NUMERO DI COPPIE E VIENE VISSUTA COME UNA STERILITA' PRIMARIA AGGRAVATA DA UN SENSO DI COLPA , PERCHE' NON SI E' IN GRADO DI DARE UN FRATELLINO AL PRIMOGENITO, E IN PIU' CI SI SENTE EGOISTE NEI CONFRONTI DI CHI SOFFRE UNA STERILITA' PRIMARIA PERCHE' SI PENSA CHE FORSE SIAMO STATE FORTUNATE AD AVERE LA POSSIBILITA' DI ESSERE ALMENO UNA VOLTA MADRE!
Carissimi……,
siamo *****,una coppia di ***** che per i divieti disposti dalla legge sulla fecondazione assistita non possiamo accedere all’eterologa e quindi siamo costretti ad andare all’estero. Non possiamo neppure più aspettare i tempi Parlamentari per una modifica della Legge 40/04, poiché per noi, come per milioni di altre coppie sterili attendere significa vedere allontanarsi la realizzazione di un desiderio naturale legato al nostro orologio biologico.
Ci siamo rivolti in Spagna alla clinica Fertia, ma il nostro reddito non ci consente di pagare le somme che ci chiedono e di recarci a Malaga, per un primo ciclo abbiamo dato fondo a tutti i nostri risparmi e stiamo cercando aiuto, anche sapendo che forse dovremo ripetere il trattamento.
Scriviamo appellandoci alla sensibilità di coloro che hanno sostenuto il acciamo parte anza positivo, pie sterili attendere significa vedere allontanarsi la realizzazione di un desiderio natira referendum, ma scriviamo anche a coloro che sostengono questa legge assurda, perché si sentano responsabili del danno che hanno creato a persone che hanno solo la disgrazia di essere malati di una malattia che li rende non fecondi e che sono costretti a cercare l’adempimento del diritto di cura non Italia ma altrove.
Alleghiamo la scheda prezzi della clinica, per il primo tentativo spenderemo 7/8 mila euro più le spese di viaggio e albergo. Se saremo fortunati con un test di gravidanza positivo, e resteranno soldi, costituiremo un fondo per noi vittime della legge sulla fecondazione assistita; sarà utile per quelli come noi che già devono fare i conti con il quotidiano, poi se devono anche accedere a cure non consentite in Italia e andare all’estero, diventa impossibile.
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Si tratta di un esame citologico (che indaga, cioè, le alterazioni delle cellule), messo a punto dal ginecologo di origine greca George Papanicolau che, poi, gli diede il nome (Pap Test, appunto), atto a prevenire nella popolazione femminile con un'età compresa tra i 25 e i 65 anni il rischio di sviluppare un cancro al collo dell'utero (secondo, per diffusione, dopo il tumore alla mammella). Inoltre, fornisce indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna evidenziando eventuali infezioni batteriche, virali o micotiche.
Si tratta di un test di screening molto semplice che consiste nell'asportazione dal collo dell'utero di una piccola quantità di cellule che vengono, poi, fissate su un vetrino e analizzate in laboratorio. Il prelievo viene effettuato tramite l'inserimento nella vagina di uno speculum e l'esportazione avviene per mezzo di una spatolina chiamata Spatola di Aire.
Il materiale prelevato e fissato sul vetrino viene, quindi, inviato al laboratorio che provvede all'analisi. Da qualche anno, è disponibile un sistema di lettura computerizzato (il Pap Net) che permette di ridurre notevolmente i falsi positivi.
La diagnosi viene, perciò, comunicata nel giro di qualche giorno e, in caso di dubbi o risultati che possono destare sospetti, la paziente viene avvisata personalmente e sottoposta ad altri accertamenti.
Il Pap-Test, consigliato per tutte le donne con un'età compresa tra i 25 e i 65 anni (in casi eccezionali viene eseguito anche in altre fasce di età a discrezione del medico curante), può essere effettuato presso qualsiasi consultorio familiare, reparto di ginecologia e, naturalmente, privatamente presso il proprio ginecologo.
L'esame andrebbe ripetuto ogni tre anni (queste le indicazioni generali del Commissione Oncologica Nazionale) salvo, poi, problematiche specifiche e particolari fattori di rischio (rapporti sessuali con sconosciuti, precedenti casi in famiglia, eventuali anomalie riscontrate nel test...).
Per effettuare l'esame non esistono indicazioni particolari. Non può, però, essere eseguito nel periodo del ciclo mestruale né nei tre giorni che lo precedono e lo seguono.
Per una buona riuscita del test, poi, si consiglia di evitare i rapporti sessuali nei due giorni che precedono l'esame, così come le lavande interne e l'assunzione di farmaci per via vaginale.
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CHE COSA E' L'OVULAZIONE |
La preparazione dell'ovaio inizia il primo giorno delle mestruazioni. Il giorno dell'ovulazione corrisponde al momento in cui viene espulso l'ovulo. L'ovulo prodotto entra nella tuba. Lì potrà essere fecondato dagli spermatozoi. |
QUANDO PUOI RIMANERE INCITA |
Dipende da diversi fattori : - dalla durata di vita degli spermatozoi - da quella dell'ovulo - dal periodo di ovulazione Gli spermatozoi sopravvivono nel collo dell'utero per 3-5 giorni. Invece l'ovulo ha una durata di vita di 12-24 ore. Il periodo fertile va dunque da 4 giorni prima dell'ovulazione a 24 ore dopo che questa ha avuto luogo. |
I SEGNI DELL'OVULAZIONE |
Certi segni indicano che sta avvenendo l'ovulazione. Ma, come ricorda il Dr Goupil-Rousseau, molte donne non prsentano nessuno di quei segni. - Si ha male al seno - Si ha mal di pancia, dalla parte dell'ovaio che sta ovulando - Il desiderio sessuale è più forte - Le secrezioni vaginali si modificano e sono più abbondanti |
COME RICONOSCERE L'OVULAZIONE |
Vi sono diversi metodi per conoscere il giorno dell'ovulazione e quindi il periodo fertile. A - La curva della temperatura La curva della temperatura è un metodo semplice per conoscere il giorno dell'ovulazione. Bisogna tuttavia avere dei cicli regolari in quanto essa permette sì di individuare l'ovulazione, ma quando questa è già terminata. Controlla da sola la tua curva termica Per 3 mesi, misura la temperatura tutti i giorni prima di alzarti, a partire dal primo giorno delle mestruazioni. Il passaggio da una bassa ad una temperatura più elevata indica che l'ovulazione è avvenuta. Se hai un ciclo regolare, il periodo fertile corrisponde ai 4-5 giorni precedenti. Attenzione pero' perché non sempre è facile interpretare da sole la curva della temperatura ! B - I test di ovulazione I test di ovulazione vengono venduti in farmacia e sono facili da usare. Ti permettono di controllare la data dell'ovulazione, anche se hai cicli irregolari. Essi indicano il momento dell'ovulazione, 24-48 ore prima che questa si verifichi, in funzione della concentrazione di ormoni presenti nell'urina. Alcuni nomi di test di ovulazione assai diffusi : Clearplan, Persona... Ricordiamo che comunque non sono affidabili al 100%. |
IL CALENDARIO DELLA FERTILITA' |
Durante un ciclo normale di 28 giorni, di solito l'ovulazione si verifica il 14esimo giorno. Ma una donna puo' avere un ciclo più corto o più lungo. Ad esempio seil ciclo è di 24 giorni, l'ovulazione ha luogo il decimo giorno. Diversi fattori possono però, variare il giorno dell'ovulazione, si deve quindi allargare il periodo di fertilità dall'undicesimo al diciottesimo giorno del ciclo. |
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In Italia, la legge n° 396 del 2000 dà a tutte le donne, italiane e straniere, il diritto al non riconoscimento.
Questo significa che puoi partorire in un ospedale pubblico e affidare il neonato, nel segreto della privacy, all'amore di una coppia in attesa di adozione.
Non lasciare che il dolore si porti via la vita di tuo figlio, fai del rifiuto un gesto d'amore.
INFORMATI AL CONSULTORIO PIU' VICINO OPPURE CHIAMA AI VOLONTARI DI AQUILONE BLU AL NUMERO 3406660655
Per la legge italiana l'abbandono di un neonato è un reato penale punibile con la reclusione se da esso derivano lesioni o morte per il neonato stesso.
Non è più un reato invece se chi abbandona si attiva per garantirne l'incolumità (presso un centro sanitario o avvertendo la polizia o le associazioni che possono soccorrerlo.
In Italia è possibile partorire in ospedale in assoluto anonimato, ricevendo tutte le cure necessarie per sè e per il nascituro, ottenendo di non comparire sui documenti del neonato e di mantenere occulta la propria identità, questo diritto vale anche per le donne extracomunitarie clandestine ed è sancito dall'art. 70 del R.D. n 1238/1939, modificato dalla L. 127/97, art. 2 comma 1 e ulteriormente ribadito nell.art. 30 del D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396.
Purtroppo, a causa della scarsa informazione ancora oggi in Italia circa 20 neonati l'anno vengono gettati nei cassonetti, molti di loro vengono rinvenuti morti.
L'Associazione AQUILONE BLU o.n.l.u.s. Vi chiede di contribuire alla divulgazione di questa legge con la campagna informativa allegata, perchè ogni neonato, oltre al diritto di nascere abbia soprattutto il diritto di sopravvivere.
Se vuoi aiutarci a divulgare la campagna scrivi a info@aquiloneblu.org ti sarà inviato il materiale cartaceo oppure in formato .pdf .
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Chi sono le coppie siero discordanti Sono coppie in cui uno dei due dei partner è affetto da HIV, il ricorso a metodiche di fecondazione assistita può ridurre considerevolmente il rischio di trasmissione del virus sia al partner non affetto che al nascituro. Nell’ipotesi in cui sia la donna portatrice del virus, il ricorso a tecniche quali l'inseminazione intrauterina consente ovviamente di evitare il contagio del partner maschile. Nell’ipotesi in cui sia l'uomo portatore del virus HIV, è stata sviluppata una metodica di metodiche di preparazione del seme in grado di ridurre significativamente tale rischio. U no dei primi autori che ha affrontato il problema sviluppando una metodica di "lavaggio del seme" in grado di ridurre significativamente i livelli di HIV è stato Semprini il quale ha riportato in letteratura la sua esperienza circa l'impiego di tale metodica in oltre 1000 inseminazioni su 350 coppie discordanti senza che avesse luogo alcuna trasmissione del virus. Attualmente alcuni studi americani riportano la nascita di bambini sani da coppie in cui il partner maschile risultava affetto da HIV mediante l'impiego di analoghe metodiche di preparazione del seme nel contesto di procedure di fecondazione assistita tramite FIVET-ICSI. In particolare in tali studi viene enfatizzato il ruolo della stessa ICSI nel ridurre ulteriormente il rischio di trasmissione del virus in virtù del fatto che con tale metodica viene utilizzato un singolo spermatozoo per ovocita e che alcuni studi riportano come in nessun caso sia mai stata rilevata la presenza di DNA virale negli spermatozoi mobili (i quali vengono appunto utilizzati nella ICSI) ma solo nel plasma seminale ed in cellule non spermatocitiche presenti nell'eiaculato. E' evidente che in tutti i casi, sia che venga effetuata la semplice Inseminazione Intrauterina, sia che venga effettuata la FIVET o la ICSI il lavaggio del seme costituisce l'aspetto di fondamentale rilievo nel ridurre la possibilità di infezione e che la scelta dell'una o dell'altra metodica è al momento da ricondursi soprattutto alle diverse scuole di pensiero. Come avviene il LAVAGGIO DEGLI SPERMATOZOI: Tale metodica costituisce una delle tecniche più utilizzate. Essa consiste nella diluizione del liquido seminale con soluzione fisiologica o con una mezzo di coltura e successiva centrifugazione per concentrare gli spermatozoi. Nonostante tale metodica permetta di diluire o eliminare gli effetti del plasma seminale, il materiale recuperato può però includere oltre agli spermatozoi mobili, anche forme immobili, detriti e possibili batteri. Per tale motivo a al lavaggio degli spermatozoi si associano alcune tecniche di separazione dello sperma.
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La legge 40 del 2004, non penalizza solo le coppie sterili, ma anche i portatori di patologie virali, i sieropositivi che non sono sterili. Per una migliore comprensione della reale portata della legge 40, riportiamo qui di seguito, in neretto, i punti essenziali che vietano l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita alle categorie di malati sopra menzionate:
Art. 1. (Finalita).
Comma 2. Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita e' consentito qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilita' o infertilita'. Art. 4. (Accesso alle tecniche). 1. Il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e' consentito solo quando sia accertata l'impossibilita' di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione ed e' comunque circoscritto ai casi di sterilita' o di infertilita' inspiegate documentate da atto medico nonche' ai casi di sterilita' o di infertilita' da causa accertata e certificata da atto medico.
La condizione di portatrice di malattie genetiche e virali NON rientra fra queste possibilità.
L’accesso alla PMA (procreazione medicalmente assistita) viene così negato alle famiglie con casi di emofilia, coppie sierodiscordanti,in generale ai portatori di patologie virali e a coppie portatori di patologie genetiche.
Questo perché molte di loro non sono in possesso dei "requisiti" di sterilità o di infertilità imposti dal nuovo testo di legge. Nel caso di coppie con infezioni sessualmente trasmissibili, per cui non esistono ancora trattamenti risolutivi per il partner affetto o protettivi per il partner indenne, l’utilizzazione di tecniche di fecondazione assistita permette di eliminare la componente infettiva riducendo o eliminando il rischio di contagio.
Queste coppie non possono essere definite come sterili o infertili, perché non possono verificare con ripetuti rapporti spontanei le possibilità di concepimento, dato che questo comporta un elevato rischio di infezione.
Un’interpretazione stringente della legge impedisce quindi a queste coppie di avvalersi di tecniche di lavaggio seminale che permettano loro di realizzare il desiderio di avere un figlio senza trasmettere l’infezione al partner, se non in quella percentuale di coppie in cui siano presenti fattori di infertilità maschile o femminile così gravi da definire la coppia come infertile ab initio. Nelle coppie sierodiscordanti infatti, per consentire una gravidanza senza rischi alla donna sieronegativa, è necessario ricorrere ad un processo di lavaggio del seme del soggetto emofilico HIV positivo, a tale tecnica, per aumentare le possibilità di successo di gravidanza, si fa seguire una fecondazione extra-corporea dell’ovulo (FIVET e/o ICSI). A persone che hanno già subito danni gravissimi senza colpa alcuna viene in questo modo negata anche la possibilità di avere figli senza mettere a rischio la salute del partner
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Peperoni rossi arrostiti, tortino di granchi e noci brasiliane, ma anche ingredienti di base della dieta mediterranea come pomodori e l'italianissimo pesto sono alcuni dei piatti suggeriti per aumentare la fertilita', nel menu' messo a punto dagli specialisti della Nutrizione dell'universita' britannica del Surrey e al quale e' dedicato un corso di specializzazione che prendera' il via da domani.
Il buffet della fertilita' e' stato ideato dalla direttrice del corso di Medicina nutrizionale, Margaret Rayman, e si basa su una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura (ne prevede almeno cinque porzioni al giorno) e con un buon apporto di proteine provenienti da carni rosse, pollame e pesce. Le proteine animali sono infatti considerate molto importanti nel preparare il terreno alla fertilita' poiche' sono una fonte di minerali importanti, come il ferro e soprattutto lo zinco.
Di zinco e' ricco un cibo tradizionalmente famoso per essere un afrodisiaco, come le ostriche ma queste, avverte la direttrice del centro, non faranno parte del menu' della fertilita' ''perche' sono fuori stagione''. Vanno invece compresi nel menu' semi di girasole e sesamo, ricchi di vitamina E, anche questa celebre per l'effetto afrodisiaco per i benefici che arreca alla circolazione sanguigna e per le proprieta' antiossidanti.
''Alcune varieta' di pesce particolarmente ricche di acidi grassi omega 3 sono particolarmente importanti per lo sviluppo del feto, in particolare per la vista e il cervello'', ha osservato Margaret Rayman. Noci brasiliane e tortini di granchio sono due eccellenti riserve di selenio, importanti nel favorire la motilita' degli spermatozoi. Peperoni rossi, pomodori e pesto (utile soprattutto per il basilico) hanno un ruolo di primo piano nel buffet della fertilita', insieme all'afrodisiaca mousse al cioccolato.
Spinaci e altre verdure dalle foglie scure forniscono i folati necessari per ridurre il rischio di danni nello sviluppo neurologico. Non possono mancare infine i formaggi, ricchi di calcio, zinco e vitamina A, che aiuta la produzione degli ormoni sessuali, ugualmente importanti per la riproduzione e la libido.
Vanno invece rigorosamente evitati alcol e fumo, e la regola deve valere sia per gli uomini che per le donne: ci sono ormai molte evidenze, rileva l'esperta, di come il fumo possa compromettere la qualita' degli spermatozoi e predisporre ai tumori il bambino
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HELP!!!!!
A Myanmar è in atto una violenta repressione delle manifestazioni
pacifiche, che si stanno svolgendo in tutto il paese da oltre un mese.
Il 25 settembre circa 300 persone sono state arrestate durante le proteste
e tre monaci sono stati uccisi: uno da un colpo d’arma da fuoco
e gli altri due a seguito di un pestaggio. Il giorno dopo vi sono state
altre vittime, e almeno un giornalista è rimasto ucciso.
Fonti non ufficiali hanno fatto sapere ad Amnesty International che oltre
50 monaci sono rimasti feriti.
Le ultime notizie ricevute da Amnesty International in queste ore non sono
incoraggianti. Numerosi raid da parte della polizia stanno avendo
luogo in queste ore nei monasteri buddisti di Yangon e in altre città del
paese, non si conosce ancora il numero preciso dei monaci arrestati
e delle persone rimaste ferite.
Per scongiurare il ripetersi del bagno di sangue del 1988, quando furono
uccise circa 3000 persone, Amnesty International ha lanciato un appello
alle autorità di Myanmar chiedendo loro di mettere fine alle repressioni
contro i dimostranti pacifici e garantire il rispetto del diritto di
manifestazione.
ANCHE TU PUOI FARE QUALCOSA DI IMPORTANTE!
FIRMA L'APPELLO ON-LINE A QUESTO INDIRIZZO:
http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Myanmar
E INVIA SUBITO QUESTA E-MAIL AI TUOI AMICI CHIEDENDO LORO DI FARE
ALTRETTANTO.
Far sentire la nostra voce in questo momento è fondamentale. Insieme, la
nostra voce può diventare più forte e salvare delle vite!
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Tre piante in pillole per avere figli Una arriva dai 4000 metri delle Ande, le altre due dall'Amazzonia Articolo tratto da "La nuova Metropoli" del 15 luglio 2004 |
Torino - Cè un medico, a Torino, che realizza i sogni. Non quelli dei malati terminali, che magari sanno di avere un tumore e si aggrappano inutilmente alla vita con tutte le loro forze: per loro ci vorrebbe un miracolo e i miracoli, si sa, non sono di questo mondo. La "maca" è anche una pianta afrodisiaca |
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ALCUNE DOMANDE
Che dimensioni ha oggi il problema della sterilità?
La sterilità di coppia ha una prevalenza di circa il 15% in Italia e in Europa, per cui una coppia su sette ha difficoltà a raggiungere una gravidanza. Si parla di sterilità quando la coppia non ottiene la gravidanza dopo 1-2 anni di rapporti liberi.
Dopo quanto tempo è opportuno che la coppia si rivolga ad uno specialista?
Dopo due anni se la coppia è di giovane età e non vi sono fattori di rischio, dopo un anno o meno se l'età della donna è superiore ai 35 anni o in presenza di fattori di rischio (pregressa malattia infiammatoria pelvica, storia di endometriosi o pregressi interventi di chirurgia addominale).
Quali sono le cause più frequenti di sterilità per la coppia?
Circa un 40% della sterilità è legato al fattore maschile, il 50% al fattore femminile e in un 10% si tratta di sterilità inspiegata. All'interno della sterilità femminile un 40% è legato ad alterazioni ormonali o anomalie dell'ovulazione, un 25-35% a fattore tubarico, un 15% ad endometriosi e per il resto a cause inspiegate.
Quali i risultati finora ottenuti in questo che, mi sembra di capire, sia un aspetto preponderante della sterilità femminile?
Una donna su tre di quelle inviate all'unità chirurgica ha ottenuto la gravidanza. Alcune di esse hanno concepito anche più di una volta a riprova dell'effetto duraturo del trattamento chirurgico.
Qual è il tasso di gravidanza su tutta la casistica trattata?
Abbiamo riscontrato finora un tasso di gravidanza pari al 25%, vale a dire una donna su quattro ha ottenuto la gravidanza. È un risultato molto incoraggiante considerando l'approccio esclusivamente naturale al problema.
Vige ancora una vecchia mentalità per cui gli uomini sono più restii delle donne a sottoporsi a eventuali trattamenti quando si tratta d'infertilità?
In realtà no. Inizialmente gli esami riguardano i due componenti della coppia in egual misura: si effettuano preliminarmente tanto il controllo dell'ovulazione femminile che quello del liquido seminale. Se si trova un problema nell'uomo s'interviene e, dalla mia esperienza, posso dire che sotto questo profilo la mentalità è profondamente cambiata negli anni. Oggi si riscontra la massima disponibilità anche da parte maschile.
Inviato da: relazionidiaiuto
il 08/12/2012 alle 22:29
Inviato da: agata_31
il 15/11/2009 alle 23:00
Inviato da: grandaniele
il 16/05/2009 alle 23:48
Inviato da: bobo680
il 27/03/2009 alle 17:23
Inviato da: raven.sas
il 15/01/2008 alle 16:01