Tesserò...

percorsi

...ci sono percorsi che solo tu sai schiudere...

ritrosie che sai come aggirare e svanire...

...e così mi prendi, così mi stendi, così mi porti lontano, più lontano...

e m'abbandono...

due parole

TI AMO

apnea

..manca un po' l'aria nel non sentirti...

è più facile sopportare l'assenza se mi tengo lontana dal telefono, se evito di rileggere i tuoi sms o di aspettare un segno di vita.

ma diventa difficile lasciare corso alle parole, perché ogni dettaglio di una giornata trascorsa, dopo dieci minuti ha già perduto il suo significato, e raccontartelo, la sera, mi sembra uno spreco di tempo, quel poco, pochissimo tempo prezioso...

così finisco per tacere, e accorgermi che nulla val la pena d'essere detto...
capisco che le giornate trascorse senza aver la tua presenza dentro la mia vita, dentro le pieghe piccole e infinitesime della mia esistenza hanno qualcosa di meno...
capisco che il senso del raccontarsi è nel mentre, durante, e non dopo..

capisco che basta un soffio per perdersi
e desidero ancor più fortemente l'averti a fianco...

...a piccoli passi..

ti amo...

e sei viva , viva...

"...e sei viva, viva,... così come sei!..."

emotivamente scoperta, col senso della vita tra le dita, e il senso di gratitudine per tutto questo esserne consapevole...

ti fa piangere di impotenza il non riuscire a capirla
ti fa piangere di commozione l'intuire cosa sta chiedendoti
ti commuove e ti piace il profilo, le mani, il sorriso
vedi la bellezza, e sei bella tu...

emotivamente scoperta, con il senso di te stessa tra le mani,
con le scelte del prossimo futuro dinanzi agli occhi,
con un ricordo di bolle blu che si scioglie in lacrime...

arricchita e rapita da chi si sfoga sul tuo balcone, cercando qualcosa...
il punto di vista di chi sta dall'altra parte...
un passaggio che forse era tempo affrontare...

e io qui a guardarti,
sapessi quanto mi manchi...
quanto sento il tempo scivolare via...

difficile perché...

ogni ostacolo, un'opportunità.

e l'impatto con la responsabilità totale del benessere di un'altra persona, bimbo, o disabile, o anziano... è sempre una lotta interiore...

paura di poter sbagliare, perché te l'hanno affidata...
affidata per un'ora, o una settimana, o una vita intera, non cambia..

il senso della maternità parte da lì. un affidamento.
e poi comprendi che farai il mille per cento, e sarà comunque poco.
poi sbaglierai una volta, e sarà micidiale.
oppure un imprevisto, quello che temevi, e il crollo.

riàlzati forte e serena più che mai:
hai superato una situazione reale, vera, l'hai affrontata.
hai 'perso 30 anni'... forse, si, ma l'hai guadagnati nel prendere le misure a quella situazione e a te stessa, alle tue reazioni, alla tua forza, interiore e fisica.

risollevati più bella che mai:
non è una paura, né un rimpianto, né un rimorso
ad averti fatto piangere...
bensì la consapevolezza che è passato, in qualche modo risolto.

respira, chicca, sono con te...
come nell'esercizio dell'angelo,
dietro a te, attorno a te...

buon inizio cucciola!

grazie

Grazie per ogni giorno insieme,
grazie per ogni attimo, istante entusiasmante,

Grazie perchè ogni momento è un attimo indimenticabile, grazie ai tuoi angeli, ai loro sorrisi, alle loro sfuriate, alle loro canzoni, grazie perchè ho ben chiaro il senso,

Grazie perchè ogni volta tu sei meraviglia

E' incantevole guardarti, correrti incontro, incontrarti, incrociarti... perdermi nei tuoi occhi, veri, profondi, aperti al mondo, pieni, pieni di gioia, di vita, di amore, di voglia di fare, di più.. ancora...

Bella nei gesti, nei toni..

Bello tutto con te... bello di più con te....

Bello questo tempo nostro..

...

...mi manchi...

festeggiamenti...

...Gioielli...

..dal cuore..

...tanti auguri

...

è strano arrivare a fine giornata senza che tu sappia o ti sia ancora resa conto che è il mio compleanno, così come è strano andare a dormire per tante sere di seguito senza ricevere un bacio di buonanotte, difficile convivere col mio imbarazzo di non riuscire più a chiedertelo quel bacio.

..torna lo sguardo d'insieme,
comprendo che le mancanze e i vuoti che lasci oggi
sono tali solo per il tripudio di pienezza che mi hai donato finora...

ma la malinconia è tanta...
e torna la domanda sul come stiamo evolvendo e cambiando, e arriva anche la domanda più dolorosa che mi schiaccia prima ancora di dirla a me stessa.

avrai sorrisi sul tuo viso... avrai ritrovato i mille volti di te...
avrai percorso quel ponte verso il mondo, e nel mondo correrai libera...
senza me.

e fa maledettamente male.

...

telefono

post del 7 aprile.

separa e unisce

accorcia alcune distanze e ne amplifica altre

non vedi lo sguardo, non cogli il contorno, non sai che succede, davvero, dall'altra parte di quel telefono

mi ha gelato il cuore e resta lì, senza andar via, quella tua frase dell'altra sera. e ieri sera ancora. sintomo incontrovertibile di un cambiamento che scivola via, come le lacrime svelte che mi rigano il viso. ingoio i miei pensieri, allontano le immagini. ingoio l'amarezza. mi s'annoda tutto in gola e mi stronca il respiro.

...e mi resta nel ricordo il dono immenso dell'aver potuto incontrarti ogni giorno, ogni sera, per tutti questi due anni abbondanti, attraverso quel che oggi è diventato solo un telefono... mi resta la serenità d'aver vissuto l'incontro delle anime che si abbracciano anche da lontano, coi baci che arrivano sulla pelle, percependo attraverso quel telefono persino il profumo della pelle, persino il suo vibrare.
e 'ti sento' è un sentirsi completo... e non c'è distanza, non c'è strumento, non c'è telefono, non c'è nulla, che ostacoli l'amore...

momenti.
accadimenti.
situazioni.
poi, ineorabilmente, passano.

non passa l'averli vissuti. ma mi commuove l'averli perduti.

ed è facile lasciare che i proprio stati d'animo prendano il sopravvento sullo scambio, che il proprio pensiero decodifichi a suo modo i silenzi, le pause, persino le parole.

capita poche volte, ma quando succede è annientante.
il gelo. il muro. la chiusura.
parole che dicono ma non trasportano il significato
parole che spiegano e trasmettono disagio
parole per scusarsi che suonano come accuse
silenzi di incertezza, affilati e freddi.

e non ho voglia di chiamarti, rimando il momento e spero che nel risentirti davvero tu possa ritrovarmi e io possa ritrovarti...

vivi come fosse l'ultimo giorno

è quando accadono le tragedie così, quelle inaspettate, impensate, non prevedibili, che d'istinto m'abbraccio ai miei bimbi, quasi a cercare la risposta, a colmare quel senso di vertigine e di vuoto che fa scempio dei sentimenti di fronte a tanto dolore.

di fronte alla morte arriviamo tutti impreparati. perché non sai l'ora né quando.
eppure arriva. arriva come tragedia, come incidente, come malattia. ma arriva.

e soffro con chi lascia. ma ancor più con chi resta. senza un perché in mano, senza più nulla di quanto era appena prima, e non è più.

d'istinto cerco i capelli della mia bimba, cerco il viso di mio figlio. colmi di lacrime gli occhi, che non si decidono a sgorgare, trattenute dal pudore per un dolore altrui più grande e vero.

ai miei figli,
a te che sei il mio amore grande,
a chi amo oggi come allora,

a me stessa.

auguro che il nostro vivere sia pieno. pienamente vivo. tutto vivo.
che il ricordo di noi, per chi resterà, sia un viso sereno, soddisfatto e sorridente.
che per chi ci ama sia di conforto sapere che la nostra vita l'abbiamo spremuta, vissuta e assaporata tutta, per ogni istante che ci è stato concesso dal destino.

Vi amo.

lividi

mi taglia la lama affilata del tuo sms, mi viaggia lungo il braccio che tiene il telefono, scende lungo le vene, sfregia la pelle e rompe il mio respiro.

mi chiudo nelle spalle, crolla il viso, abbandono le braccia in grembo.

l'immagine del candore rigato dal blu delle tue vene, reticolo infinito di strade da seguire nell'accarezzarti lento e sfiorato nelle nostre lunghe notti... immagine che si squarcia e si rompe, violata, maltrattata, offesa...

le mie mani si sollevano come per una preghiera...

a sostenere quel bianco pudore che rabbrividisce sulle mie dita

ti siano riparo, ricovero caldo 

possano le lacrime lavare via il dolore

possano i miei baci leggeri sanare i lividi profondi

possa questo mio cuore gonfio d'amore sussurarti la più dolce delle consolazioni...

Noi...

NOI, la cosa più bella della mia vita,
gli anni più pieni, più consapevoli, più vissuti..

questo contrasta con il non starci bene, il preferire altro come priorità di testa, di cuore, di spirito, non credi?

Voler provare, voler sperimentare, voler vivere anche questa occasione....

Piangere pensando che poi tornerà tutto come prima, perchè?
Perchè riuscirò mai a tener testa a un 2???!
...

........

............

                         IO TI AMO, CHICCA...

semplicemente

...sei...

compagna dei giorni miei.... sostanza dei sogni miei...

Semplicemente..

Venerdì, scendo, arrivo, ti abbraccio..
sei stordita, persa, mal di testa, bimbi iper attivi…
vorrei abbracciarti tutto e ti sento sofferente perché non riesci, non ti senti… poi ti riprendi…

E voliamo come ogni volta, come sempre… bene, perché insieme si sta bene!

…

…

Un flash che avrei voluto fermare in quello stesso istante…

Per come sei arrivata, per come ti sei messa, per come sei stata, per quanto ci hai messo, calore, delicatezza, sguardi, coccolata, accarezzata, portata all’apice 3, 4, 5 volte… distesa, emozionata…. E infine esplodo in un vortice di straordinario noi, insieme… perché ti ci sentivo tutta lì con me…

un momento straordinario...

come stai

...chiederti come stai, e non ricevere risposta...

chiedertelo mentre siamo abbracciate, e ascoltare col cuore stretto la tua risposta "amareggiata". e poi scoprire che non ho capito bene, che non lo hai mai pronunciato.

riformulare ancora e ancora quella domanda, e non avere risposta mai.

mercoledì sarei corsa da te. e avresti voluto correre da me...
per buttarci l'una nel conforto dell'abbraccio dell'altra... a ritrovare noi stesse...
in queste ultime ore invece a quell'abbraccio sfuggi...
e io ho la sensazione d'essere respinta... sensazione che mi scoraggia e mi spegne...

che succede? cosa accade? cosa non ho compreso?

dare la vita

controllavo la borsa. e sentivo già la mancanza del mio bimbo, che avevamo portato dai miei, la sera prima.

controllavo nei documenti. eppure sapevo che era tutto in ordine.
che mancavano poche ore, pochissimo ancora mi separava dall'abbracciarla.

quella pancia che non sapeva più come farle spazio. quel suo muoversi costantemente, quel suo scattare nervoso che riconoscevo nel sonno neonatale qualche settimana dopo. quello sfiorarmi continuamente la pancia, quasi a rincuorarla, a farle coraggio, che quelle poche ore potevano decidere così tanto della nostra esistenza. quella pancia che poche ore dopo sarebbe stata distrutta nel veloce movimento per tirarti fuori dall'incastro delle mie anche.

un gennaio freddo proprio come questo. e la nevicata eccezionale, coi tir fermi sulla sopraelevata.  ma il 23 era stato meno freddo. quindici gradi, e un sole tiepido. quasi a darle il benvenuto, quasi a dire... tranquilla...

un batuffolo di ricci neri. col tuo nasino.
e i tuoi occhi un po' convergenti, neri come il nero più profondo.
quanto ti ho parlato in quelle prime ore... quanto ti ho osservata dal mio letto, coricata, mentre dormivi serena...e quanto era grande quel ciuccio sul tuo viso!

E quanta serena consapevolezza nel sentire che era venuta a trovarmi mia nonna, a vederti, a darti un bacio, e andare via...

quanta tenacia nel provare e riprovare quell'allattamento che proprio non voleva partire. quanta fermezza nel contrastare l'istinto del momento, e credere nella lucidità di quando qualche mese prima avevo chiesto a me stessa di impedirmi di distruggermi in quel tentativo se inutile.

quanta strada abbiamo fatto insieme, tu figlia, io mamma. quanta strada sulla mia pancia. quanta strada nel crescere in questi tre anni.

buon compleanno pulcina mia. buon compleanno ...

Post N° 197

...e poi ci sono altri consuntivi, più privati, più intimi ancora, tutti e solo nostri...

conquiste di valore inestimabile, battaglie che ciascuna ha combattuto per se stessa, ma che ha vissuto con tutta se stessa accanto all'altra.

e poi quel dono grande del tempo trascorso insieme, non ci sono parole per dire la benedizione che scende su di me, sulla mia vita,
sul mio esistere, in questo tempo passato insieme...

e lo accolgo con gratitudine,
come di chi sa che non per merito
ma per grazia,
scende implorata la benedizione
come acqua fresca
a dissetarmi...

e cosi sia...