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PER LA MEMORIA
Post n°209 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da hollyone1
Uno scheletro nel Lager: la mia amica Anna Frank Parla Nanette Blitz Konig, sopravvissuta a Bergen-Belsen e compagna di scuola dell’autrice del Diario che incontrò l’ultima volta due settimane prima della fine SAN PAOLO (BRASILE) Ancora oggi mi chiedo come due «A scheletri come noi abbiano potuto riconoscersi». Non si commuove l’olandese Nanette Blitz Konig, 83 anni, nel raccontare il suo ultimo incontro con la compagna di scuola Anna Frank nel Lager di Bergen-Belsen. Era il 12 marzo 1945. Anna sarebbe morta poco più di due settimane dopo. Basta guardare gli occhi chiari di Nanette per capire che l’orrore ha ormai lasciato spazio al rigore della memoria, capace di attutire gli spigoli più dolorosi per trasformarli in lucida testimonianza. Nella sua casa di San Paolo, dove vive dagli Anni 50, Nanette svela il suo archivio privato e la sua storia. Figlia di un agiato dirigente della Amsterdamsche Bank, frequentava il Joods Lyceum di Amsterdam, nella stessa classe di Anna Frank, che con il suo diario, pubblicato in 67 lingue, avrebbe svelato al mondo il dramma di milioni di ebrei. «Anna era una ragazzina piena di vita, amava molto parlare, e le piacevano i ragazzi! Se fosse ancora viva sono convinta che sarebbe diventata un’eccellente scrittrice».
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