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I Sigur Ròs... forse un sogno!
Post n°75 pubblicato il 12 Agosto 2008 da Urbe_immortale
A me è sempre piaciuta la musica capace di trascinarti un universi paralleli, in mondi a parte non tanto per evocazione “epica”, ma per la forza innovativa del suono, per la sua peculiarità. Quando la musica, una musica, sospende il tempo e modifica lo spazio, quando ti lascia sospeso in un non tempo, in un non spazio, allora accade un miracolo. Così, d’acchito, mi viene in mente solo un nome: Sigur Ròs. Quando li ascolti è come se tu fossi dentro loro, e non nel luogo in cui ti trovi. C’è una compenetrazione perfetta, uno scambio osmotico di lunghezze d’onda (e non di sudore e fisicità: quello è il bello, ad esempio, di Bruce Springsteen e degli U2). A questo miracolo ho assistito lo scorso 12 luglio all'Auditorium Cavae di Roma con il concerto dei Sigur Ros. Mentre ascoltavo le meraviglie impetuose e struggenti con cui mi travolgevano tra archi e fiati, mentre mandavo indietro a malapena qualche lacrimuccia e inghiottivo come meglio potevo qualche singhiozzetto di cuore e di stomaco, riflettevo ad un articolo che avevo letto il giorno in prima in cui si faceva il solito parallelo tra la loro musica e la terra magica misteriosa d’Islanda; pensavo che in fondo questa è una banalità. E’ vero che c’è un imprinting di ricerca, di coralità, di studio del suono, di curiosità strumentistica che accomuna gli artisti che arrivano da laggiù, a cominciare da Bjork, ma i Sigur Ros costruiscono altre case, altri tetti, altri alberi, altri cieli, altra aria, altra pioggia. Altri noi. Ed è allora che la musica diventa una cuccia che non vorresti abbandonare mai, un rifugio, un riparo, un letto comodo dove fare la stanchezza a brandelli, un pasto caldo offerto da una mano materna, una mano nella mano, una carezza sul braccio. Ed è bello vedere quando quella musica riempie di luce la persona che ami. |
" .. Ég er kominn áftur , inn i þig -
Sono di nuovo qui, dentro di te .. "
SIGUR ROS FERRARA 2006
SIGUR RóS IN SWAZILAND
HOPPIPOLLA
E' mai possibile provare delle emozioni fortissime ascoltando una canzone di cui non si comprende nemmeno il senso?
A me succede con i Sigur Ros. Di norma dò molta importanza al messaggio che una canzone vuole trasmettere, alle parole del testo...ma con i Sigùr Ros è tutto diverso.
La loro musica ti avvolge e ti trascina in un vortice di suoni armoniosi. Dove viene inserito il pianoforte, c'è sempre un particolare effetto suggestivo. Forse il pianoforte è l'unico strumento che riesce a mantenere una certa autonomia e a scandire i ritmi; tutto il resto si fonde, si dilata. Il tutto crea un'atmosfera annebbiata, offuscata, in cui nulla è percettibile. Senza dubbio la loro musica non è di facile ascolto, ma è capace di avvolgere chiunque con il suo suono dirompente e inaspettato. Le melodie dei Sigur Ros riescono ad entrare dritte nel mio cuore.
Come Hoppipolla: una favola fatta canzone, una delle poche melodie capace di far sognare ad occhi aperti!
SAEGLOPUR
VAKA
VIðRAR VEL TIL LOFTáRáSA
LINK PREFERITI
- Uno spettacolare sito sui Sigur Ros!
- Un blog sui Sigur Ros
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