...NESSUN DORMA !!!!

...EFFIMERA CHIMERA...

...A MIA MADRE CHE NON C' E' PIU'....

A MIA MADRE di De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei...
dal sacrificio mio ringiovanita!

...LA POESIA NAPOLETANA...

A' LIVELLA
di Antonio de Curtis - Totò

Grande e acuta poesia filosofica NAPOLETANA, che solo un genio come TOTO' poteva sviscerare...

Eppure nonostante tutto, alle soglie del 2009 ci troviamo a dover affrontare quotidianamente palloni gonfiati, ricchi cafoni e cafoni arricchiti...

A farglielo capire a sta gente che si finisce tutti lì sotto terra non c'è proprio verso...Salvatore Di Giacomo

Questo non è Totò ma un altro grande poeta... Salvatore di giacomo.

Pianefforte 'e notte
Nu pianefforte 'e notte
sona luntanamente,
e 'a museca se sente
pe ll'aria suspirà.

È ll'una: dorme 'o vico
ncopp' a nonna nonna
'e nu mutivo antico
'e tanto tiempo fa.

Dio, quanta stelle 'n cielo!
Che luna! e c'aria doce!
Quanto na della voce
vurria sentì cantà!
Ma sulitario e lento
more 'o mutivo antico;
se fa cchiù cupo 'o vico
dint'a ll'oscurità..

Ll'anema mia surtanto
rummane a sta fenesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannese, a pensà.

Post N° 4

Oggi sono malinconico\a, capita, anche se sono in mezzo a migliaia di persone..

Mi sforzo di sorridere alla gente, loro non sanno e non capiscono il sentimento di solitudine che mi assale.

Non riesco a sfogare con nessuno questo mio disagio, forse potrei stare meglio se qualcuno mi parlasse.

E’ l’ipocrisia di tanti che mi fa male, nella massa tutti sarebbero disposti ad aiutare, ma se poi ti capita di dire un semplice buongiorno ad un estraneo “che sa tanto di aiuto parlami” con molta indifferenza si allontana dandoti quasi del maleducato\a.

Oggi giorno si parla a sproloquio, a volte si dicono cose senza senso, si parla di veline, calciatori, di labbra rifatte o seni rifatti, di quanto a rubato quel politico, o come devi fare per fregare il prossimo, ma la parola, la parola di conforto, sembra che non interessi più a nessuno.

Siamo diventati un esercito di egoisti, non risparmiamo su niente riguardo al superfluo ma siamo avari di parole, quelle parole che tanto possono scaldare il cuore.

Diamoci un contegno, doniamoci di più, la parola è un bene dividiamolo con tutti, con l’anziano che soffre di solitudine, con il bimbo che sogna attraverso una favola, e con l’amore che si risveglia con il sussurrare di dolci ritornelli.

È strano a dirsi ma in fondo tutti inseguiamo un unica parola…                                           A M O R E.