E oggi ancor più rinnovo l'Amore a me stessa e, come un genitore al bimbo, soffio in me la saggezza lieta di un'anima antica che sa il suo cammino anche quando scivola e l'ego l'affatica.
E oggi ancora faccio un passo alla volta, scegliendo il mio colore che anche quando assomiglia al dolore, si abbina a Luce, Verità e Amore..
Non ho scelto facili lezioni, non ho scelto facili risultati, ma ho scelto l'Essere all'avere e di essere nel Cuore senza alcun timore.
Questo mi basti a non perdere il sorriso, questo mi basti ad aver fiducia e fede in me e nell'Universo che tutto vede.
Questo mi basti e nulla più s'insinui tra la porta del Cuore e dell'Anima mia.
E non ci sono più scuse non più situazioni illuse e non avrò più alcuna mancanza se delle mie scinitlle comporrò la danza.
Brillo allora esplodendo la vita quando tutti suppongon sia finita.
Viaggio ovunque mi porti il cammino senza mai sèegner il mio lumicino..
A me auguro tutto senza disdegnare alcun frutto. A me auguro il vento senza più alcun tormento nel seguire il mutamento.
E sciolgo il ghiaccio di questi giorni e con esso i dubbi fossili di cui è intriso con copiose, calde e carezzevoli lacrime.
Liquefatta anch'io mi riplasmo da Terra a Cielo senza anche l'ultimo velo: e risorgo senz apiù paura della mia splendente Stella, senza più temere la luce che posso spargere, essere, giorire, seminare.
E sia, senza dubbio alcuno, la VITA MIA: Barbara
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Post n°107 pubblicato il 06 Gennaio 2013 da bibastella.b
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Chssà se anche voi, come me, incontrate ogni tanto qualcuno che anziché chiedervi se volete fare "qualcosa", una qualsiasi cosa, con lui/lei, cerca di imporvela. Ehehehhe io ho avuto un buon maestro a tal proposito ed ora riconosco a naso l'approccio che usano tali persone. Ecco alcuni esempi: "Cosa fai di bello sabato?" poi non appena rispondete che ancora non avete programmato nulla.. trackkkkk "Ah! Allora vengo a trovarti!" :-/ sì sì notate: non esiste il punto interrogativo ma esclamativo!!! Oppure un altro approccio è quello in cui usano la frase affermativa direttamente dando per scontato che tu debba essere accondiscendente al loro ordine, tipo "Ascolata ho organizzato una bella serata per mia figlia e mi raccomando porta Alice mercoledì alle 19 in punto, poi te la riporto io o se vuoi vieni a prenderla tu non prima delle 22". Oppure "Oh che bello ho saputo che tu e X martedì sera uscite insieme, dai vengo anch'io. A che ora ci troviamo?" .... . Ok, bene, dovete sapere che io da qualche anno ho smesso di fare "cose di cortesia" e cioè stop alle telefonate non desiderate, stop a compiacere, stop a non rifiutare per gentilezza.. stop a tante regole che secondo ciò che mi è stato insegnato fanno parte dell'educazione ma che secondo me invece fanno parte della "non libertà" di essere me stessa. E allora spesso risulto antipatica quando rispondo in modo trasparente ma sincero che magari non ho piacere ad andare a fare shopping sfrenato o a ballare in discoteca, o non sono ben vista quando rifiuto di fare qualcosa che fanno tutti e che piace a tutti.. e mi spiace se le persone di cui magari rifiuto le iniziative possono pensare che rifiuto loro come persone, non è così. Ma credo che il problema stia proprio qui.. chi riceve il rifiuto sa distinguere davvero le due cose? Le frasi che ho usato sopra come esempio fanno capire proprio come chi le usa probailmente vive malissimo il rifiuto tanto da non poterlo neppure considerare, ed infatti utilizza frasi che non permettono di dire di no... Insegno alle mie figlie che quando propongono un gioco o un'iniziativa ad un amico/a non devono aspettarsi che dica di sì, quel bimbo potrebbe dire di no ma non per questo si debbono sentire rifiutate come persone, devono andare oltre e comprendere che il no è relativo a quella particolare "cosa" che in quel momento a quel bimbo non interessa. Allo stesso modo devono sentirsi libere di non fare tutto ciò che gli amici propongono solo per compiacerli.. esistono delle alternative e magari possono insieme inventare giochi ancor più fantasiosi che piacciono a tutti! Insomma io ritengo importante insegnare a non essere prepotenti ma aperti, collaborativi, proponitivi, e ... se arriva un rifiuto sorridiamo perchè non era con quella persona che quella "cosa" sarebbe stata vissuta al meglio! Ho trovato un interessante articolo sul "rifiuto" e posto qui il link sperando che sia utile a voi come a me... http://www.vivizen.com/2011/05/la-paura-del-rifiuto-5-semplici-mosse.html
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Mia madre mi diceva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando a scuola mi chiesero cosa avrei voluto diventare da grande, risposi: “felice”. Mi dissero che non comprendevo la domanda. A quel punto obbiettai che loro non comprendevano la vita. John Lennon Ho trovato questa bella frase sul web da qualche parte e mi ha subito lasciato un sorriso sulle labbra.. Quanto poco ci rendiamo felici? Quale posto ha la “nostra felicità” nella nostra personale classifica di priorità? Se qualcuno mi chiedesse se sono completamente felice probabilmente risponderei di no. Risponderei di no per reazione. Reazione, già. Reazione dovuta alle credenze che ancora hanno qualche potere sulla mia vita. Tante le ho sradicate e gettate al vento, mio complice da sempre, che le ha portate fuori da me e dal mio battito d’ali; qualcuna ancora non l’ho riconosciuta e qualcun’altra la sto estirpando a mani e piedi nudi, usando anche i denti se necessario.. Ma cosa volevo dire? Abbiate pazienza ma la febbre di questi giorni non aiuta a non perdere il filo.. e mi pare di avere un palloncino gonfio dentro la testa che lascia poco spazio ai pensieri: ancora non ho neppure capito se questa cosa sia negativa o meno, in fondo forse questa riduzione di attività mentale è un po’ come una riduzione ai minimi termini, all’essenziale. E allora magari il messaggio di quest’influenza è di far attenzione ai pensieri spazzatura, terrò d’occhio la mia mente. Ritorno alla felicità. Oh ecco, mi piace! Forse che lo scopo della vita sia proprio il ritorno alla felicità perduta? La credenza che mi farebbe rispondere “Non sono del tutto felice” è “Puoi essere felice solo se non hai nessun problema”. Ora dico io… ma esiste davvero qualcuno che non ha nessun problema???? Mi piacerebbe conoscerlo così lo aiuterei a trovarne qualcuno perché mica può essere il solo ad essere felice e se davvero fosse felice bisognerebbe scrivesse un libro sul “Vivere senza problemi” così tutti potremmo imparare a non averne. Quindi, noi non siamo del tutto felici perché abbiamo qualche problema. Ma la felicità, dunque, è l’aver trovato la soluzione a tutti i nostri problemi? E dunque la nostra vita ruota intorno al modificare tutte le circostanze che “vanno male”? Queste sono le “vecchie” credenze che mi sono state inculcate e che probabilmente mi farebbero rispondere non sono felice così come lo farebbero fare a qualcuno di voi forse, anche se mi auguro invece rispondiate tutti “Sono pienamente felice!”.
Ma oggi.. oggi so che quelle credenze sono sbagliate e che posso sostituirle, oggi so che indipendentemente da ciò che succede “fuori” potrò sentirmi sempre bene interiormente, perché la felicità dipende solo da me e dal mio vivere. Non è l’assenza di problemi. Non è il comportamento di qualcuno diverso da me, non è il collega scorbutico, la vicina pettegola, la roba da stirare, il lavoro pesante, l’automobilista indisciplinato, il parente lagnoso, il tempo brutto, l’era glaciale o la ghianda di Scrat. E’ la pace che c’è dentro di me, sempre e comunque, al di là delle increspature di superficie. E qui non posso non citare una delle frasi di Yogananda a me più care: "Non siate eccitati, né depressi, rispetto a qualunque cosa che sia esterna E allora, direte voi, come mai rispondo ancora di non essere del tutto felice? Beh, probabilmente perché certe erbacce sono dure da sradicare, come la gramigna (uh..ma sarà poi così “cattiva” la gramigna o è un’altra credenza sbagliata? ). Credo che un conto sia il rendersi conto di un proprio schema mentale, ma altro conto è la piena consapevolezza che ti porta ad interiorizzare ciò che hai razionalizzato, e l’ultimo passo non può che essere l’agire. Quando avrò in me una completa integrità sarò completamente felice ma oggi vi dico di essere in pace
Aumakua Kia Manawa.
Barbara
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Post n°104 pubblicato il 30 Novembre 2012 da bibastella.b
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