La Debby racconta...

cosa pensate di questa lettera a cui non ricevo risposta da più di un mese??ogni giorno l'invio,ma non cambia nulla..COMMENTATE!

Gentile Ministro Clemente Mastella,

mi chiamo Debora e sono una ragazza come tante altre, il 15 febbraio compierò  18 anni e per me molte cose cambieranno.

Per ora però sono qui, seduta alla mia scrivania a leggere un giornale, e la domanda mi sorge spontanea: “Ma la mia vita quanto vale?”.

Un milione, due milioni di euro, 17 mesi o 24 di carcere?

E se fossi la figlia di un famoso dottore? Oppure la figlia di un politico, magari la sua?

Cambierebbe qualcosa?

Com’è possibile che un uomo che uccide una ragazza di 17 anni, guidando contro mano e in uno stato di ebrezza, non passi più un solo giorno in carcere dato che la pena viene coperta dalla condizionale?

Com’è possibile che la vita di questa ragazza, Elisa, valga solo 17 mesi per la legge? Non c’è una giustizia per i suoi cari, per quelle persone per cui la sua vita valeva più della loro?

Per lei che non è riuscita nemmeno ad arrivare alla maggior età, per lei che tante cose della vita non le ha potute provare, per lei che non può più far sentire la sua voce, non facciamo niente?

Quante cose da quando ha 17 anni ha fatto? Se le avessero tolto la vita non le avrebbe fatte; e tutto questo vale solo 17 mesi?

E’ mai possibile che in Italia viene punito maggiormente chi evade fiscalmente di chi uccide un’innocente?

In Italia i soldi valgono più di una vita? Ma perché, la vita ha un prezzo?

Ma se ai vostri figli dovesse succedere qualcosa vi accontentereste di 17 mesi? Non lo trovate un po’ poco? Niente sarà mai abbastanza, perché niente riporterà Elisa ai suoi cari, però questo è troppo poco.

Rabbrividisco al sol pensiero che la legge italiana mi tutela in questo modo! Non ho niente contro colui che guidava la macchina che ha portato via Elisa, però tutto ciò fa suscitare in me un senso di sconforto, un po’ di rabbia per questo sistema, questa società che secondo me così non va..

Non chiedo che voi vi mettiate nei panni dei cari di Elisa, ma come semplici cittadini, quegli stessi cittadini che voi rappresentate o almeno dovreste, non vi sentite disgustati da tutto ciò?

Non potete farmi credere che siete soddisfatti di queste leggi, non potete!

Non si può vivere con la paura di essere investiti e uccisi a 50 metri da casa, non si può!

A 17 anni si pensa di poter far tutto, di avere il mondo in una mano, un mondo meraviglioso da vivere e scoprire, poi succedono queste cose e io dico che di scoprire il mondo non ne ho voglia se questo è quello che mi aspetta… preferisco farne a meno!!

Non voglio esser portavoce e/o responsabile di leggi del genere, e fossi in voi me ne vergognerei.

Forse esagero perché non so tante cose, o forse sono solo stata toccata in prima persona, ma sicuramente non mi sento di dire che la mia vita, come quella di tutti, vale 17 mesi!!

In attesa di una vostra risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.

Debora V.