Il minimo che si legge sui giornali, a parte le solite eccezioni, a proposito
del sottoscritto è che sono un irresponsabile eversivo. Io, che per tutta
la vita altro non ho fatto che servire lo Stato come poliziotto, come
magistrato e come ministro.
Oppure dicono che ho fatto saltare il centrosinistra per correre dietro
all’antipolitica. Io, che per mesi e anni mi sono sgolato chiedendo che
l’alleanza di centrosinistra venisse formalizzata mentre i leader del Pd
facevano orecchie da mercante.
Ma alla fine dei conti cos’è che mi rimproverano questi saccenti e ben
pagati moralisti di una stampa degna dell’Istituto Luce? Di oppormi al
vergognoso complotto per isolare e delegittimare la procura di Palermo.
Mi rimproverano di avere chiesto che, per scoprire la verità sul nido di
serpi che nel ’92 trattava con Riina e Provenzano, non si guardasse in
faccia nessuno.
E allora? Dov’è il delitto, l’irresponsabilità, la follia eversiva?
Questi moralisti a comando pensano che se uno è stato presidente del
Senato bisogna trattarlo con i guanti e se non vuole rispondere ai magistrati
bisogna inchinarsi e dire: “Faremo come comanda sua eccellenza”.
E ritengono che si debbano chiudere occhi, orecchie e bocca come le
tre scimmiette, anche se un Presidente della Repubblica prima fa
finta di non vedere, e poi briga per impedire di conoscere i fatti, andando
oltre i confini costituzionali del suo mandato. Tutti zitti e muti perché è così
che si dimostra di “portare rispetto”.
Se è così, avessero almeno il coraggio di dirlo apertamente, ma che sappiano
che noi dell’Italia dei Valori questa logica non l’accetteremo mai.
Continueremo a chiedere la verità a tutti i costi, checché ne dicano le loro
eccellenze, le caste, gli intoccabili, quelli che pensano che “la legge è
uguale per tutti, tranne che per loro”. E anche gli obbedienti giornalisti
che gli fanno volentieri da megafono.
Non siamo isolati. In un solo giorno di pieno agosto 43mila persone
hanno firmato l’appello del Fatto Quotidiano affinchè si faccia luce sulla
trattativa Stato-mafia. Se si chiedesse ai cittadini cosa ne pensano di
questa melmosa storia io non ho dubbi su quel che risponderebbe la
stragrande maggioranza. Siamo in ottima compagnia. Molto migliore di
quella di quei giornalisti che difendono la legalità a mezzo servizio e solo
quando non tocca chi dicono loro".
PRIMA DI TUTTO LA VERITA'.
Senza di quella non ci potrà mai essere un'Italia degna di questo nome.
Avevo 19 anni circa quando ho intuito, tristemente, come fossero "strutturate" le cose in questo Paese governato da oligarchie fascio-opportuniste che pur di farsi gli interessi prorpi erano pronte a mandare al macello gli innocenti.
Ma adesso non sono più solo, non siamo più soli e VOGLIAMO VERITA'.
Quindi attenti cari oligarchi che per voi il tempo stringe: arriveremo a tirare tutti i nodi al pettine.
Francoleober