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GORAN BREGOVIC

Post n°54 pubblicato il 03 Settembre 2007 da nico.siciliano

L'intervista/ Goran Bregovic ad Affari: "Quando ero giovane ho provato tutte le droghe possibili. Ora mi limito a bere prima dei concerti"
Lunedí 03.09.2007 17:32

Prima di cantare beve sempre un po', perché "quando mi diverto io sono sicuro che anche la gente si diverte di più". Parliamo di Goran Bregovic, compositore celebre per miscelare folk balcanico ed elettronica, ritmi sfrenati e temi sacri. Ha sfondato in Europa con le colonne sonore dei film di Emir Kusturica, dal "Tempo dei Gitani" a "Underground". Ma ha cominciato con il rock: "Era un modo per esprimere il malcontento senza finire in galera...". Goran Bregovic si racconta ad Affari. Dagli esordi nei club di Sarajevo ad oggi, quando è in procinto di partire per un tour lungo tutto lo Stivale per promuovere il suo ultimo disco "Karmen (with a happy end)"

Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?
"Inizia presto, a 17 anni appena, negli strip tease di Sarajevo. E poi, un anno dopo andai a Napoli dove iniziai a suonare anche nei matrimoni. Ma soprattutto nei night".

Goran Bregovic
Che ricordi hai dei tuoi esordi nei locali di strip tease?
"Favolosi. Per un ragazzo di 17 anni stare in mezzo a così tante donne nude non può che essere un sogno. E poi io venivo dal regime comunista. Quando arrivai a Napoli mi trovai di fronte un mondo coloratissimo. Troppo colorato. E non seppi resistere alla tentazioni".

Hai assunto droghe?
"Certo! Ho provato di tutto, quando stavo a Napoli. Ho assaggiato davvero tutto quello che potevo".

E oggi cosa pensi delle droghe?
"Una cosa è provare, una cosa è essere dipendente. La curiosità umana è naturale. E da giovani è più difficile resistere. Ma bisogna avere la testa per drogarsi, per non cadere nel vortice. O avere di fianco dei genitori presenti. Come i miei, che vennero a Napoli e mi portarono via, preoccupati per il mio futuro".


Bregovic esegue "Mesecina", tratto dal nuovo cd

Dagli streaptease al primo disco, quale è stato il percorso?
"Come ti dicevo, in quel periodo avevo problemi con la droga. Mi allontanai dall'ambiente per quattro anni. E poi pubblicai il primo album: fu un successo. E da 30 anni sono sulla cresta dell'onda, ormai".

(Segue - "Dal mio nuovo disco è nata una sceneggiatura: ora vorrei fare cinema")

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NEWS DA CANNES

Post n°53 pubblicato il 01 Settembre 2007 da nico.siciliano
Foto di nico.siciliano

NEWS da Cannes

31-08-2007 - 09:02
Al via Orizzonti, arrivano De Palma e Clooney
Terzo giorno alla 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, che ha già visto in passerella nomi importanti del mondo del cinema. In programma oggi venerdì 31 agosto, nella sezione Orizzonti, i film di Shinji Aoyama, Sad Vacation, e di Damien Odoul, L'Histoire de Richard O. In concorso i film di Brian De Palma, Redacted, Tony Gilroy, Michael Clayton, e Paolo Franchi, Nessuna qualità agli eroi. Fuori concorso possiamo assistere il film di Robert Pulcini e Shari Springer Berman, Il diario di una tata, interpretato dalla stupenda Scarlett Johansson. Proseguono il programma Alexander Kluge e la retrospettiva Western all'italiana, che sta avendo un grande successo di pubblico.

 
 
 

11 AGOSTO 2007 - ROSA MARINA

Post n°52 pubblicato il 12 Agosto 2007 da nico.siciliano

SPLENDIDA SERATA A ROSA MARINA, SABATO 11 AGOSTO,  SPETTACOLO 

LABORATORIO ZELIG , PRESENTATO DA MAURO PULPITO, CN OSPITE FINALE

NICO SICILIANO, CHE HA INTERPRETATO LA LIVELLA, DELL'IMMENSO  ANTONIO DE

CURTIS, IN ARTE TOTO'.

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 31 Luglio 2007 da nico.siciliano

Michelangelo Antonioni, l'ultimo dei maestriSi è spento a Ferrara all'età di 95 anni

E’ morto Michelangelo Antonioni. Il regista è morto ieri sera, verso le ore venti, su una poltrona, con accanto la moglie Enrica Fico.

Si chiude un’epoca. Per uno strano scherzo della storia Ingmar Bergman e Michelangelo Antonioni, i registi che meglio hanno indagato la profondità dello spirito umano, rinnovando per sempre la storia del cinema, si sono spenti a poche ore di distanza. Il grande regista italiano, nato a Ferrara il 29 settembre 1912, definito il regista dell’incomunicabilità, frequentò il Centro Sperimentale di Cinematografia, e negli anni Quaranta collaborò ad alcuni progetti di Roberto Rossellini e Luchino Visconti.

Nel 1950 diresse il suo primo lungometraggio, Cronaca di un amore, in cui descrive la crisi di una coppia e dà il via a quella raffinata indagine delle problematiche più diffuse del mondo contemporaneo, come l’incomunicabilità e l’angoscia del vivere. Nel 1955 dirige Le amiche, tratto da una raccolta di racconti di Cesare Pavese, e l’anno successivo Il grido, viaggio attraverso la Pianura Padana, dolente racconto della crisi esistenziale di un uomo. L'insuccesso commerciale del film costrinse il regista a dedicarsi brevemente al teatro. Tornò al cinema nel 1960, con la celebre trilogia composta da  L'avventura, La notte, L'eclisse. E nel 1964 con il suo primo film a colori, Il deserto rosso, analizza il difficile rapporto tra ambiente sociale e individuo.

In questi quattro film porta all’estremo la sua indagine su alienazione e incomunicabilità. Una tematica che diventa pessimismo e rifiuto della realtà in Blow-up . ConZabriskie point nel ’69, racconta  a suo modo la contestazione giovanile, e con Professione: reporter nel ’74 affronta l'impenetrabilità della realtà attraverso un repentino cambio di identità del protagonista. Dopo aver girato Identificazione di una donna, nell’82, venne colpito da ictus cerebrale, che lo privò quasi completamente dell'uso della parola. Nel 1995 tornò dietro la macchina da presa assistito da Wim Wenders con Al di là delle nuvole, dove tradusse in immagini alcuni racconti del suo libro Quel bowling sul Tevere.

Vinse il Leone d'oro nel '64 con Deserto Rosso e l'Orso d'oro nel '61 con La Notte. Gli fu assegnato l'Oscar alla carriera nel '95.

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 30 Luglio 2007 da nico.siciliano

SUCCESSO DI PUBBLICO E SUCCESSO COME SPETTACOLO A BINETTO , ALLA PRIMA DI CAFE' CHANTANT...CHI BEN INIZIA E' A META' DELL'OPERA!

 
 
 

DATE DELLO SPETTACOLO " CAFE' CHANTANT "

Post n°49 pubblicato il 19 Luglio 2007 da nico.siciliano

DATE DELLO SPETTACOLO " CAFE' CHANTANT "

29 LUGLIO 2007 - ORE 20.30 BINETTO - BA - VILLA COMUNALE - CAFE' CHANTANT - ADATTAMENTO E REGIA DI NICO SICILIANO

02 AGOSTO 2007 - ORE 20.30 CONVERSANO - BA - PIAZZA LUIGI STURZO - CAFE' CHANTANT - ADATTAMENTO E REGIA DI NICO SICILIANO

20 SETTEMBRE 2007 - ORE 20.30 GRUMO APPULA - BA - PIAZZA COMUNE - CAFE' CHANTANT - ADATTAMENTO E REGIA DI NICO SICILIANO

CAST DELLO SPETTACOLO " CAFE' CHANTANT "

PRODUZIONE I FOLLI

PERSONAGGI CAFE' CHANTANT

CICCILLO : Rocco DE BELLIS

YVETTE : Mina ALBANESE

GIOVANNA : Angela PERAGINE

FELICE : Nico SICILIANO

PEPPINO : Nicola DAMIANI

LUISELLA : Silvia CUCCOVILLO

ASPRENO : Alessandro SCHINO

GIACOMINO : Angelo TAMMA

VINCENZO : Claudio DE PAOLA

ANTOINE : Franco MASTRORILLI

DON CARLO : Giuseppe PERAGINE

BETTINO : Fabrizio PENNISI

e con Miryam GIANNONE & Antonella INDELLICATO

 

e CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI OTTO & MEZZO e PIER LUIS LATINO

ALESSANDRO SCHINO/TITTA RIZZO & PIER LUIGI PATIMO

MUSICHE M° VINCENZO TERZULLI

ALLA MUSICA GIANNI SAVINO

COREOGRAFIE M° FRANCO MASTRORILLI

AIUTO REGIA DI FRANCESCO SOLLECITO

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 22 Giugno 2007 da nico.siciliano
Foto di nico.siciliano

MEGLIO UN Po’ FOLLI CHE CONFORMISTI

A volte alcuni si chiedono se esista il confine tra normalità e follia. Con questa richiesta è come se si lasciasse intendere che  tra questi due mondi sia possibile edificare una muraglia cinese. Tuttavia anche la storia insegna che una simile difesa non  impedì ai Mongoli di invadere la Cina senza grandi problemi.

Ma allora? Se non si deve da.re una distinzione precisa…. siamo davvero tutti folli?

Faccio mie due frasi celebri:

“la Follia non è una condizione patologica
 ma una filosofia o, più esattamente, una forma di religione……
è il tentativo di negare l’impotenza umana,
di affermare, attraverso una determinata finzione, che essa non esiste”      E. From

“Perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
sopra la Follia…..”     V. Rossi

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 28 Maggio 2007 da nico.siciliano

                       Premio nazionale di Letteratura e Teatro

"Nicola Martucci" - Città di Valenzano

La “Giuria di selezione” della quinta edizione del Premio nazionale di Letteratura e Teatro Nicola Martucci – Città di Valenzano, al termine dei suoi lavori ha espresso le seguenti determinazioni: Passano alla fase finale e saranno sottoposte al vaglio della “Giuria di merito” le seguenti opere:

Premio Attore: (in ordine alfabetico)   

Albanese Mina (Grandangolo)

Labombarda Andreina (Brunilde)

Luca Mondelli (La livella)

Nico Siciliano (La livella)

Marta Zoboli (Cassandra)

La S.V.e’ invitata Domenica 10 Giugno ORE

18.00 Presso il CASTELLO BARONALE

MARTUCCI, borgo antico di Valenzano ( BA ).

 

 

 

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 28 Maggio 2007 da nico.siciliano

Sono con la presente ad invitarVi di tutti, alla mia finale del 10 Giugno 2007 al castello Martucci , nel vorgo antico di VALENZANO ( BARI ) ORE 18.00 DI DOMENICA 10 GIUGNO 2007, PER IL PREMIO ATTORE.

GRAZIE

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 28 Maggio 2007 da nico.siciliano

Premio nazionale di Letteratura e Teatro

"Nicola Martucci" - Città di Valenzano

 

 

 

COMUNICATO n. 3del 21 Maggio 2007

 

La “Giuria di selezione” della quinta edizione del Premio nazionale di Letteratura e Teatro Nicola Martucci – Città di Valenzano, al termine dei suoi lavori ha espresso le seguenti determinazioni:

 

Passano alla fase finale e saranno sottoposte al vaglio della “Giuria di merito” le seguenti opere e i relativi autori ordinati per sezioni:

 

 

 

Sezione Poesia italiana: (in ordine alfabetico degli autori) 

Calderazzi Di Gioia Rosella  (Quasi una nenia)

Caprarella Lidia (Aspettando che torni)

Meledandri Giorgio (Il tuo bambino è morto)

Pietrocola Francesca  (Sospese restarono le parole)

Summa Donatina (Amarcord)

Vitobello Mariagrazia Francesca  (Preghiera)

 

 

Sezione Poesia in Vernacolo: (in ordine alfabetico degli autori) 

Altavilla Pina (L'amore)

Angiuli Giuseppe (La serenate)

Giannini Notarangelo Anna (Nononna Rosine)

Lorusso Giacomo (L'albanese)

Minenna Rita (Mare)

 

 

Sezione Narrativa: (in ordine alfabetico degli autori) 

Diana Giuseppe  (Tre dubbi)

Giacomini Giordano  (E poi un giorno)

Loparco Mario  (Punti di vista)

Mandelas Nicola (Giorno d'estate)

Rainone Vittorio (La parola "fantasma")

 

 

Sezione Libro edito: (in ordine alfabetico degli autori) 

Ciceri Mariadonata (Professione veggente – Ibiskos di Ulivieri, Empoli)

Ferrandino Michele (Evelina – Puglia grafica, Valenzano)

Genisi Maria Gabriella (Fino a quando le stelle – Manni, San Cesario di Lecce)

Orletti Mauro (La serie Fibonacci – No press, Pescara)

Tanzi Francesco (il mare/la roccia – Schena editore, Fasano)

 

 

Sezione Testi teatrali: (in ordine alfabetico degli autori) 

Forcella Elio  (Mater clandestina)

Maggio Oronzo (Una storia antica)

Morelli Massimiliano (Da un'altra parte)

Morpurgo Roberto (L'isola)

Zerbo Alfonso Maria (Dopo l'oscuro giorno)

 

 

Premio Attore: (in ordine alfabetico)   

Albanese Mina (Grandangolo)

Labombarda Andreina (Brunilde)

Luca Mondelli (La livella)

Nico Siciliano (La livella)

Marta Zoboli (Cassandra)

 

 

 

La “Giuria di selezione” ha inoltre gratificato i seguenti concorrenti con

     

Menzione d’onore

Maria Pia Boccassini (Composizione), Alma Chiment (Nove gocce di Fantasia), Domenica Colaianni (Non ero sua figlia), Benito D'Agnano (Incanto mattutino), Maria Rosaria D'Alfonso (Rido), Davide D'Elia (L'antitesi del verso che permane), Maria Pia Iacoviello (Inverno), Matilde Maggi (Nonna), Fernando Mainenti (Il fiume freddo), Franca Maranò (Vecchiaia), Giuseppe Marzano (Arrivederci), Gilda Morra (La voce del silenzio), Pierluigi Piccoli (La punizione), Natalizia Pinto (Passione di un sogno), Antonella Renegaldo (Il mio sud…), Celeste Romito (Autunno sul Pollino), Angela Santamaria (Amore folle), Giuseppe Sorrentino (Marta, io t'aspetto), Pierfrancesco Zen (I giochi del tempo).

 

 

Segnalazione di merito

Antonio Bicchierri (Ti parlerò), Daniela Capriati (Zoppa bellezza indiana), Salvatore Celestino (Silenzi), Stefano Cervini (Ma lo sai, stellina, …), Roberta Coliola (Il Mullah), Anna De Castiglione (Quindici anni e un segreto), Lina De Palo (Solo l'amore è vita), Francesca Giovanna Di Benedetto (Soffro), Savino Giannella (L'orologio), Antonio Giordano (Bagnarola), Alessandro Lattarulo (Il respiro della sera), Vilma Leonio (Gioia di vivere), Rossella Longo (C'era una donna…), Mauro Magazzino (Luoghi deputati alla speculazione metafisica), Angela Mancazzo (Bianca orchidea), Fulvia Marconi (Il sorriso d'una madre), Clementina Mazzei (I vecchi hanno pugni in tasca), Maria Mirabella (Nei vicoli), Laura Morelli (Una foto, mille ricordi), Gilda Morra (Ricordo della Pasqua di Resurrezione), Francesco Palermo (Oltre), Angelo Passarelli (Voglia di cambiare), Maria Petruzzelli (Compimento), Francesca Piazzolla (Non toccate i bambini), Renzo Piccoli (Inno all'effimero), Angelo Sapone (Crepuscolo), Lia Saragaglia (Nulla di nuovo), Federica Sciandivasci (Accenderò fuochi).

 

 

 

La A.C. Compagnia del mulino di Valenzano, organizzatrice del premio, ringrazia tutti i partecipanti e augura, in particolare a tutti coloro che non si sono classificati, maggiore fortuna nella prossima edizione.

 

 

 

 

La cerimonia conclusiva del premio si svolgerà domenica 10 giugno alle 18,30 presso il castello baronale Martucci, nel borgo antico di Valenzano.

 

A tutti i premiati presenti alla manifestazione sarà donato un libro.

 

I premi non ritirati personalmente o per delega non saranno spediti.

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 06 Aprile 2007 da nico.siciliano

Cinema/ E' morto a Roma il regista Luigi Comencini
Venerdí 06.04.2007 11:29

immagine Luigi Comencini E' morto stanotte a Roma Luigi Comencini, dopo una lunga malattia che l'ha tenuto per anni lontano dal set. Nato l'8 giugno 1916 a Salò, nella sua carriera ha diretto alcuni tra i più grandi attori italiani, fra cui Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida in Pane, amore e fantasia. È padre di Cristina e Francesca, entrambe registe, oltre che di Paola, costumista e scenografa. Con Francesca ha girato nel 1992 un remake del celebre film "Marcellino pane e vino" che resta il suo ultimo lavoro. Tra i premi vinti figurano l'Orso d'argento per "Pane, amore e fantasia" a Berlino nel 1954, il Leone alla carriera nel 1987 e il Premio Pietro Bianchi l'anno precedente.

Luigi Comencini è considerato uno dei padri della commedia all'italiana, insieme a Risi, Monicelli e Scola. Ha lavorato con Sordi, Totò, Gassman, Manfredi, Mastroianni, Tognazzi, Koscina, Cardinale e Mangano; ma è anche tra gli inventori del cosiddetto neorealismo rosa, che alleggerisce i temi del cinema realista del dopoguerra con elementi sentimentali e di commedia.

Il suo primo film di successo risale al 1949 quando dirige il grande Totò in "L'imperatore di Capri". Sulla scia di "Poveri ma belli" realizza "Mariti in pericolo" (1957) e "Mogli pericolose" (1958) con la coppia Koscina-Salvatori. Nel 1960 dirige nuovamente Sordi in quello che è generalmente considerato il suo capolavoro, "Tutti a casa", tragicommedia sull'Italia del dopo 8 settembre. Sul tema della Resistenza, con Claudia Cardinale protagonista, realizza anche "La ragazza di Bube" (1963), tratto dal romanzo di Carlo Cassola, cui segue il drammatico "Incompreso" (1966) e "Infanzia, vocazione, prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano" (1969).

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da nico.siciliano

57. Festival di BerlinoIn corsa per l'Orso d'oro De Niro, Soderbergh, Park Chan-Wook. Costanzo rappresenterà l'Italia

 

E' stata Edith Piaf a dare il via alla 57esima edizione del Festival di Berlino. La vie en rose, film sulla vita della celebre cantante francese, ha aperto giovedì 8 febbraio la prestigiosa rassegna internazionale.

La giuria presideuta da Paul Schrader dovrà scegliere tra i 21 film in concorso, e non sarà un compito facile visto che a contendersi l'Orso d'oro ci saranno, tra gli altri, Robert De Niro, regista di The Good Shepherd, interpretato da Matt Damon, Angelina Jolie, Alec Baldwin e William Hurt, Steven Soderbergh con il suo Intrigo a Berlino, con George Clooney e Cate Blanchett, il regista di Old boy Park Chan-Wook, con il suo nuovo film, I Am A Cyborg But That's Ok, il maestro francese Jacques Rivette, con Ne touchez pas la hache.

L'Italia è rappresentata da Saverio Costanzo, con il film In memoria di me, che sarà nelle sale il 9 marzo. La pellicola, girata sull''isola di San Giorgio a Venezia, narra la storia di Andrea, un giovane colto che entra a far parte di un convento duro ed austero.
In competizione anche altre star americane come Sharon Stone e Timothy Hutton con When a man falls in the forest di Ryan Eslinger e Jennifer Lopez e Antonio Banderas, interpreti della pellicola drammatica Bordertown di Gregory Nava.

Banderas sarà a Berlino anche in veste di regista: il suo film El camino de los ingleses verrà presentato nella sezione Panorama. Nella stessa sezione le pellicole di altri due attori "prestati" alla regia: Steve Buscemi con il film Interview e l'opera prima di Julie Delpy Two Days in Paris.
Saranno invece presentati fuori concorso il nuovo capolavoro di Clint Eastwood, Lettere da Iwo Jima, e il film di Richard Eyre Diario di uno scandalo, con due candidate all'OscarJudi Dench e Cate Blanchett.

Nella Sezione Speciale verrà presentato invece il nuovo film dei fratelli Taviani, La masseria delle allodole.
In chiusura, il 18 febbraio, Goodbye Befana di Billie August, sul rapporto tra Nelson Mandela e il suo secondino bianco e razzista, interpretato da Joseph Fiennes.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da nico.siciliano

Continuano alla grande le prove dello Spettacolo teatrale “ CAFE’ CHANTANT” , adattato e diretto da Nico Siciliano,che per i primi di aprile calchera' le scene. Spettacolo affidato alla sensibilita’ di Rocco DE BELLIS,Angela PERAGINE,Mariella PADOLECCHIA,Sabino MICCIANTONIO,Nico siciliano,Nicola DE PALO,Irene PALUMBO,Serena DI SANTO,Carla BAVARO

Siamo ai primi del 900, nel cuore della belle epoque. Molti teatri di prosa chiudono perché la moda del café chantant li rende ormai deserti. Qualcuno per seguirla viene trasformato in  ritrovo di numeri ben più allegrotti. Due coppie di artisti ormai alla fame sono  costretti, loro detentori dell’antica arte della tragedia, a riciclarsi come  vedette di café chantant. Una serie infinita di traversie e di avventure tutte da ridere li accompagna in quello che vuole soprattutto essere l’affresco d’un epoca edonistica e culturalmente in grande decadenza.

n.b.presto saranno comunicate le date ed i luoghi

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da nico.siciliano

Tutti quasi pronti a partire a Febbraio con la rassegna teatrale organizzata dalla compagnia I FOLLI in collaborazione con Donato Cosmo ad ALTAMURA, PRESSO IL CINETEATRO COSMO...A GIORNI LE DATE E GLI SPETTACOLI IN CARTELLO

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da nico.siciliano

E' morta Darlene Conley, la Sally Spectra di Beautiful Si è spenta a 72 anni per un tumore

E' morta domenica, nella sua casa di Los Angeles, all'età di 72 anni, Darlene Conley, nota e amata dal pubblico televisivo soprattutto per il ruolo di Sally Spectra da lei interpretato nella soap opera "Beautiful".
Era malata da qualche mese di un tumore allo stomaco.

La Conley era nata a Chicago nel 1934. Ha debuttato in teatro a 16 anni e nel cinema nel 1963, con una comparsata in "Uccelli" di Alfred Hitchcock. A questa sono seguite altre particine nel cinema ma è nella fiction televisiva che l'attrice si è realmente realizzata. Ha partecipato a sit- com e serial di ogni genere, sino a 'specializzarsi' in soap opera. Ha infatti recitato in "I giorni della nostra vita", "Febbre d'amore", "Capitol","General Hopspital" e, naturalmente, "Beautiful". L'interpretazione del personaggio della stilista Sally Spectra in quest'ultima soap le ha fruttato ben 2 nomination agli Emmy Awards, gli oscar della TV statunitensi.

Darlene Conley è stata sposata due volte ed ha un figlio.

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da nico.siciliano

GOLDEN GLOBE, TRIONFANO "BABEL" E "DREAMGIRLS"16-01-2007 09:10
New York, 16 gen. (Apcom) - A sorpresa è andato a "Babel", del regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu il premio più prestigioso, quello per il miglior film, della sessantaquattresima edizione dei Golden Globe. La pellicola, interpretata da Brad Pitt e Kate Blanchett, era rimasta in sordina per tutta la serata, senza riuscire ad aggiudicarsi neppure uno dei premi delle altre categorie nelle quali era nominata (tra i quali anche migliore attore e attrice per Pitt e la Blanchett). E' stato il governatore della California, ed ex attore, Arnold Schwarzenegger, ancora costretto a camminare con le stampelle dopo la grave frattura al femore di fine dicembre, a proclamare il vincitore dell'ambito premio, consegnato al termine di una cerimonia durata tre ore e svoltasi all'hotel Beverly Hilton di Beverly Hills, a Los Angeles. Nella categoria Miglior Musical o Commedia si aggiudica il primo posto "Dreamgirls", che annovera tra le interpreti Beyonce.

Martin Scorsese ("The Departed") si è aggiudicato il globo per il migliore regista, battendo i colleghi Alejandro Inarritu, Stephen Frears e Clint Eastwood. Questi gli altri premiati: miglior attrice protagonista-film drammatico Helen Mirren per "The Queen", che ha vinto anche il rpemio per la miglior sceneggiatura, miglior attrice protagonista per la sezione commedia Meryl Streep per "The Devil Wears Prada"; miglior attore protagonista-film drammatico Forest Whitaker per la sua interpretazione in "The Last King Of Scotland" mentre il premio come miglior attore protagonista per la sezione musical o commedia è andato a Sacha Baron Cohen, meglio noto come "Borat".

L'intera serata, come da tradizone, è stata una parata di star tirate a lucido, sorrisi in telecamera, battute e anche momenti di commozione. Come la premiazione di Warren Beatty, che ha ricevuto il Golden Globe alla carriera.

Tra le coppiepiù attese della serata c'erano ovviamente Brad Pitt e Angelina Jolie, apparsi per la prima volta insieme sul 'red carpet'. Mentre dopo la smentita ufficiale si è sgonfiato il gossip di una relazione tra Leonardo di Caprio e la bella Sienna Miller, ex fidanzata di Jude Law. "Leo" infatti è giunto da solo. Erano invece seduti a pochi tavoli di distanza i recentemente separati Cameron Diaz e Justin Timberlake, quest'ultimo al suo esordio sul grande schermo con "Alpha dog". Non ha mancato di far ridere il comico britannico Sasha Baron Cohen che ès tato premiato come miglior attore protagonista nella categoria musical-commedia.

E' rimasto invece a bocca asciutta il film diretto da Gabriele Muccino, "La ricerca della felicita'", che aveva due nomination, rispettivamente nella categoria miglior canzone originale e in quella per il miglior attore protagonista, per Will Smith.

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da nico.siciliano

Attesa per i Golden GlobeA Hollyood cresce la tensione per i premi, da sempre premonitori degli Oscar: Borat e The Queen tra i film favoriti
 LOS ANGELES, 15 gen - Hollywood è pronta per la cerimonia di premiazione di uno dei concorsi più attesi. Bandito dalla Hollywood Foreign Press Association viene considerato da sempre l'anticamera degli Oscar: stando alle statistiche otto vincitori dei Globe su dieci trionfano anche agli Academy Awards. L'Italia punta sul compositore Carlo Siliotto, candidato per la colonna sonora di Nomad.

Tra i film drammatici la sfida è tra Babel di Alejandro Gonzales Inarritu e The Departed di Martin Scorsese (favorito come migliore regista insieme a Clint Eastwood, già candidato per Flags of our Fathers e Letters from Iwo Jima). Tra le commedie invece i media danno Borat e Dreamgirls in parità e Little Miss Sunshine a fare da terzo incomodo.

Will Smith (per La ricerca della felicità di Gabriele Muccino), Forest Whitake (The Last King of Scotland), Leonardo Di Caprio, (in corsa con The Departed e Blood Diamond), Eddie Murphy ( Dreamgirls), Jack Nicholson (The Departed) e Brad Pitt (Babel) sono tra i candidati a ritirare la statuetta come migliore attore. Tra le donne sono state nominate Penelope Cruz (Volver), Judi Dench (Diario di uno scandalo), Maggie Gyllehaal (Sherrybaby), Kate Winslet (Little Children) ed Helen Mirren (The Queen), la cui vittoria nellla categoria drammatica è data quasi per certa dai media.

A tenere banco nei momenti dell'attesa sono però i grattacapi degli organizzatori: ossia dove e con chi far sedere i produttori, gli agenti e soprattutto attori e attirici. Pare infatti che Justin Timberlake e Cameron Diaz, annunciando la loro separazione abbiano lasciati tutti spiazzati. Farli sedere lontani uno dall'altra ha creato un effetto domino di spostamenti che ha scombussolato un equilibrio preparato e studiato nei minimi dettagliati ormai da giorni.

Brad Pitt e Angelina Jolie saranno sistemati a un tavolo sul lato opposto della sala rispetto agli amici di Jennifer Aniston, mentre per errore (subito corretto) Jennifer Lopez e il marito Marc Anthony erano stati erroneamente messi al tavolo di Sean Puff Diddy Combs, per l'appunto ex della Lopez. (Libero News)

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da nico.siciliano

Martin Luther King
(1929 - 1968)

"Ci troviamo ora di fronte al fatto che domani è già oggi..."

"La speranza spetta a noi, e per quanto potremmo desiderare altrimenti, dobbiamo scegliere in questo momento cruciale della storia umana."

"La vera scelta non e' tra nonviolenza e violenza ma tra nonviolenza e non esistenza... Se non riusciremo a vivere come fratelli moriremo tutti come stolti".

 

 Biografia e tappe principali della sua vita

 

 

  • Pastore battista e uomo politico, principale sostenitore e guida della protesta non violenta dei neri d’America contro la segregazione razziale

  • Nel 1947, ordinato pastore, comincia la sua sfida alla segregazione in Alabama;

  • nel 1955 guida il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery protestando per l’arresto di Rosa Parks;

  • in carcere

  • intensifica la sua campagna per i diritti civili (iscrizione dei neri nelle liste elettorali, abolizione della segregazione razziale, migliorare la qualità dell’istruzione)

  • e nel 1963 si ha la marcia a Birmingham (Alabama);

  • in carcere

  • si reca in India per conoscere l’ambiente, la cultura e il messaggio del Mahatma Gandhi ed approfondire la conoscenza del "satyagraha" : il principio della persuasione nonviolenta sostenuto da Gandhi

  • 29 agosto 1963

  • a Washington la grande marcia pacifista - 250.000 persone - conclusa con il celebre discorso :“I have a dream…”

     


    "…Sogno che sulle rosse colline della Georgia i figli degli antichi schiavi e i figli degli antichi padroni possano sedere insieme al tavolo della fratellanza"

  • in carcere

    e minacciato

“…La conseguenza della nonviolenza è la creazione di una comunione di amore, mentre la conseguenza della violenza è un tragico risentimento”

  • le minacce, le bombe e le ritorsioni del Ku Klux Klan;

  • sostegno e aiuto del Presidente Kennedy;

  • nel 1964 approvazione del Civil Rights Bill (abolizione della segregazione nei servizi pubblici e nelle scuole);

“…La violenza ci riporta indietro di 10 anni. Ci fa perdere ciò che abbiamo conquistato”

“… È necessario condividere la sorte dei fratelli più poveri perché la lotta abbia successo”

  • nel 1964 a Oslo riceve il premio Nobel per la pace;

  • nel 1965 è a Los Angeles dove molti neri, esasperati dai continui attacchi, rispondono con la violenza e si oppone alla frange più violenta del suo movimento;

  • si trasferisce con la moglie e i figli in un quartiere povero di Chicago;

  • il 4 aprile del 1968 viene assassinato a Memphis, nel Tennessee

“Ai nostri più accaniti oppositori noi diciamo: Noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze con la nostra capacità di sopportare le sofferenze; andremo incontro alla vostra forza fisica con la nostra forza d’animo. Fateci quello che volete e noi continueremo ad amarvi.

Noi non possiamo in buona coscienza, obbedire alle vostre leggi ingiuste, perché la non cooperazione col male è un obbligo morale non meno della cooperazione col bene. Metteteci in prigione e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli e noi vi ameremo ancora. Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case nella notte, batteteci e lasciateci mezzi morti e noi vi ameremo ancora.

Ma siate sicuri che noi vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire. Un giorno noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi: faremo talmente appello al vostro cuore ed alla vostra coscienza che alla lunga conquisteremo voi e la nostra vittoria sarà una duplice vittoria. L’amore è il più potere più duraturo che vi sia al mondo”.

 

M. L. KING , La forza di amare

oggi giorno di m.l.king

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da nico.siciliano

E’ bene che sia nel tuo cuore.

 

 

 Tanti fra i nostri antenati cantavano canti di libertà e sognavano il giorno in cui sarebbero potuti uscire dalla schiavitù, dalla lunga notte dell’ingiustizia(…)

E cantavano così perché avevano un sogno grande e potente; ma molti di loro sono morti senza vederlo realizzato(…)

La lotta c’è sempre. Facciamo dichiarazioni contro la guerra, protestiamo, ma è come se con la testa volessimo abbattere un muro di cemento: sembra che non serva a nessuno.

E molto spesso, mentre si cerca di costruire il tempio della pace, si rimane soli; si resta scoraggiati; si resta smarriti.

 Ebbene, così è la vita. E quel che mi rende felice è che attraverso la prospettiva del tempo riesco a sentire le loro grida: ”Forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma è bene che sia nel tuo cuore. E’ bene che tu ci provi.”

Magari non riuscirai a vederlo.  Il sogno può anche non realizzarsi, ma è comunque un bene che tu abbia un desiderio da realizzare. E’ bene che sia nel tuo cuore.

 

 

                                              ( Martin Luther King, Sogni non realizzati,1968)

 

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... C’è più forza nella massa organizzata in una marcia di quanta ce ne sia nelle armi in mano ad una manciata di uomini disperati. I nostri nemici preferirebbero lottare contro un piccolo gruppo armato piuttosto che contro una grande, disarmata ma risoluta massa di persone.

Comunque è necessario che il metodo dell’azione di massa sia tenace e non rinunciatario.

Gandhi diceva che gli indiani non avrebbero dovuto “mai dargli un attimo di respiro”, riferendosi agli inglesi. Li esortava a continuare la protesta ogni giorno e ogni settimana, in modi diversi.

Questo metodo ispirò ed organizzò le masse indiane e disorganizzò e fece smobilitare gli inglesi.

Questo metodo educa le migliaia dei suoi sostenitori socialmente e moralmente.

Tutta la storia ci insegna che un risoluto movimento di uomini che lottino senza tregua per i loro diritti disintegra sempre il vecchio ordine, come un oceano in subbuglio sbriciola una grande scogliera. E’ questa forma di lotta- un’azione di massa che non accetti di cooperare con il male (“mai dargli un attimo di respiro”) – ad aprire la strada al successo a coloro che sono stati tentati e stimolati dalla violenza. 

Bisogna essere decisi e coraggiosi, perché questa forma di lotta non è esente dai pericoli.

Richiede persone impegnate, perché ci si rompe la schiena ad invitare, organizzare ed educare decine di migliaia di persone a un’azione disciplinare e continua.

Questo tipo di lotta si dimostra più definitiva e rovinosa per il nemico che non gli atti di violenza organizzata.

La nostra presente e urgente  necessità è quella di porre fine alla nostra lotta interna e di rivolgerci contro il nemico esterno, utilizzando ogni forma di azione di massa conosciuta, inventando nuove forme e scegliendo di “non dargli mai un attimo di respiro”.

 E’ questa la leva sociale che costringerà ad aprirsi la porta della libertà.

Le nostre poderose armi sono le nostre voci, piedi e corpi di persone impegnate e unite, che camminano senza sosta verso una giusta meta……

 

 

                                                                   (M.L.KING, “Io ho un sogno” )

 


... Ci troviamo ora di fronte al fatto che domani è già oggi. Ci confronta l’aspra urgenza dell’adesso.
Nell’enigmatico svolgersi della vita e della storia c’è anche l’essere” troppo tardi”.

Il procrastinare è sempre ladro del tempo.(…)

Dobbiamo procedere dall’indecisione all’azione.

Dobbiamo trovare nuovi modi per parlare a favore della pace in Vietnam e a favore di una giustizia da realizzare in tutto il mondo: un mondo che confina con la nostra porta di casa. Se non scegliamo l’azione saremo certamente trascinati indietro lungo i corridoi oscuri e ignominiosi del tempo, riservati a coloro che hanno potere senza compassione, forza senza moralità, e vigore senza lungimiranza.

Non indugiamo. Dedichiamoci un’altra volta alla lunga ed amara, ma bellissima, per realizzare un mondo nuovo. Questa è la chiamata di Dio ai suoi figli, e i nostri fratelli aspettano con ansia la nostra risposta.

Diremo forse che le sorti erano troppo incerte?   Diremo forse che la lotta è troppo dura?

Il nostro messaggio sarà forse che gli eserciti della vita in America militano contro il loro desiderio  di essere uomini completi, e che ci dispiace davvero molto ma non possiamo fare nulla?

Oppure ci sarà invece un altro messaggio di generosità, di speranza, di solidarietà con i loro desideri, di impegno a lottare per la loro causa ad ogni costo?

La speranza spetta a noi, e per quanto potremmo desiderare altrimenti, dobbiamo scegliere in questo momento cruciale della storia umana.

 Come scrisse con eloquenza un nobile bardo di ieri, James Russel Lowell:  

                        

"Una volta per ogni uomo e nazione
viene il momento di decidere,

 in questa lotta tra la verità e la falsità,

a  favore del bene o del male;
qualche grande causa, il nuovo Messia di Dio,

l’uno e l’altro con un’offerta di vita o di morte,

 e la scelta è perenne
tra l’oscurità e la luce.

Sebbene la causa del male possa vincere,

sempre e soltanto è la verità che è forte
sebbene il suo destino sia il patibolo,

 il trono la condanni,

quel patibolo che domina il futuro

e dietro l’impercettibile ignoto,

sta  Dio nell’ombra,

a vegliare sui suoi figli."

                 

(M.L.KING, “Io ho un sogno” )

 
 
 

Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da nico.siciliano

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"I have a dream"

 

(di Martin Luter King)

 

 

 

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività.

Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale; cento anni dopo; il negro langue ancora ai margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra.

Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla capitale del paese per incassare un assegno. Quando gli architetti della repubblica scrissero le sublimi parole della Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono un "pagherò" del quale ogni americano sarebbe diventato erede. Questo "pagherò" permetteva che tutti gli uomini, si, i negri tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.

E’ ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo "pagherò" per ciò che riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: "fondi insufficienti". Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.

Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia.; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.

Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che sperano che i negri abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare come se niente fosse successo.

Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia.

Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.

Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà. Questa offesa che ci accomuna, e che si è fatta tempesta per le mura fortificate dell’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un esercito di due razze. Non possiamo camminare da soli.

E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in avanti. Non possiamo tornare indietro. Ci sono quelli che chiedono a coloro che chiedono i diritti civili: "Quando vi riterrete soddisfatti?" Non saremo mai soddisfatti finché il negro sarà vittima degli indicibili orrori a cui viene sottoposto dalla polizia.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, stanchi per la fatica del viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e negli alberghi delle città. Non potremo essere soddisfatti finché gli spostamenti sociali davvero permessi ai negri saranno da un ghetto piccolo a un ghetto più grande.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono:"Riservato ai bianchi". Non potremo mai essere soddisfatti finché i negri del Mississippi non potranno votare e i negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare. No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.

Non ha dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi prove e tribolazioni. Alcuni di voi sono venuti appena usciti dalle anguste celle di un carcere. Alcuni di voi sono venuti da zone in cui la domanda di libertà ci ha lasciato percossi dalle tempeste della persecuzione e intontiti dalle raffiche della brutalità della polizia. Siete voi i veterani della sofferenza creativa. Continuate ad operare con la certezza che la sofferenza immeritata è redentrice.

Ritornate nel Mississippi; ritornate in Alabama; ritornate nel South Carolina; ritornate in Georgia; ritornate in Louisiana; ritornate ai vostri quartieri e ai ghetti delle città del Nord, sapendo che in qualche modo questa situazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione.

E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.

Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.

Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.

Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.

Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.

Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.

Ma non soltanto.

Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.

Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.

Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà.

E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".

 
 
 
 
 

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Un blog di: nico.siciliano
Data di creazione: 10/04/2006
 

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