Creato da cattivik3000 il 12/12/2011

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Ontario (Canada)

Post n°7 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da cattivik3000
 
Foto di cattivik3000

L'Ontario è una delle dieci province/regioni del Canada, la più popolosa. Oggi conta circa 13 milioni di abitanti. Le città più importanti sono Toronto, la capitale Ottawa e Hamilton.
La principale fonte di reddito è l'industria, soprattutto quella automobilistica, dell'acciaio e dell'alta tecnologia. L'Ontario è il principale centro economico del Canada, il suo PIL pro-capite è uno dei maggiori al mondo.
La religione è per il 75% cristiana (divisa tra protestanti, cattolici e ortodossi).
Il suo nome deriva dal Lago Ontario che significa "acque luminose". 

Breve storia
Prima dell'arrivo degli europei, l'ontario era popolato da diverse tribù di nativi americani come i Chippewa, gli Huroni e gli Irochesi. All'inizio del 1600 i francesi iniziarono a colonizzare la regione (che comprendeva le attuali Ontario e Québec), attratti soprattutto da un territorio ricco di animali da pelliccia, ideale per il mercato europeo.
I missionari francesi trovarono molte difficoltà nel convertire al cristianesimo e alla cultura europea i nativi del luogo.
Verso la fine del 1600 gli inglesi del Regno Unito, preoccupati dell'espansionismo francese, sferrarono una serie di attacchi ai villaggi. Nel 1754 scoppiò la guerra tra inglesi e francesi, che si risolse con la vittoria inglese ed il trattato di Parigi del 1763. Con tale trattato la Francia doveva rinunciare a moltissimi territori.
A partire dal 1784, con la fine della Rivoluzione Americana, circa 10 milioni di coloni americani di lingua inglese emigrarono nella colonia.
Nel 1791 gli inglesi divisero la colonia in due parti, segnando il confine più meridionale attraverso il corso del fiume Ottawa.
Nel 1812 gli Stati Uniti invasero la colonia del Canada Superiore (Guerra del 1812), bruciando la capitale York. Nel giro di due anni vennero però sconfitti dai britannici.
Cresceva intanto il malumore per il troppo potere inglese nelle regioni.
Nel 1867 i politici canadesi e britannici si accordarono e venne fondata la Confederazione Canadese che comprendeva oltre al Québec e all'Ontario, anche Nuova Scozia e Nuovo Brunswick.
Figura chiave nelle trattative e anche negli anni successivi fu il politico Olivier Mowat.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ci fu un grosso esodo migratorio verso l'Ontario proveniente in gran parte dall'Europa. Molte imprese si spostarono nella regione e crebbe lo sviluppo economico.


Immagine notturna di Toronto, la capitale

Le cascate del Niagara
A sud dell'Ontario, al confine tra Stati Uniti e Canada si trovano le cascate del Niagara, si tratta di tre cascate originate dall'omonimo fiume, il Niagara.
Si tratta di una delle mete turistiche più famose al mondo per la loro bellezza e maestosità (anche se l'altezza è "solo di 52 metri") e sono fonte di produzione di energia elettrica.
Si trovano a circa mezz'ora di macchina dalla città statunitense di Buffalo e a circa un'ora e mezza da Toronto. 
Grande notorietà fu data a questo luogo dal film "Niagara" girato nel 1953 dal regista Henry Hathaway e con Marilyn Monroe come protagonista: molti degli edifici e luoghi che fecero da scenografia al film sono stati conservati così com'erano per la gioia dei turisti e degli appassionati.   

 

 

 
 
 

Pindaro e i suoi "voli poetici"

Post n°6 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da cattivik3000
 
Foto di cattivik3000

Pindaro nasce in Grecia (nella regione della Beozia) a Cinocefale, presso Tebe, nel 518 a.C. circa e scompare ad Argo (sempre in Grecia) nel 438 a.C. circa. Proviene da famiglia nobile.
E' stato uno dei maggiori poeti della Grecia antica e ha scritto per sovrani e famiglie importanti.
Negli "Epinici" cantò le vittorie della gioventù aristocratica dorica - cui egli stesso apparteneva - ai giochi panellenici, che a scadenze fisse si tenevano a Olimpia, Delfi, a Nemea nel Peloponneso e sull'Istmo di Corinto.
Pindaro trascorse diversi anni in Sicilia, in particolare a Siracusa ed Agrigento, presso i tiranni Gerone e Terone.

Il periodo centrale della sua lunga esistenza coincise con un profondo mutamento morale, politico e religioso dell'Ellade, destinato a scardinare molti dei principi su cui si fondava l'educazione dell'età arcaica. Erano gli anni delle guerre persiane e l'attenzione del mondo greco era attratta dalle vicende del conflitto e dalla politica di Atene, che, grazie al ruolo avuto nella guerra, si avviava a divenire un punto di riferimento per l'intera Ellade. Pindaro, invece, tutto preso dalla volontà di celebrare il passato, si sentiva estraneo a questo presente i cui ideali si andavano sempre più allontanando dai suoi.
I motivi del dissenso di Pindaro erano indipendenti allo sfondo politico della patria e molto più profondi: si sentiva attratto dall'ideale di vita eroico, oramai remoto ed in contrasto col regime democratico greco.
Il concetto dell'aristocrazia di razza dominava ancora il suo cuore e lo spingeva a distaccarsi dalla realtà storica in cui viveva, per ricongiungersi alla dimensione senza tempo del mito. 

Interprete e mentore della coscienza della grecità classica fusa in un'unica identità culturale interna alla costante presenza del mito come garanzia storica, Pindaro viene ancor oggi ricordato attraverso un motto diventato celebre, riferito, appunto, ai suoi voli poetici (i voli pindarici, appunto), vale a dire quella proverbiale capacità di dare vita a momenti narrativi ricchi di passaggi e virtuososmi improvvisi che arricchivano il testo di una particolare carica di tensione.

Si narra che quando Tebe fu rasa al suolo (nel 335 a.C.) Alessandro Magno ordinò che venisse salvata soltanto la casa in cui si diceva fosse vissuto il poeta, in onore al significato che i versi di Pindaro avevano per il popolo greco.

 

Una poesia di Pindaro:

Per Teosseno di Tenedo

Al momento opportuno dovevi, animo mio,
coglier l'amore, in giovinezza.
Ma guardando i raggi
che dagli occhi di Teosseno balenano,
chi non trabocca di desiderio, ha il cuore nero
temprato nell'acciaio o nel ferro
con gelida fiamma. Disprezzato
da Afrodite pupille vivaci,
o soffre pene violente per ottenere guadagni,
o, servo di tracotanza femminile,
freddo percorre ogni sentiero.
Ma io, a causa di lei, come la cera delle api sacre
morsa dal calore, mi consumo, quando guardo
la giovinezza degli adolescenti dalle membra floride.
In Tenedo, certo,
Peito e Grazia abitano
nel figlio di Agesilas.

 

Così scrisse di Senocrito, musico e poeta dell'antica Locri:

[...] Ed io udendo
poco della soave melodia
fui spinto al canto, alla risposta,
come il delfino, quando si agita
al dolcissimo suono dei flauti
nell'immensità del grande mare.

 

 

 

 
 
 

Onnivoro

Post n°5 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da cattivik3000
 
Foto di cattivik3000

Il termine onnivoro deriva dalle parole latine omnis (tutto) e vorare (mangiare, divorare). Con tale aggettivo si identificano, infatti, gli uomini o quelle specie animali che mangiano qualsiasi cibo, sia esso di origine animale che vegetale.

In senso figurato si usa anche per una persona che non fa scelte, che accetta tutto. Un lettore onnivoro è uno che legge di tutto voracemente.

 

 
 
 

Francesco Redi

Post n°4 pubblicato il 18 Dicembre 2011 da cattivik3000
Foto di cattivik3000

Francesco Redi (Arezzo, 18 febbraio 1626 - Pisa, 1 marzo 1697) è stato un medico, naturalista e letterato italiano.
Dopo gli studi a Firenze, si laurea a Pisa nel 1647 in Filosofia e Medicina. Poi prosegue gli studi a Roma.
Nel 1654 entra a far parte della Corte dei Medici, a Firenze, e si dedica allo studio delle lingue. Dal 1655 è nell'Accademia della Crusca, dove partecipa alla stesura della III edizione del Vocabolario.
Redi era un letterato e un gran ricercatore scientifico e medico che conobbe fama in tutta Europa. Tra i suoi studi più importanti sono da ricordare le "Osservazioni intorno alle vipere" e le "Esperienze intorno alla generazione degli insetti".
Nelle osservazioni sulle vipere, arrivò a berne il veleno, dimostrando che esso era dannoso se iniettato nel sangue, ma innocuo se bevuto.


Nell'Ottocento fu collocata, nel Piazzale degli Uffizi a Firenze, una statua a lui dedicata.

 

 

 
 
 

Cornovaglia

Post n°3 pubblicato il 18 Dicembre 2011 da cattivik3000
 
Foto di cattivik3000

La Cornovaglia è una regione della Gran Bretagna, situata sull'estremo lembo a sud ovest dell'Inghiltera. 

    

Cenni storici:
Subì la dominazione romana, che includeva popoli di lingua celtica. Dopo tale dominazione la Cornovaglia tornò indipendente sotto la guida di capi celtici.
Tra il 400 e il 900 gli Anglosassoni conquistarono gran parte della Britannia orientale, mentre la Cornovaglia restò sotto il controllo dei sovrani romano-britannici locali e delle élite celtiche.
Dopo il 936 la Cornovaglia finì sotto il controllo inglese, seppur con una certa autonomia legislativa. Si succedettero influenze e dominazioni dei sassoni e dei normanni. Ciò durò fino al 1500 circa, quando la dinastia Tudor impose leggi uguali per Inghilterra e Cornovaglia.
La Cornovaglia è una delle Sei Nazioni Celtiche e attualmente la maggioranza della popolazione rivendica posizioni di autonomia amministrativa dall'Inghilterra.

Territorio:
La particolare posizione geografica espone la Cornovaglia all'azione dei venti. A nord l'azione incessante dell'oceano Atlantico ha formato scogliere alte a picco sul mare, ma non mancano spiagge di sabbia finissima. A sud la costa è più protetta ed è caratterizzata da numerosi porti, oltre a litorali di sabbia grossolana o ghiaiosa.
All'interno non vi sono alture importanti e il paesaggio è soprattutto brullo.

Altro:
La regione è divisa in sei circoscrizioni, delle quali le Isole Scilly possiedono una parziale autonomia amministrativa.
La città più importante a livello amministrativo e capoluogo è Truro. La città più grande invece è St. Austelle.
Fino al XX° sec. la Cornovaglia è stata una importante regione di estrazione mineraria. Poi l'attività è iniziata a calare.
Il turismo è fonte sostanziale della sua economia grazie alla spettacolare scogliera, la cultura celtica e gli sport acquatici quali surf e winsurf.


Le sei circoscrizioni attuali della Cornovaglia


Uno scorcio di Truro, il capoluogo amministrativo

ATTENZIONE:

La Cornovaglia britannica, non va confusa con la Cornovaglia francese.
Quest'ultima è una regione storica della Bretagna, nella Francia nord-occidentale. 

 

 

 
 
 

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