Verso il Fronte

Le elezioni a Napoli


Si avvicinano le elezioni amministrative del prossimo anno e le primarie del PD hanno allungato i tempi di discussione, nel senso che se prima che il PD partisse col sistema delle primarie si poteva attendere qualche tempo per la discussione pubblica intorno alle elezioni, adesso invece ciò costringe tutti a organizzarsi molto prima e quindi a partire prima con la discussione politica pubblica attorno ad elezioni che si terranno però solo tra qualche mese.Come ogni cosa, ciò ha sia pregi sia difetti. Certo, visti gli esiti delle primarie del PD in varie circostanze ci sarebbe da dubitare dell'effettività di questo strumento.Ad ogni modo, non vorrei tanto parlare di questo, ma piuttosto delle elezioni amministrative a Napoli, questione che si è aperta da tempo anche (e soprattutto) a causa del ritorno sulla scena (del PD, per intanto) di Antonio Bassolino.A questo proposito, ho letto tempo fa (proprio perché per via delle primarie la discussione, per l'appunto, si apre quasi un anno prima) una lettera scritta a Repubblica da Umberto Ranieri che si può  leggere qui: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/09/26/news/ranieri_scrive_a_bassolino_caro_antonio_non_tornare_-123758277/)Naturalmente, la lettera in questione è stata scritta con l'evidente intento di stoppare la candidatura di Bassolino alle primarie del PD. Il risultato si è visto. Bassolino pare infatti avere tutta l'intenzione di presentarsi. Chissà se riuscirà a imporsi, ma la determinazione con cui sta procedendo lascia pensare che egli disponga ancora all'interno del PD napoletano di un blocco di voti che è disposto a usare.Tuttavia, non è questo il profilo più interessante della lettera di Ranieri, che onestamente detto non mi è sembrata particolarmente piena di considerazioni illuminanti. Il profilo più interessante è invece il giudizio liquidatorio che Ranieri esprime nei confronti dell'esperienza De Magistris, giudizio che egli inserisce nell'ambito di un disastro ventennale che Ranieri imputa, all'evidenza, a Bassolino.Dal mio punto di vista, allora, il profilo più interessante è la bocciatura data a De Magistris, bocciatura data senza un minimo di spiegazione e poi dall'alto di una cattedra, quella del PD, che invece avrebbe dovuto chiamare a un'assunzione di responsabilità dato che Bassolino non è questo sconosciuto, ma ha la tessera del PD. Ma si sa che certi politici, come Ranieri, hanno la memoria corta.Ora, il punto è chiedersi: ma veramente l'esperienza di De Magistris è stata così fallimentare?  Premetto che non sono napoletano, né vivo a Napoli. Pertanto, non conosco approfonditamente i problemi cittadini. Né simpatizzo per De Magistris, la cui personalità mi ha sempre lasciato perplesso. Ad esempio, non mi è piaciuto lo scontro in giunta con Realfonzo. Magari si tratta di due personalità non semplicissime. Ma sarebbe stato un dovere, da parte di De Magistris, trovare un punto di equilibrio.Ciò detto, si può dare un giudizio così liquidatorio, come fatto da Ranieri, nei confronti di De Magistris? Per provare a rispondere, faccio un piccolo esempio personale. L'ultima volta che sono stato a Napoli ho trovato una città in cui non era semplicissimo muoversi (ma forse spostarsi a Napoli, così come a Roma, non è mai stato facile) e per ciò stesso alquanto stressante. Nondimeno, passeggiando per il centro ho visto molte opere di ristrutturazione e, anche se ciò non mi ha consentito di apprezzare la bellezza del centro napoletano, ne ho tratto comunque un'impressione positiva. Semplicemente perché al termine dei lavori di ristrutturazione i napoletani avranno un centro rimesso in condizione.E' un male?Io non penso.Ovviamente, le condizioni che portarono alla vittoria di De Magistris oggi non ci sono più. All'epoca egli stava nell'IDV, mentre oggi l'IDV è un partito sostanzialmente sparito. Ciò vuol dire che, per certi versi, De Magistris deve partire da zero per costruirsi liste di sostegno, sebbene sia facile immaginare che in questi quasi 5 anni avrà saputo costruirsi le sue reti di sostegno e appoggio. Il che peraltro accentuerà ancor di più il carattere personalistico dell'uomo e ciò non è un bene...Comunque sia, trovo molto sbagliato impostare il dibattito con le modalità di Ranieri. Significa che in questo modo la discussione non si rivolge ai cittadini e ai militanti di partito, bensì solo agli apparati di potere. E poi con quali risultati? Bassolino si vuol candidare lo stesso.Per il resto, nulla vieta a Ranieri di criticare De Magistris. Probabilmente, ci sono ancora più argomenti di quanti ne conosca io. E allora che lo faccia. Si confronti con la realtà esterna e non solo con la realtà che esiste nel PD e soprattutto nella sua mente.