Verso il Fronte

La scomparsa di Casaleggio


La scomparsa avvenuta oggi di Casaleggio ci interroga sull'apporto di quest'uomo alla vita del nostro Paese.Riflettendoci, forse, ciò che si può dire è che egli, nonostante tutte le contraddizioni, è veramente riuscito a cambiare in un punto il nostro Paese. Con lui, infatti, è venuto alla luce un fatto che era evidente ma che si faticava a inquadrare correttamente (a causa dei vizi atavici del nostro Paese), cioè che la politica non è necessariamente fatta da chi ha cariche (con onori e prebende). La politica, molto spesso, è in realtà fatta, nel senso di pensata/elaborata, da chi non compare, da chi sta dietro le quinte. Ecco, lui è riuscito a portare davanti (anche se si trattava di se stesso, all'evidenza) chi stava dietro le quinte.In questo Paese, infatti, pare che per fare politica si debba essere eletti a qualcosa. Basti pensare alla polemica su Renzi mai eletto da nessuno, quando il problema non è se lo ha eletto o non eletto qualcuno, il problema è che egli ha imposto un programma ai propri parlamentari eletti sulla base di un altro programma.Ciò detto, la scomparsa di Casaleggio fa pensare che questo paese si divide fra un'area di forte conservazione, che genera ritardi indicibili nell'avanzamento della nostra società (basti pensare alla legge sulle unioni civili approvata con quasi 15 anni di ritardo), e un'area di forte innovazione, come quella (nel bene come nel male) cui pare potersi ascrivere una figura del tipo di Casaleggio. Un'area che, per come è composto il nostro Paese, è persino fin troppo innovativa.Resta da domandarsi se esiste fra queste due aree una terza area, che non vuole rimanere invischiata in logiche di conservazione da anni '50, ma che al contempo vuole anzitutto che esistano le "buone prassi". Le buone prassi non nel senso di best practices, ma nel senso di una buona prassi costituzionale e di una buona prassi amministrativa. Un esempio? Riportare la prassi dei decreti legge al senso autentico della Costituzione. Un altro esempio? Che le amministrazioni non usino le circolari amministrative per sostituirsi al legislatore.L'Italia avrà una speranza se anche quest'area potrà esprimersi e farsi valere.