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La nascita di Sinistra Italiana

Post n°73 pubblicato il 10 Novembre 2015 da single_sound
 

In effetti, mi ero sbagliato. L'Assemblea del Quirino non era domenica, bensì sabato scorso.

Sicché non ho potuto osservarla interamente e mi sono perso un pezzo.

Posta questa premessa, direi che alcune cose, sia pure limitatamente a ciò che ho visto tramite il web, si possono dire fin d'ora.

Si potrebbe fare molta ironia a proposito di quest'assemblea e di  questa formazione, ma preferisco evitarlo per concentrarmi, piuttosto, su alcuni aspetti che, benché in modo diverso, hanno attirato la mia attenzione.

Il primo aspetto è che gli interventi più interessanti che ho ascoltato sono quelli delle persone "più comuni". Naturalmente, non si trattava di interventi di persone prese per strada. In realtà, alcuni erano già stati parlamentari o comunque uomini che hanno fatto una carriera politica. Come Besostri che attivò, insieme ad altri, il ricorso contro il Porcellum e ora contro l'Italicum. Ebbene, proprio l'esperienza fuori dal Parlamento probabilmente ha reso il suo intervento molto più semplice e lucido degli interventi di chi invece sta dentro. Anche se ovviamente Besostri è certamente persona molto intelligente che non ha bisogno di stare dentro o fuori per esprimere le sue capacità. Ma oggigiorno forse stare fuori aiuta a mantenere lucidità.

Un altro intervento, anche se purtroppo non mi ricordo il nome di chi lo ha tenuto, è stato molto significativo, perché l'oratore ha detto una cosa che condivido appieno. Cioè l'incapacità della nostra società di funzionare senza il denaro. Da noi il denaro è diventato l'unico motore e, se il denaro non c'è, tutto si inceppa. Non esistono meccanismi di funzionamento alternativi al denaro. Questo è un grosso limite.

Gli interventi dei politici in Parlamento, secondo me, sono stati i più negativi. Con una eccezione, che merita un approfondimento: l'intervento del Prof. Carlo Galli, entrato in Parlamento in questa legislatura col PD. Mentre lo ascoltavo parlare risentivo nelle sue parole il vocabolario schmittiano. Del resto, il Prof. Galli è un notevole studioso di Carl Schmitt. Egli ha svolto un'analisi oltremodo interessante della situazione attuale. Attenzione, della situazione attuale. Non del momento attuale. Un'analisi volta a ribadire la centralità e l'attualità della Costituzione.

Questi senz'altro i meriti di questa Assemblea. Passiamo ora ai demeriti, che parimenti meritano di esser segnalati. A mio modo di vedere gli interventi più noiosi sono stati quelli dei parlamentari di SEL, in particolare di Fratoianni e Scotto. Spiace dirlo, ma la penso così. L'intervento di Fratoianni, a braccio, mi è sembrato comunque un discorso letto. In altri termini, un discorso che basta ripeterlo qualche volta e lo mandi a memoria. E' come se la sinistra ripetesse, come ha d'altronde effettivamente fatto: bisogna ridare centralità al lavoro. Per carità, possiamo essere d'accordo, ma se poi lo dici 100 volte e non fai niente restano solo parole mandate a memoria e ripetute ogni volta, a ogni ripartenza. Nel frattempo i lavoratori hanno votato per Berlusconi e magari domani voteranno Salvini...

L'intervento di Scotto invece era letto. Esso era tutto incentrato sull'attualità. Ha iniziato dicendo che l'io è stato troppo spesso prevalente a sinistra negli ultimi anni e che bisogna passare al noi. Apparentemente condivisibile, se non fosse che immediatamente dopo si è messo a dipingere le politiche del Governo Renzi dividendo tutto in buono (per lui) e cattivo (Renzi). E ogni volta, su ogni argomento, iniziava ripetendo: per me. E il noi? Già dimenticato... Caro Scotto, un po' di coerenza rispetto a quanto avevi detto poco prima con riguardo al noi?

Oltretutto, Scotto ha ripetuto la solita frasetta sul reddito di cittadinanza, chiamato reddito di dignità. Non mi piace far polemica su questa questione. Noto però che Scotto ha parlato subito dopo Galli, il quale aveva detto tutto il contrario di Scotto, precisando infatti come la Costituzione italiana parli di lavoro e non di redditi di cittadinanza o altre cose assimilabili. La contraddizione è evidente e tra i due ha certamente ragione Galli e non Scotto. Peccato però che la linea politica del momento la facciano poi i tipi alla Scotto e non Galli. Soprattutto, peccato che la "sinistra" si sia dimenticata una delle cose buone della sinistra laburista, vale a dire la spinta verso il pieno impiego.

Ciò detto a proposito degli interventi, direi che ci sono due punti essenziali su cui l'Assemblea si è mantenuta, per quanto ho sentito, ambigua e tale ambiguità è certamente voluta, perché volta a non precludersi un possibile rapporto di alleanza elettorale col PD un domani.

I due punti sono l'euro e il capitalismo.

Non una parola è stata spesa, che io abbia sentito, sull'euro (e poi ci ritorno a breve). Solo Galli ha parlato del capitalismo. Ma lo ha fatto unicamente per limitarsi a dire che va riequilibrato il rapporto tra capitale e lavoro, non certo per affermare che occorre superare il sistema capitalista.

In conclusione, mi è sembrato che la nascita di Sinistra Italiana sia un'operazione alquanto improvvisata, specialmente sul terreno teorico. Magari prenderà un'altra strada e glielo auguro pure. Però, mi pare si tratti di un'operazione momentanea, non a caso effettuata in coincidenza con la presentazione della legge di stabilità.

Ecco questo punto è molto significativo. Criticare la legge di stabilità è un esercizio ormai grottesco, per certi versi. Significa continuare a voler far credere che si possano fare leggi di stabilità diverse. Basta che sia Sinistra Italiana ad andare al Governo. Non è così. Anche io posso criticare la legge di stabilità sul punto dei tagli alla sanità. Ma ormai il punto nodale è rompere la gabbia che ci costringe ogni anno a dover proporre leggi simili. Quand'anche Scotto andasse al Governo, cosa potrebbe fare? Basta guardare l'esperienza di Tsipras per capire.

Allora, all'evidenza, il problema qui è quello delle regole sugli equilibri di bilancio e il rapporto tra tali regole e la moneta comune.

Non mi pare che Sinistra Italiana se lo sia posto.

 

 
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