Il Blog del Mar

Il tempo della politica senza gossip e notti esotiche


di Aldo GrassoChi ha visto le Olgettine? Si pratica ancora il” bunga bunga”? Dov’è finito il corpo delle donne? Sembra un’epoca remota quella in cui, ogni giorno, si discuteva della profana Triade “sesso-danaro-potere”, il terribile virus che aveva inquinato le massime istituzioni della vita pubblica. Ogni giorno, tra compiacenza voyeuristica e sdegno moralistico, si raccontava delle imprese del Capo, del lettone di Putin, del favoloso harem di Sputtanopoli. Per ogni atto politico bisognava “cherchez la femma”. Poi basta: solo morigeratezza e continenza. Dal colore al bianco e nero, da Forza Gnocca al Corpo docente, dal cabaret al convento.In un attimo siamo passati dai cicalecci sulle ministre sexy, sulle hot line scrupolosamente intercettate, sulle battute da caserma sul lato B della Merkel all’analisi dello spread, alle incertezze della crescita, ai bollettini delle agenzie di rating. “La torsione etica e politica delle ultime settimane – ha scritto Aldo Nove – farebbe pensare a una bonifica ormonale di salubre disintossicazione dopo un’overdose nazionale”. Con i soldi pareva possibile comprare tutto, regalare farfalline d’oro alle accompagnatrici, concedersi notte esotiche e anche erotiche, ma ora i soldi mancano e i sogni di potenza svaniscono.Il mestiere di retroscenista è stato deprivato della sua sostanza gossippara: non c’è più nulla da scoprire, in senso figurato e in senso reale e Vallettopoli finirà per essere rubricata come al versione senza freni inibitori di Tangentopoli: alla mazzetta è succeduta la mezzana, al lotto il letto. Insomma, la rinascita impone rigore, sobrietà e un infuso quaresimale. Ed Eros e Priapo che fine hanno fatto? Con tutto il tempo libero a disposizione hanno disarmato i remi? Hanno chiuso i conti con la suburra? Difficile crederlo, solo che le relazioni pericolose, le foto compromettenti, le notti brave non interessano più, rientrano nella sfera del privato. Un velo di ipocrisia si stende ora sulle alcove. Lele Mora è in prigione, Fitch ci declassa, la redenzione del Paese è anche un atto di contrizione.