In totale i partiti attingono al pozzo senza fine dei rimborsi in base a quattro fondi elettorali: Camera, Senato, europee, regionali. Solo per le politiche, dal 2001 ad oggi, 1 miliardo e 84 milioni di euro la cifra dei rimborsi.E campano tutti. Anche i partiti che restano eternamente fuori. Naturalmente i partiti che stanno in Parlamento hanno la fetta più grossa e questo li rende autentiche aziende mai in rosso. Nel 2010 il Pd vale 125.928.854 euro; l'ex An la bellezza di 76.914.109 euro. Più basse le cifre per Idv, Lega ed Udc. Rispettivamente: 37.499.763, 33.261.323, 21.922.997. Dall'elenco è esclusa l'ex Forza Italia: la sua quota è stata ceduta a Banca Intesa che in pratica aveva anticipato i soldi in cambio della cessione dei crediti dei rimborsi.La gestione dei rimborsi è una macchina perfetta che ovvismnete ha tenuto conto anche della conversione lira- euro, in termini di rivalutazione. I partiti sono passati direttamente da 4 mila lire (da moltiplicare al numero degli elettori) a 4 euro. Da 200 miliardi di lire a 200 milioni di euro all'anno. Un affarone.Da "Il Fatto Quotidiano".
LA MACCHINA MANGIA-SOLDI DEI RIMBORSI ELETTORALI
In totale i partiti attingono al pozzo senza fine dei rimborsi in base a quattro fondi elettorali: Camera, Senato, europee, regionali. Solo per le politiche, dal 2001 ad oggi, 1 miliardo e 84 milioni di euro la cifra dei rimborsi.E campano tutti. Anche i partiti che restano eternamente fuori. Naturalmente i partiti che stanno in Parlamento hanno la fetta più grossa e questo li rende autentiche aziende mai in rosso. Nel 2010 il Pd vale 125.928.854 euro; l'ex An la bellezza di 76.914.109 euro. Più basse le cifre per Idv, Lega ed Udc. Rispettivamente: 37.499.763, 33.261.323, 21.922.997. Dall'elenco è esclusa l'ex Forza Italia: la sua quota è stata ceduta a Banca Intesa che in pratica aveva anticipato i soldi in cambio della cessione dei crediti dei rimborsi.La gestione dei rimborsi è una macchina perfetta che ovvismnete ha tenuto conto anche della conversione lira- euro, in termini di rivalutazione. I partiti sono passati direttamente da 4 mila lire (da moltiplicare al numero degli elettori) a 4 euro. Da 200 miliardi di lire a 200 milioni di euro all'anno. Un affarone.Da "Il Fatto Quotidiano".