Il Blog del Mar

MONTI AI GIOVANI: "E' BELLO CAMBIARE E ACCETTARE NUOVE SFIDE"


Mario Monti ieri sera parla dal salotto di Matrix. Giovani, riforma del lavoro, liberalizzazioni i temi affrontati. Forse come dice qualcuno è più interessante delle leggi che fa comunque in una lunga intervista ad Alessio Vinci il premier snocciola le tematiche più importanti dell'ondata riformista del suo governo e mentre c'è chi considera il partito Monti già una realtà e chi non fa che parlare di un suo futuro incarico al Quirinale, il leader del governo tecnico non manca di sottolineare la "temporaneità" del suo impegno. "La parentesi di questo governo sarà chiusa a marzo-aprile 2013" - dichiara e nel farlo non rinuncia ad un pizzico di ironia quando aggiunge: "Per allora spero di essere ancora vivo ma senza responsabilità".Affrontando le tematiche relative alla riforma del lavoro, Monti si rivolge direttamente ai giovani, come aveva fatto nel suo discorso d'insediamento e come spesso fa quando spiega le finalità dei suoi provvedimenti, invitandoli a "disabituarsi" all'idea del posto fisso. "E' monotono" - afferma lapidario e pone l'accento sulla necessità di cambiare i modelli di riferimento nel mercato del lavoro e aprirsi a nuove sfide future. Prosegue parlando dell'art. 18 e chiarendo che non si tratta di un tabù. "Può essere pernicioso per lo sviluppo dell'Italia e dei giovani in certi contesti e abbastanza accettabile in altri" . Non spiega quali ma garantisce che serve una riforma degli ammortizzatori sociali che tuteli il lavoratore senza legarlo ad un posto nei casi in cui non sia più sostenibile economicamente. Da fiducia ai sindacati quando ricorda che sulle pensioni sono state fatte soltanto tre ore di sciopero, sottolineando l'intelligenza e non la fragilità di questo tipo di condotta e riafferma con ottimismo e fiducia l'essenzialità del confronto con le porti sociali riguardo alle tematiche del lavoro.Argomento spinoso, le liberalizzazioni, che difende strenuamente non accettando i commenti di quanti gli imputano di non aver toccato i poteri forti. Parla degli interventi nel campo dell'energia, in particolare dell'Eni, riconfermando che il governo si è imposto la separazione tra la proprietà del gas e la sua distribuzione. Quanto alla benzina a chi si chiede come mai continua ad aumentare Monti risponde che è per proteggere dall'inflazione le fasce più deboli della popolazione. Non poteva mancare un accenno a Berlusconi il quale ieri in una dichiarazione ha riconfermato l'appoggio al governo tecnico come atto di responsabilità. Monti esprime la significatività del suo appoggio all'esecutivo e sembra essergli riconoscente quando ricorda che fu proprio il Cavaliere ad avviarlo alla "cosa pubblica", scegliendolo come commissario europeo.Svela la sua natura da tecnocrate quando decide di non rispondere alla domanda sul diritto di cittadinanza dei figli degli immigrati, sul quale afferma di avere opinioni personali ma di non considerare queste tematiche parte della sua missione di governo.