Corriere della Sera - Un'eminenza grigia tra affari e politica, un uomo che dispone d'informazioni estremamente riservate grazie alle quali riesce a mettere a segno affari incredibili: così viene descritto il senatore bresciano, Riccardo Conti, 64 anni, un supercattolico con le mani in pasta negli affari della Curia bresciana e con ottime entrature in Vaticano.Figlioccio politico di Bruno Boni, uno dei fondatori di Democrazia cristiana, Conti negli anni ’80 è segretario provinciale della Dc bresciana. All’epoca fa parte della destra democratica, ha ottimi rapporti con Forlani ma anche con la componente “affaristica”, che fa capo al ministro dei Lavori pubblici, Gianni Prandini. Ma è vicino anche alla “corrente del Golfo” di Gava e Scotti.Affianca alla politica la passione per i libri e per il mattone. Coinvolto in un’inchiesta per contrabbando di rame e frode ai danni dello Stato chiarirà tutto. In politica è trasformista: dopo Tangentopoli e la fine della Dc aderisce all’Udc, che però abbandona seguendo Marco Follini nel movimento Italia di Mezzo. La passione per l’immobiliare ereditata da papà non lo abbandonerà mai e nel 2004 è al centro delle proteste operaie in quanto appartengono ad una sua società le aree su cui sorgevano gli stabilimenti dell’Alfa di Arese, al centro di una dismissione che avrebbe decretato la morte dello stabilimento e dei posti di lavoro. In quella fase si ipotizza che dietro Conti ci sia il finanziere bresciano Emilio Gnutti. Cattolico di ferro di lui si dice che simpatizzi più per l’Opus Dei che per Cl tanto che ha una partecipazione nella Lux Vide di Bernabei. Nel corso del tempo ha costruito un piccolo impero immobiliare e se si effettua una visura camerale si scopre che a lui fa riferimento una galassia di società immobiliari e che negli ultimi anni ha effettuato numerose operazioni in cui figurano nomi come: Iper Montebello spa (con Ubi fiduciaria), Campagnoli allevamento suini srl, Retail park srl, Tea srl, Mincio srl, Losep srl. A lui fa capo inoltre la società fiduciaria Capital investment trust.
CONTI: EX DC, AMICO DI BANCHIERI E 007 A CAPO DI UN IMPERO IMMOBILIARE
Corriere della Sera - Un'eminenza grigia tra affari e politica, un uomo che dispone d'informazioni estremamente riservate grazie alle quali riesce a mettere a segno affari incredibili: così viene descritto il senatore bresciano, Riccardo Conti, 64 anni, un supercattolico con le mani in pasta negli affari della Curia bresciana e con ottime entrature in Vaticano.Figlioccio politico di Bruno Boni, uno dei fondatori di Democrazia cristiana, Conti negli anni ’80 è segretario provinciale della Dc bresciana. All’epoca fa parte della destra democratica, ha ottimi rapporti con Forlani ma anche con la componente “affaristica”, che fa capo al ministro dei Lavori pubblici, Gianni Prandini. Ma è vicino anche alla “corrente del Golfo” di Gava e Scotti.Affianca alla politica la passione per i libri e per il mattone. Coinvolto in un’inchiesta per contrabbando di rame e frode ai danni dello Stato chiarirà tutto. In politica è trasformista: dopo Tangentopoli e la fine della Dc aderisce all’Udc, che però abbandona seguendo Marco Follini nel movimento Italia di Mezzo. La passione per l’immobiliare ereditata da papà non lo abbandonerà mai e nel 2004 è al centro delle proteste operaie in quanto appartengono ad una sua società le aree su cui sorgevano gli stabilimenti dell’Alfa di Arese, al centro di una dismissione che avrebbe decretato la morte dello stabilimento e dei posti di lavoro. In quella fase si ipotizza che dietro Conti ci sia il finanziere bresciano Emilio Gnutti. Cattolico di ferro di lui si dice che simpatizzi più per l’Opus Dei che per Cl tanto che ha una partecipazione nella Lux Vide di Bernabei. Nel corso del tempo ha costruito un piccolo impero immobiliare e se si effettua una visura camerale si scopre che a lui fa riferimento una galassia di società immobiliari e che negli ultimi anni ha effettuato numerose operazioni in cui figurano nomi come: Iper Montebello spa (con Ubi fiduciaria), Campagnoli allevamento suini srl, Retail park srl, Tea srl, Mincio srl, Losep srl. A lui fa capo inoltre la società fiduciaria Capital investment trust.