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Il Sergente nella neve

Post n°19 pubblicato il 28 Luglio 2008 da freecat67
 

Ieri sera ho terminato la lettura di questi due racconti.

Il Sergente nella neve e Ritorno sul Don di Mario Rigoni Stern.

Sono la cronaca di una delle pagine più devastanti della nostra storia.

 Nel primo, per l’appunto il “Sergente nella neve”, il Sergentemagiù Rigoni (così come era chiamato dai commilitoni alpini), descrive la tremenda ritirata del nostro esercito dal fronte russo durante la seconda guerra mondiale.

 Se si può parlare di un libro eroico, non lo si fa certo per celebrare le gesta belliche o le cronache di guerra di quel periodo. Eroico a mio avviso lo è per la dimensione umana dei nostri soldati che traspare chiara e limpida.

 Scorrendo le pagine quello che più mi ha colpito è che nonostante il nostro esercito fosse praticamente in fuga sotto i continui attacchi dei partigiani e dell’armata rossa, come se non bastassero le condizioni proibitive dell’inverno russo,  mai vi sono parole di odio nei confronti dei nemici. L’odio sembra quasi un’emozione sconosciuta. E si era in guerra.

 Insomma fa riflettere.

 Nel secondo racconto “ Ritorno sul Don” vi sono i ricordi, la gente, i contadini russi che ospitavano come potevano un esercito d’occupazione che scappava. Le ultime pagine sono semplicemente struggenti. Eccolo il nostro sergentemagiù che a distanza di anni, ormai anziano,torna in quei posti dove la sua giovinezza si è tramutata in ricordo doloroso. Non aggiungo altro, solamente leggetelo.

 “Ghe riverem a baita….?” Torneremo a casa…? Era la domanda ricorrente di uno dei commilitoni del Sergente Maggiore Rigoni.

 Mario Rigoni Stern si è spento poco tempo fa e personalmente credo che solamente adesso lui si senta veramente Ritornato a Baita, dove non so, di sicuro insieme ai suoi commilitoni.

 http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Rigoni_Stern

 A presto

 P

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Data di creazione: 03/12/2005
 

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