THE BLUE NOWHERE

Alla ricerca di un posto blu

 

TAG

 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

I MIEI BLOG PREFERITI

 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

emilbavfreecat67sergioemmeunominsterr999volandfarmtoorresaelisabethstr.34best_lifeSciamano.81prigionieracosmica
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Crisi...Crisi....Crisi....

Post n°22 pubblicato il 03 Agosto 2008 da freecat67
 

E' ormai da tempo che non si sente altro che parlare di crisi, calo dei consumi, recessione.

Mi spiegate allora come mai le strade in questi giorni sono tappate? Gli aeroporti murati?

Per carità andare in vacanza è un diritto di tutti e ci mancherebbe altro che la nostra vita si riducesse solo a lavorare per pagare le bollette. Ma allora mi chiedo se così come tutti i giornali urlano non ci sono soldi, dove va tutta quella gente?

Inoltre mi piacciono le lamentele dei gestori dei bagni, calo delle presenze, la gente spende meno etc...etc..

Ma a voi non vi passa neanche per la testa che 22 euro per un giorno di ombrellone e lettino è improponibile ? O che nei vostri bar una bottiglia d'acqua e un panino (o piadina a seconda della zona) a 7/8 euro sia semplicemente un furto?

A presto

P

 
 
 

Uomini e Donne...."LA TRAGEDIA" e tu non sai neanche il perchè.

Post n°21 pubblicato il 31 Luglio 2008 da freecat67
 

Quello che sto per scrivere mi è stato donato in ispirazione da un post molto carino in cui sono capitato per caso.

Quindi la citazione è d’obbligo, il blog di Sissunchi che parla di rapporti tra uomini e donne.

E si gente, si potrebbe scrivere trattati su trattati senza mai arrivare al bandolo della matassa. I rapporti tra i due sessi sono, e sempre saranno, causa di studi inutili senza mai comunque arrivare ad una chiava di lettura valida che ci possa aiutare a rendere il rapporto con l’altro sesso comprensibile e di facile interpretazione.

Non mi sognerei mai di  provare a spiegare l’universo femminile. Operazione improba per un uomo, quindi mi limito solo a dire ai miei amici maschietti che è una gara persa.

Esempio, qual’ora ve ne fosse bisogno.

Quanti di voi si sono trovati a fronteggiare silenzi prolungati e musi lunghi, che sono per antonomasia, segni inconfondibili premonitori di disastri in arrivo. Come abbiamo reagito? Proviamo a far gli gnorri per un poco ignorando tali segnali , chiari messaggi secondo lei, ma più illeggibili di un mazzo di tarocchi per noi o le istruzioni in cinese del nostro nuovo apparecchio elettronico.

Per spirito di avventura siamo pronti a scalare una montagna, fare rafting, sport estremi, ma non ci sogneremmo neanche lontanamente di avventurarci in una semplice domanda del tipo….cosa succede cara ?

Nonostante tutto, purtroppo,  la nostra struttura corporea dotata di alta capacità rimbalzante è destinata a sfaldarsi dopo che il silenzio si protrae (interrotto a dire il vero da cenni di assenso simili a muggiti…mmm….mmm…..o sibili pitoneschi….ssssssii siiiii..) o quando il nostro sistema nervoso è sul limite di un crollo a causa delle porte sbattute o i piatti poggiati sul tavolo con tonfo finale.

Allora ecco che il nostro cervello si annebbia, per auto protezione si resetta ed in maniera del tutto maschile ordina, senza che noi ne siamo coscienti, alla bocca di parlare e scatta incontrollata la fatidica domanda…” Si può sapere cosa c’e’ ??”

Fatta la domanda, riprendiamo possesso della nostra volontà e ci rendiamo conto che ci siamo automaticamente condannati, abbiamo scoperchiato il vaso di pandora, abbiamo levato il tappo dal frullatore pieno che stava girando beato, abbiamo semplicemente scatenato l’inferno.

Al suono della nostra voce, lei alza la testa ….ti fissa…e dopo aver creato una suspance degna da film dell’orrore, silenzio per 10/15 secondi circa, inizia repentina la trasformazione ….ti guarda stupita, schifata, scuote la testa e dopo altri 10 secondi di smorfie degne di Linda Blair (per chi non lo sapesse la protagonista del film l’Esorcista) inizia a parlare.

Noi a quel punto stupiti dal leviatano che abbiamo di fronte, rimaniamo con il cucchiaio a metà strada tra il piatto e la bocca (si niente di meglio per loro che rovinarci il pranzo) attendendo il supplizio divino, la punizione, per qualcosa di tremendo che abbiamo commesso, ma porca paletta non ci ricordiamo cosa possa essere.

In perfetto stile da opera verdiana lei inizia a parlare….

Adagio : “Cosa c’e’ ? Si può sapere cosa c’e’?” Ripetuto 2 volte.

Accelerando: Praticamente la fuoriuscita di più di 1,000 parole al minuto, paragonabili alla potenza di fuoco di una mitraglietta UZI israeliana.

Conchefacciatenevienifuori,lovedicomesei,lovedicomesei

nonmiascolti,pensisoloatestessoECCO,nontipreoccupi

nemmenodiquellocheiopenso (se me lo dicessi….)che cosaho, che cosa ho,nontipreoccupimaidiquellochesuccedeincasa………

ripresa fiato, muggito di disapprovazione ECCO finale.

Ricordo che tu sei sempre immobilizzato come in una vecchia polaroid nella posizione iniziale, se non fosse per il brodo che cola dal cucchiaio, sembreresti una natura morta.

Furioso :

“SEI INSENSIBILE, SEI EGOISTA, SEI IL SOLITO !!!”

Questa fase si chiude nuovamente con il muggito di disapprovazione e il fatidico ECCO !!!

Maestoso:

“E’ inutile, con te proprio non si può parlare, te ne freghi ecco cosa ho”.

Tu vorresti dire qualcosa, nel frattempo poggi il cucchiaio dopo aver macchiato la tovaglia ed aver scatenato una ridda di occhiatacce degne di Medusa. Ma l’unica cosa che pensi è ….cacchio, non si parla con me, è mezz’ora che vai avanti ma ancora non mi hai spiegato dove sta il problema, come faccio a parlare se non so di cosa stiamo parlando.

Quindi decidi di mettere in cervello in operazione stand by, ovvero il minimo consumo di energia e te ne esci con un semplice….” Ma Amore….mi dici…..”

Naturalmente non finirai la frase, mai ti sarà permesso di esprimere il concetto, seppur banale, che avevi in mente.

Sostenuto Vivace :

NON MI INTERROMPERE QUANDO PARLO ! SEI UN CAFONE ! ECCO COSA SEI…UN CAFONE.

Finale :

Si gira, volteggia via dalla cucina danzando come una libellula, ti guarda un’ultima volta sull’uscio….

“STRONZO”

E abbandona la scena con fare solenne, lasciando dietro di se un silenzio carico di tensione come l’atmosfera Vietnamita prima di un tifone nel periodo delle piogge.

A quel punto tu che fai…? Cerchi di capire, almeno ci provi, (la tua espressione è la stessa da 10 minuti a questa parte) scuoti la testa, poi ….L’ILLUMINAZIONE !

La cupola anti radiazione che avevi automaticamente inserito alle prime avvisaglie si ritira e ricominciano a muoversi i neuroni….creando piccole scosse che rimettono in moto il tuo status di essere vivente dotato di cognizione.

Alzi gli occhi in maniera automatica e il tuo sguardo si poggia sul calendario appeso di fianco alla finestra, sai che li troverai la soluzione, ma ancora non hai la risposta.

Scorri le date e cerchi di capire:

12 del mese, pagare bolletta, no non è quello.

15 del mese, compleanno mamma ( la sua), non mi sono dimenticato, mi ha chiamato in ufficio 10 volte per assicurarsi che non mi passasse di mente (meno male, altrimenti mi scordavo di certo).

27 del mese, tutto ti diventa chiaro, tutto assume contorni definiti, tutto adesso ha una logica, cerchiato in rosso una parola sola che è la chiave di quanto appena successo – CICLO-

Avendo risolto anche questo mistero, riprendi a mangiare pensando alla partita di coppa che ti aspetta tra 20 minuti.

E pensi tra te, in fondo non tutti i mali vengono per nuocere, considerando che si è chiusa in camera da letto, non dovrò litigare per vedere la partita, stasera davano la nuova fiction di canale 5 “ Giovanna di Valmontone”.

Saluti

P

 
 
 

Il Sergente nella neve

Post n°19 pubblicato il 28 Luglio 2008 da freecat67
 

Ieri sera ho terminato la lettura di questi due racconti.

Il Sergente nella neve e Ritorno sul Don di Mario Rigoni Stern.

Sono la cronaca di una delle pagine più devastanti della nostra storia.

 Nel primo, per l’appunto il “Sergente nella neve”, il Sergentemagiù Rigoni (così come era chiamato dai commilitoni alpini), descrive la tremenda ritirata del nostro esercito dal fronte russo durante la seconda guerra mondiale.

 Se si può parlare di un libro eroico, non lo si fa certo per celebrare le gesta belliche o le cronache di guerra di quel periodo. Eroico a mio avviso lo è per la dimensione umana dei nostri soldati che traspare chiara e limpida.

 Scorrendo le pagine quello che più mi ha colpito è che nonostante il nostro esercito fosse praticamente in fuga sotto i continui attacchi dei partigiani e dell’armata rossa, come se non bastassero le condizioni proibitive dell’inverno russo,  mai vi sono parole di odio nei confronti dei nemici. L’odio sembra quasi un’emozione sconosciuta. E si era in guerra.

 Insomma fa riflettere.

 Nel secondo racconto “ Ritorno sul Don” vi sono i ricordi, la gente, i contadini russi che ospitavano come potevano un esercito d’occupazione che scappava. Le ultime pagine sono semplicemente struggenti. Eccolo il nostro sergentemagiù che a distanza di anni, ormai anziano,torna in quei posti dove la sua giovinezza si è tramutata in ricordo doloroso. Non aggiungo altro, solamente leggetelo.

 “Ghe riverem a baita….?” Torneremo a casa…? Era la domanda ricorrente di uno dei commilitoni del Sergente Maggiore Rigoni.

 Mario Rigoni Stern si è spento poco tempo fa e personalmente credo che solamente adesso lui si senta veramente Ritornato a Baita, dove non so, di sicuro insieme ai suoi commilitoni.

 http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Rigoni_Stern

 A presto

 P

 
 
 

Tanto per non essere scaramantici !

Post n°18 pubblicato il 27 Luglio 2008 da freecat67

Scusate....solo per evitare che rimanesse il numero 17 nei post pubblicati...

Visto che siete qua comunque, leggete sotto...c'è dell'altro.

Saluti

P

 
 
 

Il banner pubblicitario di One Meet

Post n°17 pubblicato il 27 Luglio 2008 da freecat67
 

Ma l’avete visto il banner pubblicitario che gira su in cima alla pagina di Libero, si dai quello di One meet.net.

 

Tutti fighissimi e con lavori straordinari….

 

Medico

Yacht designer ….(ma smettetela)

Architetto

Veterinario (tra l’altro un bel pezzo di figliola)

 

A giudicare dal banner 2 sono le cose :

 

-         Fare il professionista in Italia porta sfiga, in quanto si rimane single nonostante si sia bellissimi…(a giudicare dalle foto)

-         Tutti gli operai, gli operatori ecologici, i disoccupati e il lavori da contratto nazionale collettivo o sono ammogliati, o sono troppo brutti per andare su quel sito.

 

Ad onor del vero c’è anche la laureanda, naturalmente spettacolare anche lei…

 

Questa è l’ennesima riprova che ormai la pubblicità ha creato dei canoni estetici che sono basati solo sulla perfezione. Come se a questo mondo si fosse tutti modelli.

 

Che palle…..

 

A presto

P

 
 
 

Mankell Henning

Post n°16 pubblicato il 27 Luglio 2008 da freecat67
 

Tra i miei generi preferiti i gialli sono sicuramente i libri che prediligo.

E' per questo che suggerisco agli amanti lo scrittore svedese Mankell Henning.

La serie dedicata al commissario Kurt Wallander è semplicemente intrigante. Scritta con una vena realistica e cupa, ci accompagna in ogni pagina dei libri alla scoperta di un personaggio completo e complicato, sagace ed intelligente.

Le storie, mai banali, sono ricche di risvolti personali mai noiosi, sono complete e soprattutto contengono una trama poliziesca reale.

Per gli amanti dei cieli grigi, l'ambientazione poi è quanto di meglio si possa chiedere.

Li consiglio vivamente.

A presto.

P

 
 
 

Un bicchiere non è di troppo.....

Post n°15 pubblicato il 27 Luglio 2008 da freecat67
 
Foto di freecat67

Mi chiedo...perchè da noi non si prenda la buona abitudine di servire nei ristoranti i cosidetti vini al bicchiere ?

 Non sarebbe il caso che i signori ristoratori dessero la possibilità di gustare un buon bicchiere di vino senza essere costretti a prendere l'intera bottiglia ( dai lo sappiamo che se poi è li davanti che ci guarda non sappiamo resistere e non ci limitiamo..).

Di fatti, oltre ad essere economicamente vantaggioso per lo stesso ristoratore, un bicchiere in rapporto costa più che l'intera bottiglia, eviterebbe a noi che vogliamo stare attenti, di doverci sorbire il dannatassimo e orrendo vino alla spina.

Come detto viaggio spesso per lavoro, e all'estero è normale in un ristorante ordinare un bicchiere di vino, invece, almeno qui a Bologna, se non ti ordini una bottiglia non ti resta che il vinazzo alla spina. 

E' una questione semplice da capire, ma almeno qui ho trovato solo resistenze e sguardi truci dei camerieri alla mia proposta....

Alla prossima.

P

 
 
 

L'ombra del vento

Post n°14 pubblicato il 27 Luglio 2008 da freecat67
 

Questa convalescenza prosegue lenta e noiosa, domani finalmente mi toglieranno i punti e potrò riassaporare il gusto di una lunga doccia…..

 

Tra i vantaggi dell’inattività forzata c’è sicuramente quello che ho potuto coltivare la mia lettura, già di mio sono un avido divoratore di parole, ma considerato tutto il tempo che ho avuto a disposizione ho aumentato il mio consumo medio mensile di libri.

 

Tra i libri letti, L’ombra del vento, di Zafon.

 

Celebrato come raro esempio di successo decretato solo dal tam tam dei lettori, devo confermare che merita davvero.

 

Leggero, intrigante a tratti avvincente, ma soprattutto capace di trasferire la mente in un’altra dimensione.

 

La storia scorre veloce (letto praticamente in un giorno, ma come vi ho detto, essendo costretto a letto non ho molto altro da fare) e riesce a trasmettere emozione.

 

Mi è piaciuto, era da tanto che non mi divoravo un libro in così poco tempo.

 

Lo consiglio.

 

P

 
 
 

Italia ferma, ignorante e provinciale.

Post n°13 pubblicato il 25 Luglio 2008 da freecat67
 

Prima di scatenare su di me una serie di insulti inutili, comincio con l'indicare il link dell'articolo pubblicato in rete che per l'appunto parla di un Italia poco propensa a virtuosismi culturali:

http://notizie.alice.it/economia/italia_futuro.html

Quanto riportato dal sondaggio non mi sorprende affatto. Ho sempre pensato che il livello culturale di noi poveri Italiani, fosse più basso rispetto a tanti altri paesi europei.

Non voglio fare il solito disfattismo, per carità, ma viaggiando spesso per lavoro, questo confronto lo faccio quotidianamente.

Se avete utilizzato un mezzo di trasporto pubblico in Inghilterra ad esempio, avrete sicuramente notato che la maggioranza della gente passa il tempo leggendo un giornale/libro. Fate mente locale....ecco adesso ricordate l'ultima volta che avete visto un nostro ragazzino con un libro in mano sull'autobus che lo conduce a scuola....no no..il manuale d'uso del nuovo cellulare CXO 3000 non fa testo!

Se avete viaggiato in un qualsiasi paese a nord delle nostre alpi, vi renderete conto ad esempio di come tutti e ripeto tutti, rispettino i limiti di velocità (si è vero lo sfigato c'e' anche li non nego, ma uno su 10. Da noi 1 su 10 rispetta le norme di circolazione).

Provate voi a viaggiare sulle nostre autostrade, quando non c'e' il CRETINO che sta piazzato comodamente a 90 sulla corsia centrale, pur essendo libera quella di destra (si sa, nella corsia di destra si perde prestigio), se trovate dei lavori in corso che impongono i 60 e voi decidete di rispettarli, dietro di voi si formerà una fila che lampeggiando in maniera forsennata vi riempirà di insulti.

Non voglio dire che da noi è solo cacca, mentre all'estero è tutto rose e fiori, no per l'amor del cielo, ma non si può negare che il nostro senso civico è molto basso. D'altro canto sin quando ci si nutrirà di Isole dei famosi e Veline, cosa aspettarsi di più.

Saluti

P

 
 
 

Per mettere allegria

Post n°12 pubblicato il 24 Luglio 2008 da freecat67
 

Salve !

Essendo ancora costretto a letto....(non ne posso più) stamattina navigando su youtube mi sono imbattuto su questo video.

Mette proprio l'allegria !

http://it.youtube.com/watch?v=ivASIwtHALM&feature=related

Buona giornata a tutti.

 
 
 

Effetto Mandria

Post n°11 pubblicato il 23 Luglio 2008 da freecat67
 
Foto di freecat67

Questo è qualcosa che scrissi tanto tempo fa, ma visto che oggi siamo in vena di dietrologia, dovete ammettere che non solo è attuale, ma destinato a non passare mai fuori moda.

L'effetto Mandria

Quante volte siamo in grado di ammettere di essere caduti anche noi sotto l’influsso dell’effetto mandria? Cosa sarà mai direte voi? Sarà contagioso? Si trasmette per via aerea, via fluidi?

 

Tranquilli non è nulla di pericoloso o irreversibile.

 

Dicesi “Effetto Mandria” comunemente da me definito “ Sindrome da impecorimento”, quel lasso di tempo, breve o limitato, in cui ci annulliamo completamente per seguire l’onda comportamentale di un individuo estraneo, terminando così ogni razionalizzazione dell’azione che andremo a compiere per seguire bovinamente l’agire dell’soggetto scatenante. Per individuo scatenante si intende colui che scatena in noi tale effetto, che tecnicamente viene appellato “Capo Caprone“.

 

Al fine di rendere più chiaro il concetto, vado ad esporre alcuni esempi chiarificatori.

 

Effetto Mandria Pedonale

Un gruppo di ignari pedoni è pazientemente in attesa sul ciglio di una strada trafficata e affollata, e più precisamente ad un semaforo, in attesa che il mirabolante lampione colorato ci dia il verde per attraversare la strada. Sino a questo momento siamo entità uniche, ognuna di noi dotata di un proprio volere, una propria volontà e capacità di razionalizzazione. Sappiamo tutti che attraversare con il rosso, oltre a raccogliere svariati insulti da parte della mandria meccanizzata, comporta un rischio alla nostra salute. E qui entra in gioco il nostro Capo Caprone. Improvvisamente uno tra gli individui decide per chissà quale ragione di attraversare. Non si conosce il motivo, distrazione, fretta, imprudenza. Come per incanto scatta “L’Effetto Mandria”. Tutti ci trasformiamo in docili ovini, annullando tutte le conoscenze in fatto di codice della strada e saggia prudenza, seguendo come un’onda l’individuo che ha deciso di attraversare. Senza pensare e senza volerlo siamo diventati un'unica mandria di pecore, non capendo neanche perché quel matto con la macchina ci stia insultando o continui a strombazzare.

 

“Effetto Mandria Frequent Flyer”

 

Siamo comodamente seduti nei nostri 35 cm quadrati di spazio, a bordo di un velocissimo aeroplano che ci ha portati in men che non si dica a destinazione. Non importa quanto sia durato il volo, 18 ore, meno di una, tanto l’effetto mandria non rispetta logiche temporali.

 

La voce metallica e assolutamente incomprensibile dell’ Assistente di Volo ci ha appena comunicato che in meno di 2 minuti atterreremo nella località meta del nostro viaggio. Tra le varie informazioni tipo : Stiamo per atterrare all’aeroporto di …shritrelm ( scarica statica) la temperatura al suolo è di  ….shisdidiis…gradi, vi preghiamo di riporre il vostro tavolino, mettere lo schienale in posizione….shidisss….e di RIMANERE SEDUTI SINO A CHE IL SEGNALE DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA NON VERRA’ SPENTO! L’ultima fase del discorso viene scandita in maniera quasi comprensibile, anche se va da se che sarebbe rischioso sfondare la cabina di pilotaggio con una grugnata a causa di una frenata improvvisa. Lo sappiamo, ce ne rendiamo conto, ma ecco che il nostro Capo Caprone è in agguato.

 

Il nostro aereo ha appena toccato terra, dalle ultime file si alza un tiepido applauso al pilota, siamo tutti rigorosamente allacciati e felici di essere arrivati a casa, ed ecco che TZAAC! Momento di imbeotimento di uno dei passeggeri che si slaccia la cintura, si mette in piedi e comincia a rovistare sul vano porta bagaglio a mano. Come per incanto molti dei passeggeri subiscono l’effetto mandria e lo seguono nella sua scellerata azione. La reazione degli attendenti di volo è spesso inutile in quanto non c’e’ verso di riportare alla ragione la dozzina di pecore che farraginosamente cerca di indossare il cappotto, prendere il regalino per la fidanzata, sbattendo la testa ovunque e infilando il gomito nell’occhio del vicino.

 

A questo proposito mi sono sempre chiesto, ma dove pensano di andare? Credono forse che gli diano un bonus per essersi preparati per primi? Credono forse che verranno lanciati dalle uscite di sicurezza indi per cui è bene essere pronti ad uscire? Questo vi confesso che è uno dei Momenti Mandria che più mi lascia allibito e che difficilmente possa essere spiegato. E vi garantisco che a me non ha mai preso.

 

“Effetto Mandria da Attesa”

Quante volte ci siamo trovati in coda, Posta, Banca, Supermercato. Prendiamo ad esempio il supermercato. E’ sabato pomeriggio, abbiamo fatto scorte per 2 mesi  in 15 minuti, e ci avviciniamo alle casse. Quando cominciamo a vedere il serpente umano che ci precede. Un breve momento di panico ci assale ( anche qualche imprecazione a dire il vero), ma ci mettiamo pazientemente (eufemismo) in coda. La prima cosa che salta all’occhio è che delle 158 casse predisposte dal Megacentroipercommerciale, ve ne sono aperte appena 12.

 

Dopo aver atteso 20 minuti e visto andar via appena 2 persone dalla nostra coda, cominciamo a notare il movimento sospetto di una delle signorine del Megacentroipercommerciale. Cammina verso la fila delle casse con lo sguardo spento. Noi la teniamo d’occhio in quanto sappiamo che se si avvicina alla cassa 35 ( la nostra è la 34) probabilmente la apre e quindi dobbiamo essere pronti. Facciamo gli indifferenti, prendiamo in mano la confezione di carciofi surgelati che abbiamo nel carrello, e leggiamo simulando interesse per le proprietà nutritive. Ma in realtà con la coda dell’occhio stiamo monitorando ogni singolo movimento della Signorina in grembiulino. Si è fermata a parlare con una collega.

 

D’incanto si avvicina verso la cassa 34, aggira il nastro. Noi nel frattempo abbiamo lasciato cadere la confezioni di carciofi dentro il carrello, e afferriamo la barra assumendo uno sguardo truce e combattivo. La signorina mette le mani sullo schienale dello sgabello di fronte alla cassa. Scoppia il panico e si diffonde il momento pecora. Questo d’attesa è l’unico momento in cui non importa che vi sia un Capo Caprone, in quanto tutti ci eleviamo al ruolo di leader e trascinatore. Con slalom degni del miglior Alberto Tomba, ci avventiamo strettamente avvinghiati al nostro carrello verso la nuova cassa, mentre quello di dietro investe il bimbo della signora di lato nel tentativo di superarci. Intanto la signora della fila 33 si lancia in avanti spingendo il carrello a più non posso. Quando di fronte alla cassa 34 si è creato un ingorgo degno del 14 agosto sull’Autostrada del sole, con conseguenza fisiche per molti pari al più sfrenato autoscontro, la Signorina del Megaipersupercentrocommerciale con aria candida alza la mano, chiude il palmo lasciando issato solo il dito indice ( indice non medio) e lo comincia a scuotere oscillando nel più classico segno di negazione aggiungendo con voce cinica : “ Mi dispiace ero solo venuta a prendere una cosa che avevo dimenticato, la cassa rimane chiusa”.

 

La nostra espressione di rabbia e delusione è fonte di gioia e divertimento per coloro che erano rimasti pazientemente in fila nelle rispettive casse e tale espressione ci lascia intendere che mai ci rifaranno riposizionare dove eravamo prima.

 

La sostanza di tutto ciò è che correre è il dictat del nostro tempo. Ma correre dove ?

 
 
 

Non è cambiato nulla......

Post n°10 pubblicato il 23 Luglio 2008 da freecat67
 
Foto di freecat67

E' da tanto che non venivo ad aggiornare il mio blog, in effetti non so neanche il perchè.

Adesso, essendo costretto a letto per un po, a causa di un intervento chirurgico (nulla di grave è solo che il mio corpo inizia a mandare segnali chiari sul fatto che io sono un quarantenne..) mi sono ricordato che tempo fa, avevo l'avevo iniziato.

Non che in precedenza in effetti abbia catturato l'attenzione di molti, ma in effetti credo che molti scrivano per sfogo personale, per raccontarsi...non so. A me scrivere è sempre piaciuto, quindi ogni tanto mi ci metto.

Essendo costretto a letto in forma rigorosamente orizzontale, a parte divorare molti libri, il computer è stato un valido aiuto in queste lunghe giornate noiose.

E così sbirciando su youtube, ho trovato un video di una sigletta televisiva di tanti anni fa. Si buonasera.... si chiamava, cantava Renato Rascel.

Molti non la ricorderanno, parecchi non sapranno  neanche di che sto parlando, ma chi la conosce capirà che in effetti le cose qui da noi sono sempre le stesse e che nulla è cambiato.

Se avete voglia, digitate su youtube il titolo della canzone e ascoltatene il contenuto, vi renderete conto di come dagli anni 80 (credo) nulla sia cambiato. Il nostro povero paese.

Ma quello che più mi intristisce è che ho il fondato timore, che se oggi siamo in mano ad arroganti figli di papà raccomandati, domani saremo in mano ad una generazione di veline vuote e stupidi che sono cresciuti a cellulari e PSP.

Boh...forse la vedo in maniera troppo nera (la mia attuale condizione non favorisce il buon umore in effetti), ma spero proprio di essere in errore.

A presto.

P

 
 
 

FINE INGLORIOSA DI UNA CENA

Post n°9 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da freecat67
 
Foto di freecat67

Chissà se ci riesco ma questa devo proprio raccontarla.

Ore 20.00, sul fornello della cucina ho appena scaldato la mia bella padella ( molto DJ Francesco) pronta ad accogliere in un frizzante scoppiettio due belle fette di petto di pollo (alla faccia dell’aviaria, difendiamo i nostri allevatori per diamine). La rucoletta mi osserva tritata e fresca nel piatto, e la bottiglia di aceto balsamico è pronta a rovesciare il suo contenuto nero e dolciastro per abbronzare i pallidi resti di una gallina che fino a poco tempo fa scorazzava felice (niente lacrime please).

 

Ma il pezzo forte è il radicchio trevigiano che già pregusto dopo averlo grigliato per bene nel forno. E’ tutto il giorno che immagino questo momento, ho cominciato a pensare a questa cenetta tutta per me già dal primo pomeriggio. E adesso con tutti gli ingredienti sul piano di lavoro, non mi sembra vero. Il momento in cui le papille gustative festeggeranno si avvicina.

Scaldo il forno, l’attesa è stressante. Un brontolio dal fondo del mio stomaco mi fa capire che è ora di darmi una mossa.

Adesso è necessario descrivere la cucina, capirete presto perché.

Immaginate di guardare di fronte a voi e come immagino per il  90% delle cucine italiane, abbiamo nell’ordine:

-          Ad altezza pancia i fornelli

-          Ad altezza occhi lo sportello sopra i fornelli che ognuno riempie come crede, il mio contiene i piatti e i bicchieri

-          Ad altezza ginocchio il forno.

Tornando a noi ….è dopo tanto avere desiderato questo momento, che il dramma ha inizio.

Il pollo sta già cambiando colore, bene……uhm, sento ancora il profumo, mentre nel forno è stato inserito il radicchio che si sta ammorbidendo pronto a favorire le mie mascelle nel momento in cui verrà addentato. Ci siamo quasi.

L’ Ineluttabile !!!

Arriva uno stramaledettissimo messaggio SMS. Lo leggo….non lo leggo…..la curiosità mi frega, lo leggo.

Naturalmente il messaggio mi fa ingastrire. Mi distraggo.

Se fossimo al cinema vi sarebbe come colonna sonora un crescendo di archi e orchestra a sottolineare il pericolo che si avvicina.

Mi riprendo e noto che il forno ha già suonato la sveglia da un po’ e che nel frattempo il pollo da abbronzato sta trasformando il suo colore dall’invitante scuro ( ma dai l’aceto balsamico, leggete ma non ricordate !!) in un tremendo nero seppia, che mal si sposa con il fu animale della famiglia aviaria.

Bisogna agire e presto.

Adesso ricordate la disposizione della cucina, è importante….non ricordate…uff….tornate su a leggere….aspetto dai .

Fatto ? (Molto Fiorelllo)

OK, mi decido, con una mano apro lo sportello sopra di me, con gli occhi fissi sul  fu pollo che continua inesorabilmente la sua trasformazione in nero, cerco un piatto dove riporre il radicchio una volta salvato dal forno.

Vado a tentoni con la mano destra mentre con la sinistra spengo il fornello della cucina, e poi dopo aver trovato il piatto  ( non senza difficoltà, la tazza sopra non favoriva l’asportazione) comincia la fase discendente del mio corpo.

Il piatto viene poggiato di fianco i fornelli. Mi chino di più apro il forno, recupero il radicchio, mi alzo, penso tra me e me….dai è fatta.

Azzo mi sono dimenticato lo sportello sopra i fornelli aperto. Il dramma.

Sempre con la destra agguanto il vassoio con il radicchio e comincio la mia ascesa. Gli occhi sono ora ad altezza fornelli, lancio uno sguardo fugace di fronte a me. La padella con il pollo. Mi rendo conto che sarà dura lavare i piatti stasera, l’aceto si è asciugato formando una crosta che sa tanto di tosta. Continuo a salire.

Io non ricordo di avere lasciato lo sportello aperto.

I  mie occhi si spostano sul piatto vuoto, meta del mio radicchio, che intanto comincia a scaldare pericolosamente la mano. Mi alzo ancora.

CRANIATA DA SPIGOLO SPORTELLO SU CENTRO TESTA CAUSATA DAL MEDESIMO RIMASTO INAVVERTITAMENTE APERTO.

Lo spasmo provoca una reazione convulsa alla mia mano, che viene spinta da una forza innaturale dal basso verso l’alto. Non è ancora passato completamente il mio dolore, che i miei occhi vedono volarmi davanti il radicchio. Si libra libero e legger nell’aria, come un uccello felice e conscio di stare raggiungendo la sua meta.

Passa fugace e fiero, con una traiettoria decisa, arcuata. Poi come se lo stesso uccello fosse stato colpito da un cacciatore cattivo, comincia a picchiare inesorabilmente verso il basso. Ma cosa ancora più tragica (tutti coloro che hanno almeno una volta nella vita mangiato il radicchio lo sanno bene) si sfalda in due vascelli rosati uno va verso destra….l’altro….. verso sinistra. Bastardo !

Reagisco…..devo decidere ed in fretta quale salvare…..mi lancio verso destra cercando di afferrare almeno una metà di quello che doveva essere un contorno. Con le mani congiunte come si fa quando si vuole bere da una fontana, raggiungo la metà di radicchio che ho deciso di salvare, guardando inesorabilmente la parte che ho deciso di sacrificare, schiantarsi per terra, sfaldarsi ancora di più e creare una scia sul pavimento.

Disperato, poggio il supersite sul piatto, chiudo , sbattendolo naturalmente, quel fottutissimo sportello. E comincio a santificare finalmente solo e libero di sfogare il mio dolore.

Doveva essere una cena solo per me, rilassante e soddisfacente.

Non ho mai mangiato incazzato come l’altra sera ….e tutto per colpa di quel fottutissimo SMS.

Buonanotte

Free

 
 
 

CANONE RAI ???

Post n°8 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da freecat67
Foto di freecat67

Stamattina, come ogni anno ho speso i 99 Euro più inutili che si possano spendere.

Il Canone Rai.

E’ assurdo dovere pagare una cifra del genere per non vedere nulla.

 Io mi sento un privilegiato lo ammetto in quanto avendo un abbonamento SKY riesco a godere di una televisione intelligente e varia che soddisfa ogni mio gusto.

Sono un amante del cinema e le prime visioni su SKY sono veramente tante, ma per tutti coloro che pensano che SKY sia solo Cinema e Calcio (forza juve..scusate mi è scappato), ricordo che vi sono numerosi canali tematici che trasmettono 24 ore su 24, documentari su  storia (la mia seconda pelle), cucina (la mia seconda pancia) e viaggi (la mia droga).

 

Perdonatemi questo spot involontario, non era questa la mia intenzione, volevo solo ribadire che mi sento defraudato in quanto obbligato a pagare per qualcosa che sfruttavo 3 volte all’anno e una volta ogni 4 ( mondiali di calcio) prima , mentre adesso non ne vale la pena neanche per quello.

 

Per cosa ho pagato 99 Euro ??

 

Le minchiate sgrammaticate senza senso di Luca Giurato? (scusate il francesismo, ma se pagano lui e lo chiamano giornalista non vedo perché io non debba dire la mia GRATIS).

Le sviolinate sgodevoli di Bruno Vespa ?

Le idiozie dei finti VIP sparati su di un isola a scannarsi ?

La senilità incombente della Venier ?

Film ripieni di pubblicità?

 

È vero qualcosa di interessante ogni tanto la fanno, alle 3 di notte, come se l’intelligenza si svegliasse solo a notte fonda. Io adoro la notte e mi piacerebbe viverla a pieno, ma considerando che lavoro non posso neanche pensare di aspettare gli orari improponibili in cui vengono trasmessi.

 

Si lo so è una legge, e da bravo bambino l’ho rispettata pagando in silenzio. Ma visto che si sono cambiate leggi molto più importanti ad uso e consumo di qualcuno o di qualcun altro, non vedo perché non si debba rivedere anche questo ladrocinio legalizzato che ci costringe a pagare per avere in cambio il NULLA più totale.

 

Non che Mediaset offra di più, ma almeno quella non la si paga. 

Vabbè scusate lo sfogo, ma proprio non mi va giù.

 
 
 

Chi sono veramente ? Proponimenti per il nuovo anno.

Post n°7 pubblicato il 01 Gennaio 2006 da freecat67
Foto di freecat67

Sono come appaio alle persone che non mi conoscono, ovvero non tollerante di nulla, insopportabile agli occhi di molti, carattere duro, esigente, irascibile e presuntuoso?

Oppure sono quello che appare agli occhi di chi mi conosce bene, ovvero solamente deluso, esigente ma giusto, intransigente ma corretto, burbero ma onesto.

Quale sarà quello vero?  Chi dei due è quello che si avvicina veramente a ciò che sono?

Probabilmente il vero IO è un misto tra le due visioni, non saprei veramente dire.

Con il passare del tempo mi rendo conto perfettamente di essere cambiato, di non essere più come prima, ma credo che questo faccia parte della crescita interiore di una persona. Una maturità condita dalle esperienze, dagli avvenimenti e soprattutto dal nostro quotidiano confrontarsi con il mondo.

Mi chiedo questo in quanto dopo avere fatto i bilanci, adesso magari è tempo di proponimenti. Quindi un analisi di chi siamo credo sia necessario per porsi degli obbiettivi.

Primo giorno dell’anno, quindi quale momento migliore per stilare la tabella del cosa vorrei fare e del cosa non dovrei fare.

Cominciamo con i cosa dover fare.

 Di sicuro tra i cosa dover fare metterei ….vediamo….cercare di riguadagnare un pò di fiducia nelle persone….questa è dura, quindi la mettiamo nella sottocategoria “cose difficili”.

Cercare di ammorbidire il mio carattere ?….Azz questa la mettiamo nella categoria “cose quasi impossibili”.

Perdere qualche chilo “ Categoria cose fastidiose ma necessarie”

Sorridere di gusto almeno una volta al giorno “ Categoria cose belle”

Viaggio in Patagonia “ Categoria sogni “

Incontrare una spagnola “ Categoria fantasie stupide”…..ah non si accettano critiche ma ho sta fissa.

Adesso passiamo ai cosa non dovere fare.

Fumare ….si arrabbierà Sirchia, ma credo che resterà semplicemente un proponimento.

Rimanere zitto di fronte la cassiera del supermercato che mi fa impazzire….eh si lo so sono un povero fesso a volte, ma che ci posso fare…il cervello mi va in tilt.

Arrabbiarmi se in ufficio qualcosa va storto…..uff che pazienza però.

Mangiare le patatine quando sono nervoso…….ognuno ha il suo antistress no ?

Non irrigidirsi di fronte l’ignoranza dilagante…..ah però qui chiediamo troppo.

Evitare di provare a far ragionare una persona arrogante….solo per risparmiare energie e spenderle in qualcosa di più proficuo.

Chissà se sarò in grado di marciare al ritmo di tale tabella, chissà come andrà a finire, curiosi ?

Vi farò sapere.

Un saluto
Free

 
 
 
Successivi »
 
 
 

INFO


Un blog di: freecat67
Data di creazione: 03/12/2005
 

INNO

Ricordiamolo sempre, anche se non ci sono i mondiali.

 

UN MITO....

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963