Ho avuto pensieri molto profondi... cinque minuti fa,
per circa 30 secondi mi sono sentita una donna saggia, poi ho sentito abbaiare un cane in lontananza e sono tornata la scimmia di sempre, a spulciarmi le intenzioni, a cercarmi una traccia di futuro attuabile, ma ho trovato come al solito, solo piste semitracciate, ingrovigliate, che mi piace cambiare lungo il tragitto, percorrerene una finche non mi stufo, ed io, (purtroppo o per fortuna - devo ancora decidere - ) mi stufo subito.
Per ricominciare, sperimentare, lasciare una cosa per prenderne un'altra, riempirsi per poi vuotarsi (chi mi conosce sa quanto può essere doloroso) morire e poi rinascere, costruire, trasformare, quasi che il senso della mia vita si compia nell'azione, come se io abbia paura del compimento, della stasi. Eppure a volte proprio questo continuo divenire mi intrappola ,ed io mi sento trascinata nel vortice, una corsa irrazionale coi cani... i cani!
Allora mi fermo, respiro, immobile, mi ritrovo io, qualunque cosa sono, senza paura di correre o arrivare tardi, di non trovare le parole, d'inciampare, di sentirmi infiammare.
Raggiungo l'ebetitudine.