Il club dei lettori

Martino maria: voto 10-Questa storia è un vulcano d'idee descritte alla perfezione. Le immagini proposte si materializzano e trasportano nel mondo elfico dove male e bene sono visibili e si combattono apertamente. Mpblack potrebbe far parte della schiera degli scrittori affermati, tanto la sua scrittura è scorrevole e il racconto è coordinato nella maniera giusta, avvincente, coinvolgente. maria martino

Grazie Maria, sei gentilissima, ma ringrazio comunque tantissimo anche Daniela! Ognuno ha il proprio metro di giudizio, no??? Magari per lei sette è tanto, mentre per un altro è pochetto. Bacioni!

Che dire del primo libro Lisa Verdi e il ciondolo elfico, della trilogia della Signora degli Elfi di M. P. Black? Ho letto il libro in meno di due giorni, e sebbene questo sia scritto in modo chiaro, infatti la lettura procede gradevole e senza intoppi, e questo è dovuto per la bravura della autrice che maneggia con maestria la lingua italiana, noto come l’intreccio in sé presenti delle falle. La storia, come ogni fantasy, non presenta niente di originale a parte l’idea, a mio avviso geniale, sull’origine della razza degli Elfi, ossia dovuta dall’unione degli umani con gli alieni. Dicevo, la storia non è molto originale per via dell’inevitabile lotta tra il bene e il male, cui il male vuole sempre avere il sopravvento ma alla fine non si ritrova che con un pugno di mosche. L’autrice ha mescolato pezzi di film noti, come guerre stellari, con la sua fantasia per creare un fantasy diverso dal genere che siamo abituati a vedere creando però cosi delle inevitabili falle nella narrazione. Per prima cosa si intuisce a meno metà della lettura quale sia il piano del Nero Signore, la vera identità di Paolo/Elia ed in oltre l’autrice non da molta importanza e rilievo alla guerra tra la Signora degli Elfi e il Nero Signore, ignorandola del tutto ed impedendo a chi legge di capire come prosegue e soprattutto come va a concludersi. In oltre il rapimento di Matilde? O meglio la sua liberazione è completamente ignorata. Per non parlare delle prime parole che la Signora degli Elfi dice alla figlia che non vede da dieci anni: “Tesoro – rispose Marta, singhiozzando a sua volta – Quanto tempo, quanti anni…Ma sono venuta a trovarti, in sogno, ricordi? Lì sono riuscita a rivederti e ho cercato di metterti in guardia dal Nero Signore…però Anna mi ha riferito che lui ti ha cercata ancora e che ti ha fatta soffrire. So che hai sentito veramente il dolore, mentre lui ti feriva…Questo, purtroppo, non sono riuscita ad evitarlo…mi dispiace…però non gli ho più consentito di disturbarti. Con tutti i miei poteri sto contrastando in ogni attimo i suoi tentativi di penetrare ancora la tua mente e, a quanto pare, sembra che la cosa stia funzionando…” Queste non sono le parole che il lettore si aspetterebbe di sentire, soprattutto da una madre costretta ad allontanare la figlia ed a vivere per un lasso di tempo così lungo lontano da lei. Qui l’autrice pecca di insensibilità. Per concludere, un fantasy non molto povero, con un buon dettato ma che non può competere con i grandi capolavori stranieri e dar lustro al fantasy made in Italy. C’è ancora molto da lavorare. Punteggio finale: Lessico 8 Trama 5/6 salvatorica sanna