Dopo un periglioso viaggio approdai in quest'isola, mi accorsi che era abitata dalle molteplici orme che vi erano impresse sulla spiaggia lasciate dai nativi: grandi, piccole, di donne e di uomini; erano segni inequivocabili dell'attività intensa dell'isola.
Con molta circospezione inizia a visitarla, si capiva dai segni lasciati che l'attività degli abitanti era frenetica: capanne sparpagliate qui e là, spesso costruite a metà, altre volte abbandonate, molti campi seminati, anche questi a volte perfetti e ben curati, altri abbandonati a se stessi, pieni di sterpaglie e gramigna, un paesaggio quindi strano e variegato.
Più mi addentravo, più i segni degli abitanti si facevano nitidi, fino al punto che cominciai ad incontrare persone . All'inizio, come me sembravano spaurite, mi guardavano con curiosità, si avvicinavano ed un momento dopo sparivano, però sapevo che da lontano mi stavano studiando cercando di capire che tipo fossi, anche io facevo lo stesso; non avevo paura troppo forte era la voglia di conoscere i loro usi e costumi di sapere come vivevano, come erano arrivate all'isola e perchè.
Ma del loro incontro ne parlerò un altra volta
Inviato da: accendiamolalampada
il 16/08/2009 alle 12:17
Inviato da: ztl.kikka
il 08/08/2009 alle 17:40
Inviato da: xxxsperanza
il 05/08/2009 alle 19:29
Inviato da: accendiamolalampada
il 05/08/2009 alle 16:47
Inviato da: xxxsperanza
il 05/08/2009 alle 16:44