IL FUNAMBOLO

“Vuoi una sigaretta?”

“No, ho le mie.”

“Ma le mie sono meglio delle tue!”

“Ma se a me piacessero le tue, le comprerei per farle anche mie…”

“Le tue sono da poveraccio imborghesito!”

“Le tue costano di più!”

“Se una cosa costa di più non vuol dire che valga più di un’altra che costa meno…”

“Quindi in questo momento stai ammettendo che le mie sono meglio delle tue?!?”

“Ebbene si, non volevo ma l’ho ammesso…”

“Dai, allora prendi una delle mie.”

“Ok, grazie… è che mi era rimasta l’ultima e non mi andava di andare al distributore. Così questa me la lascio per quando vado a dormire e domani le ricompro.”

“Quindi se avessi accettato la tua offerta tu non avresti fumato…”

“Bè, tu me ne avresti offerta una delle tue e poi, prima di andare via, te ne avrei chiesta un’altra. E tu non avresti rifiutato…”

“Quindi mi è andata bene, in questo modo me ne hai scroccata soltanto una…”

“Evidentemente oggi è la tua giornata fortunata! La mia un pò meno. Sono stanca, vado a casa; posso chiederti una sigaretta? La mia preferisco lasciarla nel pacchetto. Visto mai domani mattina, prima di uscire, mi andasse di fumare…”