Frammenti di...

Mastella e l'amnistia.


"Il governo non interferisce però credo che i tifosi lo chiedano, un atto di clemenza". Sono le parole del Guardasigilli Clemente Mastella che ha perso una buona occasione per tacere. Seduto su di una delle poltrone più ambite e importanti del governo, per quel giochetto dei "Franceschi tiratori" che lui ha sempre negato, arrivato al governo con un pugno di voti ma abbastanza da far tremare le fondamenta dell'Unione, Mastellone cerca di accattivarsi le simpatie dei tanti tifosi di Lazio, Juve, Milan e Fiorentina. "Non ho mai parlato di amnistia - e aggiunge - non si tratta di pensare che non debbano essere sanzionati gli eventuali responsabili. Cio' non significa, pero', penalizzare i tifosi, le citta', i patrimoni di chi non c'entra nulla". E allora il luminare della giurisprudenza ci dovrebbe spiegare come punire i responsabili senza togliere scudetti e punti alle squadre per cui lavoravano. Se la le squadre hanno tratto giovamento dal gioco sporco dei loro dirigenti fuori dal campo, a discapito di altre società "pulite", come si fà a non restituire il maltolto non togliendolo ai truffaldini?Ci spieghi Mastella quale è il senso delle sue frasi (che per altro hanno scatenato le ire di gran parte del Governo). A me personalmente fanno pensare ad una trovata propagandistica in vista di eventuali elezioni prossime venture. Mastella che con i suoi tre senatori (lui compreso) è l'ago della bilancia del Governo, minaccia l'appoggio esterno appena gli tolgono le caramelle dalla tasca. E' chiaro che se si dovesse impuntare e realizzasse le sue intenzioni, il Governo cadrebbe, ci sarebbero nuove elezioni e lui tenta, con la visibilità che ha ora, di fare campagna elettorale. Naturalmente queste sono mie supposizioni ma...