Frammenti di...

Natzinger...


Appena eletto qualcuno ironizzava chiamandolo così, un soprannome pesante che non poteva rappresentare il Santo Padre.La satira però non si è fermata (giustamente) e ha continuato a "colpire" il Papa e i suoi più stretti collaboratori. Evidentemente però in Vaticano non c'è senso dell'humor, e il segretario personale del Pontefice, don Georg Genswein, si è ribellato alla sua imitazione da patre di Fiorello. In realtà a lanciare il j'accuse è stato L'Avvenire, il quotidiano della CEI che ha criticato duramente "il tentativo di ridicolizzare figure cattoliche". In una democrazia la libertà di espressione è fondamentale, e con essa anche la libertà di staira. Si criticavano (velatamente) le eccessive rivolte musulmane contro le vignette offensive pubblicate da un giornale danese, e oggi non si accetta la satira?L'atteggiamento di Padre Georg mi fa tornare in mente un altro uomo che non accetta la satira e per questo, quando aveva i poteri per farlo, epurò dalla tv di stato tre giornalisti che riscuotevano successi assoluti in quanto a share, fregandosene dell'azienda. Spero che il Vaticano non abbia tanto grande influenza da far epurare uno come Fiorello che ha fatto rinascere la radio in Italia... (speranza vana?)Insomma seppur il Pontefice non è intervenuto direttamente, i suoi fedeli collaboratori hanno manifestato insofferenza verso i personaggi che fanno sorridere gli italiani. Chiudo citando le parole conclusive della gag di Fiorello che imita Padre Georg: non mi sembrano affatto offensive anzi..."il sorriso avvicina la religione alla gente perchè il sorriso non è mai peccato"