Frammenti di...

Autunno caldo...


Giornata di scioperi oggi nel Belpaese. Protagonisti soprattutto gli studenti universitari che aderiscono alla giornata di mobilitazione internazionale “International student’s day of action”* per chiedere il riconoscimento dei diritti degli studenti, perché sia garantito a tutti/e nel mondo il diritto all’istruzione, perché l’istruzione resti un bene pubblico e non venga privatizzato come sta avvenendo nei paesi in via di sviluppo. In Italia l’occasione è stata colta anche per manifestare contro i tagli all’università della prima finanziaria targata Prodi. Secondo le prime stime sarebbero circa trecentomila i giovani scesi in piazza a gridare il loro no all’impoverimento delle risorse per l’università. Altri due scioperi poi sono stati indetti, uno dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, ed uno dai Cobas per contestare i tagli della Finanziaria.Insomma davvero un autunno caldo per il giovane Governo Prodi, che comunque, per voce del Ministro per l'Università e la Ricerca Scientifica Fabio Mussi, rassicura i manifestanti dicendo: “la maggioranza che sostiene questo governo è andata alle elezioni con un programma nel quale questi temi (Ricerca scientifica, istruzione universitaria) sono centrali. Passato questo primo anno la legislatura sarà caratterizzata dall'impiego di adeguate risorse finanziarie perchè università e ricerca scientifica siano uno dei tratti dell'Italia che verrà”.Staremo a vedere se questi importanti impegni saranno rispettati. *La data del 17 novembre ha un grande valore simbolico per gli studenti di tutto il mondo. Il 17 novembre 1939, infatti, centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti nel 1939. Nel 1941 alcuni gruppi di studenti in esilio decisero che il 17 novembre sarebbe diventato l'International Students Day, la giornata internazionale di mobilitazione studentesca. Da quel giorno ogni anno in decine di paesi gli studenti si sono mobilitati in ricordo di quel massacro e per rivendicare il diritto di studiare per tutti, e la necessita di costruire un mondo di pace, giustizia, democrazia e libertà. E nel 1973 gli studenti greci del Politecnico di Atene che manifestavano proprio in difesa di questi principi furono massacrati dai carri armati del regime dei Colonnelli. Ed infine il 17 novembre del 1989 ancora in Cecoslovacchia, i carri armati del regime, questa volta comunista, repressero ancora una volta duramente gli studenti che manifestavano.L’assemblea studentesca internazionale di Bombay nel 2004, cui erano presenti l'Unione degli Studenti e l'Unione degli Universitari, ha dato nuova linfa vitale alla giornata, decidendo di ripristinare questa data della memoria e di renderla un momento importante di mobilitazione studentesca.