Frammenti di...

La Catalogna fa gli "espropriproletari".


Sicuramente il tema della casa non è uno di quelli che compaiono giornalmente nell'agenda politica italiana, diversamente da quanto succede in Spagna dove i cittadini si ribellano al caro prezzi delle case e alla speculazione edilizia. Ieri la Regione di Barcellona, la Catalogna, ha approvato un decreto legge che permetterà alla giunta di espropiare appartamenti liberi e in cattivo stato da più di 2 anni. Prima dell'esproprio la Regione offre ai proprietari un aiuto economico che li spinga a ristrutturare le case per affittarle ma se questi rifiutano di affittare l'appartamento ristrutturato, la Regione potrà espropriarlo temporaneamente per immetterlo nel mercato degli affitti e controllare così i prezzi. Inoltre la Regione agirà legalmente anche contro quei proprietari che affittano case ad un gran numero di persone alle quali non viene garantito lo spazio minimo vitale, pur pagando cifre ben al di sopra di quelle di mercato. Soprattutto le vittime di questo trattamento da parte dei proprietari sono gli extracomunitari che pur di avere un tetto sono disposti a vivere in condizioni disagiate. La nuova legge entrerà in vigore in Catalogna fin dal giugno 2007 e in essa sarà previsto anche un progetto di costruzione di 50.000 appartamenti popolari entro il 2011.