Frammenti di...

Joseph & George


Il primo dicembre si č celebrata la Giornata mondiale contro l'Aids, una piaga che affetta quasi 40 milioni di uomini donne e bambini in tutto il mondo con picchi altissimi in Africa e Asia. Il messaggio forte lanciato quest'anno dalle varie associazioni mondiali (In Italia Lila)che lottano contro la malattia č stato indirizzato a tutti coloro che sono stati individuati come i maggiori ostacoli alla lotta contro il virus. Si tratta ad esempio di quei governi che non applicano strategie efficaci contro la diffusione del virus per la tutela della cittadinanza, delle multinazionali farmaceutiche che non rendono accessibili i trattamenti e stanno conducendo una vera e propria guerra contro chi produce farmaci generici, dei leader religiosi che a fronte di una pandemia e di milioni di morti consigliano astinenza e fedeltā come unico strumento di prevenzione.Ebbene presumo che fra gli indiziati ci sia il Presidente degli Stati Uniti d'America che in un messaggio pronunciato in occasione del prima dicembre ha affermato che "Gli Stati Uniti sono in prima linea nel mondo nella lotta contro l'Aids" salvo poi scoprire le carte dicendo che "l'astinenza sessuale č l'unico mezzo sicuro per la prevenzione dell'Aids".Altro indiziato d'eccellenza fra gli ostacolanti la lotta al virus č il Papa Benedetto decimosesto che oggi incontrando l'ambasciatore del Lesotho Makase Nyaphisi diplomatico di uno dei Paesi pių colpiti dal virus Hiv, ha ribatito la sua opinione a riguardo: "La fedeltā nel matrimonio e l'astinenza al di fuori di esso sono la via migliore per evitare l'infezione e per fermare la diffusione del virus dell'Aids, che affligge milioni di persone nel continente africano".Devo dire che il Papa in questo caso č stato meno lapidario di Bush, ma sicuramente l'arroccamento su correnti di pensiero tardo-medievali di certo non aiuta nč la cura dei malati nč la lotta contro nuove infezioni.