Frammenti di...

L'un control'altro armato...


Scoppia la tregua fra Hamas e Fatah ma la situazione resta tesa e l'equilibrio appeso ad un sottilissimo filo. La proposta di Abu Mazen di andare ad elezioni anticipate non é piaciuta nemmeno ad alcuni membri del suo partito. Farouk Kaddoumi, segretario generale del movimento ha criticato aspramente la scelta ma il Comitato centrale di Fatah ha dichiarato che la posizione di Kaddoumi "non rispecchia" quella ufficiale del partito. Anche il Consiglio militare delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, ala armata di Fatah, ha respinto le dichiarazioni del Presidente e a questi si sono uniti i membri del Fronte Popolare per la liberazione della Palestina. Ieri, dopo giorni di tensioni e combattimenti, di colpi di mortaio lanciati anche verso l'ufficio di Abu Mazen, é stato raggiunto un accordo di tregua, una tragua che sembra addirittura piś fragile di quella sancita con gli israeliani. Questa mattina infatti, anche se ufficialmente la tregua "regge", alcuni gruppi armati si sono affrontati nelle strade intorno alla residenza del presidente dell'Autoritą nazionale palestinese. Faccio solo 2 considerazioni: 1) la su”tuazione drammatica che da tempo affligge la popolazione palestinese, il menefreghismo di Usa ed Europa verso i Territori Palestinesi occupati da 40 anni da Israele, dopo la morte di Arafat é sfociata nella vittoria alle lelezioni dello scorso gennaio di Hamas gruppo estremista che non vuole riconoscere il diritto all'esistenza di Israele (causa del mancato accordo fra Hamas e Fatah per la formazione di un governo di unitį nazionale). Le forze occidentali Usa-UE hanno commesso un errore madornale ad isolare la Palestina di Hamas, hanno congelato i fondi vitali per la popolazione ed hanno contribuito quindi all'estremizzazione del governo Palestinese che per sopravvivere e per far sopravvivere i palestinesi é costretto a farsi aiutare economicamente dall'unico interlocutore disponibile: l'Iran del folle Ahmadineyad.2) Abu Mazen, con tutte le attenuanti del caso, ha sbagliato nel dichiarare di voler andare ad elezioni anticipate, seppur appoggiato dalla comunitį internazionale (consigliato e spinto da questa?) in caso di elezioni congiunte (Presidenziali e parlamentari), rischia di lasciare il paese in mano ad Hamas. Sarebbe una condanna a morte per un futuro di pace in Medioriente.